Travestitismo: significato e riflessioni

Travestitismo: significato e riflessioni

Alcuni lettori mi segnalano il fatto che non parlo mai della condizione di crossdresser o di travestitismo, al di fuori del “queerzionario“, ma li è solo tassonomia.
In effetti al di là di dire che il travestimento spesso non c’entra con l’identità di genere, ma con l‘autoginofilia (perchè quasi sempre è un travestimento al femminile), il fetish, e i pruriti sessuali, io non ho mai parlato di travestimento perché è qualcosa che conosco poco e finirei per giudicare.

Posso dire che, alcuni “ex travestiti” poi si sono scoperti transgender. Ma anche alcuni gay e lesbiche, anche alcuni etero sposati, lo si sono scoperti, se è per questo.
Mi sono stati citati personaggi post-sessantottini che sono stati antibinari e iconoclasti e “gender bender” : David Bowie, i Kiss, il cantante dei Placebo…che hanno giocato con l’ambiguità ma non credo si possa parlare di “travestitismi”.

Per quanto riguarda Ed Wood il caso è più delicato. Fetish? Crossdresser? Si possono considerare, comunque, persone LGBTQ? E , se si, hanno istanze politiche? sono discriminate?
Forse se le persone crossdresser ci fossero persone disposte a spiegarci cosa provano sarebbe interessante.
Interessante anche il loro non sentirsi transgender, magari, ma altro.
Interessante anche il fatto che, beh, i crossdresser siano quasi tutti xy e quasi tutti eterosessuali.
Come mai non si è mai sviluppato un fenomeno di donne etero crossdresser verso il maschile?

Tante domande…ma sta volta le risposte toccano a voi!