Scrivo questo post dopo una serata allucinante dove io e il mio ex (entrambi li come presidente di un’associazione e lui nel direttivo di un’associazione) siamo stati perseguitati da una lesbica femminista militante che doveva indagare sul fatto che lui “mi desse il maschile perchè un uomo per una donna farebbe di tutto” (attenzione: il mio ex ovviamente non etero)..ma soprattutto cosa succederà “quando io rinsavirò e dovrò ritrattare tutto“, e definirmi, ovviamente dal suo punto di vista, “donna lesbica“.
Misandria significato
Aggressività verso i bisessuali, le bisessuali e le etero, le persone t.
Mi chiedo se alla fine questa lotta al patriarcato, questo giudizio sempre superficiale e cattivo sull’uomo, non sia solo, infine, una forma di accesa misandria mascherata da altro.
Sarebbe triste, sarebbe triste perchè il fanatismo spesso porta a combattere un estremismo tramite un altro estremismo.
Nath
Non posso che condividere, fermo restando specificare che ovviamente non tutte le lesbiche “femministe” (nel senso che hanno combattuto per la parità), sono così.
Devo ammettere che “The L word” mi ha dato una cattiva impressione e chi dovesse basarsi su quello sceneggiato temo sarà portato a generalizzare l’idea che si farà delle lesbiche come donne che odiano gli uomini.
Ci son già troppe persone che si spiegano l’omosessualità come un ripiego dato da cattive esperienza col sesso opposto.
C’è ancora tanta ignoranza in giro più che misandria secondo me. Alcune femministe venute su a pane e patriarcato faticano a vedere come la costruzione della mascolinità più che gli uomini siano alla base dell’oppressione. Faticano a vedere l’egemonia dei ruoli che si perpetuano anche quando non ci sono uomini in giro. E sta a noi spiegare la violenza che fanno ogni volta che chiamano donna un uomo. Io sono lesbica e lo faccio appena posso ma in Italia siamo indietro anni luce perfino nelle associazioni.
ciao. hai idee interessanti. sei su fb? mi piacerebbe un confronto. forse potrei ricredermi su alcuni pregiudizi che ho sul mondo militante lesbico
Sono su fb ma è difficile trovarmi se mi lasci il tuo nome è più facile che ti trovi io.
architetto nath bonnì
Condivido. E’ la cultura della mascolinità, non la maschilità in sè, da accusare.
“perchè il fanatismo spesso porta a combattere un estremismo tramite un altro estremismo”
se il problema è sentito e urente, non se ne può fare a meno.
Personalmente non ho problemi con le donne, perchè non le frequento, al di fuori di determinati servizi, es. commesse di negozio, sportelliste postali o di ASL
Io sono un estremista single, un anacoreta.
Tuttavia ritengo che, in molte circostanze, l’uomo sia svantaggiato, che non gli convenga assolutamente sposarsi, meno che mai avere figli.
Poi, con tutta questa voglia di parificazione ancor più spinta… ma dove vogliono arrivare le donne? Già sono dappertutto. In molti ruoli non sono proprio adatte e lo si vede.
Più che ignorarle non possiamo fare.
Siamo in un periodo di transizione, sempre più in vacca, andiamo fino in fondo, poi vedremo.
I certi ruoli il singolo individuo non è adatto, non il sesso. Poi ci sono gli accozzi e questo è purtroppo sempre un problema. C’è la mentalità dominante del lavoro e la donna esattamente come un uomo ci si adatta.
La mia posizione sul matrimonio è chiara, si dovrebbe tutelare il coniuge effettivamente più debole, mi oppongo a qualsiasi “maschilismo all’incontrario”, o anche a quote, che non mi sembrano il mezzo adatto e rafforzano la percezione che le donne vogliano forzare la mano con un privilegio.
Va detto che però le quote ci furono anche per i neri, ma non durarono in eterno, lo stesso potrebbe essere per le donne.
“Penso che potremmo andare piu decisamente… a fondo” diceva una persona calma e sobria.
Cerchiamo di capire chi ci vuole davvero trascinare a fondo e poche balle e falsi nemici ed emergenze.
Soprattutto, dato che tu sei sempre stato solamente coi maschi… cos’è che costei non ha colto del concetto di “lesbica”? 😉