Troppe volte i media (testate giornalistiche, riviste, radio, televisione) censurano le voci degli attivisti transgender e non binary.
Preferiscono parlare loro a nome nostro, o invitarci manipolando le nostre “testimonianze”, richieste sempre come narrazioni pietistiche di vita vissuta, e mai come interventi politici.
Il Simposio, rivista LGBT e Progetto Genderqueer lanciano la campagna #NoTranSilence