Lesbica non binaria, butch significato e differenze
Ma dove è finito l’orgoglio butch?
Non sono mai stato un trans medicalizzato e ho visto molte persone avere i miei stessi problemi prima della tos o a tos appena iniziata, ma poi avere esigenze, priorità e problemi molto diversi.
Dalle chiacchiere da bar di colleghi binari, è venuto fuori che tra me, una ragazza butch (lesbica maschile), e una lesbica femminile, le estetiche più contestate e quindi soggette a bullismo e tentativo di guarigione sono la mia e quella della butch, mentre una donna lesbica, ma esteticamente rassicurante per quanto riguarda la conformità di genere, subisce una pressione molto inferiore (al massimo qualche provolone, che “la pretende” come potrebbe “pretendere” una donna etero un po’ ritrosa).
A questo punto ho immaginato che un certo mondo relativo al transgenderismo non medicalizzato in direzione ftm, ma anche le persone gendervariant di nascita xx (genderqueer, genderfluid, agender, nogender, bigender, o comunque in uno stato di non conformità di genere col femminile) potrebbero avere molto da condividere col mondo delle lesbiche butch, non tanto per quanto riguarda l’orientamento sessuale (la partner di una butch è una lesbica o una bisessuale, mentre il partner di un ftm potrebbe essere un uomo gay o bisessuale, o una donna etero o bisessuale), ma soprattutto per quanto riguarda sia l’orgoglio della non conformità di genere, sia la discriminazione che essa comporta in una società binaria (orgoglio e pregiudizio, come qualcuno direbbe).
Ho cercato per alcuni mesi, su forum, blog, gruppi, pagine, butch italiane da intercettare per un confronto intellettuale ed esperienziale. Ho fatto fatica a trovare sia donne che si definissero orgogliosamente butch, sia persone che avessero delle rivendicazioni politiche a riguardo (che non sfociassero in rivendicazioni più genericamente lesbiche e/o femministe).
Ho trovato anche un certo disprezzo delle donne lesbiche verso le persone di nascita femminile ma portatrici di identità di genere maschili o non binarie, o semplicemente di espressioni di genere maschili o non binarie.
Come detto in un precedente post, essere lgbt non rende automaticamente non binari, e non essere lgbt non rende automaticamente binari.
Per il resto la mia ricerca di butch fiere della propria non conformità continua.
Spero che non siano come quelle che si vedono nei pochi film a tema, con carriere modeste, acume e cultura modesta, e subordinate alla donna femminile.
Vi farò sapere quando avrò materiale a riguardo.
veramente anche le lesbiche “femme” lamentano di essere soggette a pregiudizi anche all’intero del mondo lesbico poichè in pochi/e credono che siano “davvero” lesbiche. In qualunque modo sei c’è sempre qualcuno che si sente in dovere di criticarti e “correggerti”
comunque una donna di qualunque orientamento sessuale sia con un look considerato “femminile” sta seguendo i suoi gusti riguardo all’espressione di genere il fatto che questa sia statisticamente maggioritaria non vuol dire che lei si stia “conformando” passivamente, è se stessa come lo è una donna dal look considerato “mascolino” (qualunque cosa si intenda).
Detto questo, la conflittualità nel mondo lesbico e gay sulla base del loro look è qualcosa che non ha senso. esistono donne che, a prescindere dal loro orientamento sessuale, amano tacchi a spillo e rossetto e donne che non li amano, e nessuna è più libera dell’altra e nessuna deve deridere l’altra. semplicemente l’identità di genere maschile e femminile si esprime e si vive in tanti modi, alcuni più frequenti altri meno frequenti ma tutti legittimi, almeno così dovrebbe essere
Quali sarebbero questi film dove la lesbica “butch” sarebbe succude della femme?
ormai intervieni solo per ribadire questo.
Se sei contrario alle mie lotte antibinarie, intervieni solo nei post di atti vismo gay standard, in cui si parla di matrimoni e altre amenità
per me si chiamano diritti civili, non amenità
si, ma ci sono molti blog sui diritti DEI gay, DELLE lesbiche, DEI transessuali, questo blog parla principalmente di argomenti che non ti piacciono, e rispondi a tutti i post con le stesse argomentazioni sul “diritto” della donna di mettere la minigonna. sei fuoritema.
è che continuo ad avere l’impressione che per te la donna (cis o trans) in minigonna sia una più o meno inconsapevole serva del binarismo e quindi ti rispondo così come risponderei a un buzzurro (o una buzzurra) che dice che gli uomini che si depilano il petto lo fanno perchè sono schiavi di queste “mode da froci che vanno oggi” e cose del genere, anzi col buzzurro sarei ancora più pesante
a questo punto temo che tu non abbia gli strumenti per capire i contenuti del blog. dire che qualcosa è culturalmente indotto e che, cambiando la cultura, ci saranno nuovi modelli meno machisti e fallocentrici, non significa che ti porteremo via la lunga chioma della tua fidanzatina. questi cambiamenti sono lentissimi, e poi non sembri volerli.
vedi il punto è che non c’è nulla di machista e fallocentrico nella fidanzatina dalle lunghe chiome e nel fatto che alla fidanzatina piacciano le sue lunghe chiome, è machista e fallocentrico deridere e mettere in dubbio la femminilità delle donne che hanno capelli più corti e sono felici così.
ok, è il tuo pensiero. non il mio nè l’orientamento di pensiero del blog
lo ripeto perchè mi pare che in ogni post tu ripeta le stesse cose in forma diversa (” se sei donna e c’hai le lunghe chiome e ti piacciono il tuo piacere non è sincero, sei fallocentrica o vittima del fallocentrismo, se c’hai i capelli corti o cortissimi ma il rossetto non sei abbastanza anti-binaria o sei, orrore! “rassicurante” quindi sei sempre schiava inconsapevole non vuoi veramente quello che vuoi,, se sei uomo e c’hai i capelli lunghi ma porti i pantaloni sei comunque uno schiavo del binarismo, non sei veramente te stesso, ecc..”)
ma tu hai compreso che il tema del blog è proprio divulgare il fatto che, senza generi inculcati, la donnina in tacco dodici non esisterebbe? 🙂
io invece penso che i generi non siano “inculcati”: penso che donne e uomini esistano sempre e siano sempre esistiti (e probabilmente esisteranno anche in futuro) con o senza tacco 12, a prescindere dal tacco 12 e penso che la donna in tacco 12 è se stessa quanto la donna col tacco basso e non devono disprezzarsi a vicenda.
sono i ruoli di genere ad essere inculcati, non l’identità di genere