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Asessualità: pregiudizi, stereotipi, istanze politiche e culturali

Asessuale, asex, asessualità: significato

Asessuale, asex, asessualità: significato

Anche tra persone LGBT, c’è ignoranza sulla realtà asessuale e a-romantica.
Proviamo a smontare alcuni stereotipi e dare alcune informazioni ignote alla maggior parte di persone non asex:

– Le persone asessuali sono persone che non desiderano rapporti sessuali e/o genitali.
Non è detto che esse siano anche disinteressati all’affettività, alle relazioni, e al romanticismo.

– Non è detto che siano totalmente prive di istinti sessuali, poiché a volte l’asessualità assume connotati più mentali, a volte più fisici.

– Ci sono anche le persone demisexual, che vivono l’erotismo solo in particolari condizioni affettive e romantiche.

– Ci sono persone asessuali che vivono condizioni “alternative” di intimità, come il bdsm, senza coinvolgere i genitali o vivere esperienze sessuali “tradizionali”.

– La persona asessuale non “sceglie“, non si sforza, semplicemente asseconda la sua tendenza naturale.

Non c’è niente di patologico, nè di traumatico, non ci sono disfunzioni fisiche, è semplicemente una modalità.

A volte le persone asessuali fanno sesso, per assecondare il partner. A volte lo trovano doloroso, come una violenza, a volte assolutamente indifferente.

– Talvolta trovano fastidioso il fatto che il mondo sia sessuocentrico, anche nei discorsi e nelle aspettative.

– Anch’esse sono vittime del conformismo e degli stereotipi e aspettative sociali.

Le persone asessuali possono essere omoaffettive, biaffettive, panaffettive ed eteroaffettive. La letteratura asessuale preferisce termini come omoromantico, biromantico, eteroromantico.

– Alcuni non considero l’asessualità come un orientamento sessuale.
Infatti, considerando “orientamento” qualcosa di “vettoriale”, che si dirige verso sessi e generi, asessuale non è un orientamento, ma una modalità sessuale.

– I “non asessuali” vengono chiamati “sessuali” o “allosessuali”.

– Le persone assessuali non sono “contro” il sesso (sex-negative), o chi lo pratica, semplicemente non hanno loro interesse a praticarlo (sex-positive).

–  Spesso sono vittime di forzature e a volte persino di stupri “correttivi“.

Anch’esse subiscono discriminazioni, a volte in sovrapposizione a quelle LGBT (se biaffettive, panaffettive o omoaffettive), a volte in quanto asessuali, perché non previste, perché non è previsto supporto genitoriale per adozioni o fecondazione se motivate con l’asessualità e il desiderio di non figliare tramite coito.
Anche a livello di divorzi, religiosi e non, la questione della mancanza di volontà di compiere rapporti sessuali ha un suo peso e non viene compresa nè tutelata

–  Chi è più illuminato, aggiunge la A nella sigla LGBT, e quest’anno per la prima volta in Italia ai Pride c’è stata una pattuglietta di asessuali.

Linko il sito della principale associazione, presente anche in Italia
http://www.asexuality.org/home/

ll gruppo su facebook
https://www.facebook.com/groups/328638940623208/?ref=ts&fref=ts

16 commenti su “Asessualità: pregiudizi, stereotipi, istanze politiche e culturali”

  1. anche persone che fanno parte della maggioranza “sessuale” si lamentano del presunto “sessuocentrismo” della nostra società, io non sono d’accordo: di sesso si parla e lo si racconta perchè fa parte dell’esperienza umana ed è desiderabile per la maggioranza degli esseri umani di ogni parte del mondo e di ogni orientamento sessuale. Dopodichè chi non vuole farlo, non lo fa ed è nel suo pieno diritto che provi desideri sessuali (so che alcuni asessuali li provano e hanno una libido più o meno alta come i sessuali) o no..ma in molte parti del mondo il problema è ancora oggi l’opposto cioè la sessuofobia della società

    poi confesso di non credere nell’amore platonico cioè non lo trovo desiderabile per me (ma se c’è chi sta bene così buon per lui/lei), per me il desiderio sessuale, il sesso è componente non sufficiente da sola ma necessaria all’amore e sinceramente non credo che riuscirei a fare l’amore con qualcuno che sin dall’inizio della nostra relazione viene con me sempre e solo per “accontentarmi”, ho bisogno di sentire il suo desiderio altrimenti non ce la faccio…ma ripeto: ognuno viva come vuole..tutti i modi di vivere l’affettività, statisticamente diffusi o meno, sono legittimi

    1. poi, fermo restando il rispetto per le minoranze, sono convinto che le pulsioni, gli istinti sessuali, l’eros il sesso eccetera continueranno a esistere e ad essere desiderati, piacevoli e (più o meno) importanti per la grande maggioranza dell’umanità…ed è anche per questo che vengono repressi in tante parti del mondo, ahimè

  2. Eccellente articolo.
    Mi è molto piaciuto il passaggio per cui non è riconosciuta adozione e fecondazione assistita per chi è asessuaĺe. Infatti è prevista solo “dopo un anno di tentativi naturali andati a vuoto”. Inoltre ritengo che la procreazione sia un diritto e che il ssn si faccia pienamente carico di tutti gli oneri procreativi per le varie tecniche necessarie. Che sia inseminazione intra uterina o fecondazione in vitro FIV o inseminazione intra citoplasmatica ICSI. Non se ne può più di sentire gente dire che la PMA è contronatura e persino che essere asessuali è un “modo che ha la natura per controllare le nascite e dobbiamo lasciare che la natura segua il proprio corso”. Giuro di aver sentito questi discorsi aberranti anche dentro le comunità LBGTA.

    1. Una precisazione: PMA sta per Procreazione Medicalmente Assistita. Ossia tutte le procedure di inseminazione artificiale finalizzate alla riproduzione umana

  3. Prima di tutto grazie mille per la visibilità data all’argomento! 🙂
    Articolo ben scritto e si vede che sono state fatte delle ricerche prima di scriverlo, quindi bravo!

    L’unico appunto che mi sento di fare, è che ormai l’asessualità viene inclusa dalla maggior parte dei sessuologi fra gli orientamenti sessuali 🙂

    1. su questo anche io sto riflettendo molto.
      Penso che il problema sia alla base. Se si parlasse di orientamenti affettivi (come sarebbe giusto, i diritti e la discriminazione riguardano l’orientamento affettivo, e non sessuale), sarebbero facilitati tutti.
      Tanto per cominciare le persone trans (l’affettività riguarda il genere, non il sesso), poi anche la tematica asessuale (io posso essere gay E asessuale)
      Non so, che ne pensi?

      1. D’accordo sull’aspetto degli orientamenti affettivi…sarebbe più semplice!
        è per questo che va fatta differenziazione fra orientamento sessuale (attrazione sessuale) e orientamento affettivo (attrazione romantica).

        Quindi, generalmente parlando, se sei omosessuale sei omo-affettivo, eterosessuale sei etero-affettivo ecc ecc. Tuttavia se sei asessuale puoi essere omo-affettivo, bi-affettivo ecc ecc, di conseguenza l’asessualità è considerata un orientamento sessuale (in quanto incide sul comportamento sessuale delle persone) e non affettivo, che è diverso.

        Ancora diverso con gli orientamenti di genere…per esempio ci sono asessuali transgender.

        Quindi ci sono tre diverse “categorie”:

        – orientamenti sessuali
        – orientamenti affettivi
        – orientamenti di genere

        Nella maggior parte delle persone coincidono, ma noi tutti LGBTQIA+ sappiamo che non è necessariamente sempre vero 🙂

          1. esattamente! in fatti secondo me è giusto considerare i tre possibili orientamenti (sessuale/affettivo/genere) come separati e non necessariamente coincidenti 🙂

      2. Pingback: La favolosità del mondo LGBTQIA+ – Parte Seconda | Un Altro Genere Di Rispetto

        1. A parte che è un articolo molto vecchio…ma anche anni dopo, quando ho scoperto che ci sono persone “contrarie al sesso, anche per gli altri” ho deciso di non dare voce a questa soggettività, che è intollerante verso la sessualità altrui.

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