toyplanet1

Ultimamente sto frequentando, a scopi di studio, chat e portali glbt e bdsm.
La prima domanda è inesorabilmente il mio “ruolo“, e puntualmente rispondo “presidente Milk“.

Anche in molte discussioni tra attivisti vedo ignoranza.
Travisano completamente autori queer che parlano di ruoli di genere, confondendoli con i ruoli sessuali, e pensando che chiamarli “di genere” sia solo un perbenismo puritano.
La verità è che i ruoli di dominanza (top/bottom o sub/dom) e di penetratività (attivo/passivo) non c’entrano proprio nulla coi ruoli di genere, che riguardano stilemi e stereotipi di carattere sociale e relazionale, soprattutto del mondo etero (ma non più solamente di quel mondo), su come” deve essere a livello comportamentale una donna ed un uomo, in un gioco di ruolo, una cavalleria rusticana, estenuante e stancante, ma perfettamente interpretata da miliardi di donne e di uomini, educati fin da piccoli a comportarsi “in modo appropriato“.

Ormai si sono creati nuovi stereotipi e commedie delle parti anche nel mondo LGT, e persino, talvolta, in quello B.
Il vero rimescolamento prevederebbe che ogni persona possa vivere liberamente i suoi “ruoli”, senza dover dare una “coerenza” di continuità tra letto e società.

Questo è un traguardo comunque da cui siamo ben lontani, soprattutto nel mondo GLBT, molto legato agli stereotipi, forse per l’esigenza di aggrapparsi a qualcosa, dopo aver lasciato gli stereotipi di partenza, eterosessisti ed eteronormativi, che si sentivano distanti.