Ragazzi, anni fa ho dedicato un post alle persone bisessuali e i pregiudizi che li opprimono, supportato dalle ricerche di Bproud…oggi mi esprimo sui cosiddetti queer.
Quanto iniziai il mio percorso di consapevolezza, e poi di attivismo, cercavo un “nome” a ciò che ero, una definizione che sintetizzasse “ftm gay non medicalizzato”.
Dopo sei anni ancora non trovo definizioni più stringate della sopra riportata, ma essere detentore di questi tre concetti (ftm passi, gay ancora adesso stranisce, non medicalizzato è inaccettabile!) mi rendeva isolato dalle comunità gay, lesbica e transessuale.
I primi e gli unici a tendermi la mano, in quel periodo, furono coloro che si definivano “queer”.
Si trattava di un grande calderone di persone molto diverse tra loro.
Quelle che provavano interesse e mi attenzionavano erano persone, di fatto, con una visione non binaria di ruoli, identità e orientamenti, a prescindere che poi personalmente avessero o meno un’identità di genere e/o un orientamento sessuale definito.
In sostanza, a prescindere dal fatto che fossero o meno detentori di un orientamento sessuale non nettamente omo od etero, un’identità di genere non nettamente maschile o femminile, e/o un’espressione di genere non polarizzata, essi avevano un atteggiamento rispettoso e “agnostico” verso una diversità rara e particolare come quella di cui io ero portatore.
Sono passati anni, e nonostante queste persone dall’orientamento non binario, dall’identità non binaria, o semplicemente rispettosi della condizione altrui continuino a definirsi (secondo me a torto) queer, ho conosciuto altre categorie di persone che usano queer per autodefinirsi. Onestamente questi “falsi fluidi” però non hanno intersecato realmente la mia vita. Essendo la loro “fluidità” solo teorica, accademica, o un paravento per l’incapacità di definirsi gay, non erano interessati a me, né in senso eroticoaffettivo, e “di conseguenza” (conseguenza che non dovrebbe esserci…che di fatto c’è), neanche come interlocutore politico o compagno di battaglia.
Da un lato abbiamo persone poco risolte e con posizioni politiche deboli, altre sono inconcludenti e prive di istanze specifiche, altre addirittura esibizioniste e portatrici di un’ambiguità costruita a tavolino.
Presto presi le distanze da questi “profili” di sedicenti queer, sostituendo alla mia autodefinizione di persona antibinaria la definizione di trans-gender, considerandolo letteralmente “persona al di la dei generi”, pur continuando a militare anche nella lotta contro gli stereotipi di genere e i ruoli di genere, che opprimono persone GLBT e non, e facendo informazione a riguardo nel mondo dell’attivismo ma soprattutto nel mondo eterosessuale (che spesso ha assorbito questo punto di vista in modo sorprendente!).
Vecchi gay e pregiudizi verso i queer
Rifletterei sui meccanismi mentali di diffidenza dei GLT verso “i fluidi”.
Per immedesimarmi, provo a immaginare l’esistenza di qualcosa di ancora piu’ diverso e raro rispetto alla mia condizione, che quindi io potrei, egoisticamente, sentire come qualcosa che distrae dalle mie istanze.
Che ne so, ad esempio un “bigender”, che decantasse su internet questa appartenenza ma poi vivesse come da sesso genetico al lavoro, col partner e con la famiglia, portando tutto sul filosofico e teorico, senza avere istanze concrete, se non speculative. Attaccherei questo bigender? Lo screditerei? direi che in realtà è un trans velato? Direi che le sue battaglie distraggono dalla mia? Promuoverei il fatto di non prenderlo sul serio? Lo accoglierei male se si presentasse nella mia associazione?
E ora esploriamo la visione che un gay, una lesbica, e la maggior parte dei transessuali hanno di coloro che si autodefiniscono “queer”…
– Questi queer sono dei cretini, pensano che l’orientamento sessuale e l’identità di genere siano una scelta: questo pregiudizio nasce dal fatto che i sedicenti teorici della teoria queer sono innumerevoli e i sedicenti queer sono ancora di più, ma spesso si dà una lettura distorta degli studi di genere e dei suoi contenuti, quindi l’autodeterminazione del proprio ruolo di genere (esempio: un uomo etero appassionato di uncinetto che non smette di sentirsi uomo ed etero e reinterpreta il suo ruolo di genere aldilà dei pregiudizi che subirà) viene confusa con l’autodeterminazione dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale.
Altro malinteso sul concetto di scelta deriva dal fatto che queer/antibinario è un’identità politica, quindi è una scelta, come lo è una posizione di partito o religiosa, ma una persona queer/antibinaria ha ANCHE un orientamento sessuale e ANCHE un’identità di genere, e quelle non le sceglie.
– i queer sono donne e uomini omosessuali velati. Un tempo si facevano chiamare bisessuali…non perché i bisessuali non esistano, ma perché parte degli autodefiniti bisessuali erano furbastri opportunisti che alternavano al loro matrimonio etero alcune avventurette con persone dello stesso sesso, ma anche persone che volevano fare attivismo ma non avevano il coraggio di autodefinirsi omosessuali (senza interagire mai con persone di sesso opposto, però! nè desiderandolo!). Questa seconda categoria a volte usava su se stesso la definizione di queer, associata a concetti riportati a copia e incolla maldestramente come “io mi sento uomo gay, ma anche donna etero! / io mi sento lesbica ma anche uomo etero” e facendo semplicemente incazzare i militanti gay con concetti idioti tipo la fica interiore e similari.
Continuo a precisare che queer è un’identità politica: la lotta al binarismo sociale, e che una persona queer può avere un orientamento sessuale qualsiasi e un’identità di genere qualsiasi, perchè queer non è nell’uno e nell’altro, e se una persona si definisce solo come queer credo che si, rientri nella categoria di velati malcelati!
Ultimamente alcune persone “accademicamente queer” (omosessuali donne e uomini, ma di ambiente accademico) mi hanno precisato il fatto che loro sono omosessuali (e solo omosessuali) ma politicamente e filosoficamente queer. A conferma che è una visione filosofica, non un orientamento o un’identità di genere.
– il queer è uno che, confondendo identità di genere e orientamento sessuale, si considera “di un terzo sesso”. Come i “froci” dell’epoca di Mieli (“io non sono una donna, non sono un uomo, sono frocio”). Ovviamente questa posizione è idiota, anacronistica, scientificamente confutata e non dice questo la teoria queer.
– il queer è un transessuale che non ha il coraggio di transizionare o di esporsi come trans.
Come il mucchio di persone sedicenti queer nasconde omosessuali velati/e, è possibile che nasconda persone che non hanno il coraggio di definirsi trans o di transizionare. Ma va ricordato che ci sono persone che desiderano non transizionare (ma è più corretto chiamarle transgender), e che comunque un trans puo’ essere o non essere ANCHE queer, essendo che queer NON è un’identità di genere, ma un’identità politica a cui si associa anche un’identità di genere cisgender, transgender, transessuale.
– il queer è uno che dice che tutti siamo bisessuali: attenzione…dire che i ruoli di genere sono convenzioni sociali, e che in realtà il 90% dei nostri comportamenti sono inculcati da un sistema binario e non dovuti a influssi ormonali/genetici, non significa dire che potenzialmente chiunque, caduti questi ruoli, sarà attratto indistintamente da persone con la figa o con il pene. Se qualcuno dice questo, non è un profeta della teoria queer.
– il queer è un anarcoide vegano da centri sociali pieno di rasta e dilatatori: alcuni sedicenti queer professano una condizione di relativismo e anarchia che abbraccia anche tematiche non inerenti al genere e al sociale…inneggiano al precariato come forma estrema dell’essere queer (anche quello imposto? mah…). Di certo se questa gente si professa queer si capisce perchè gay e lesbiche militanti odino la teoria queer!
Se avete altri pregiudizi e altri stereotipi sui queer, segnalatemeli…
Vi segnalo questo “Laboratorio di riflessione sulla teoria queer” su FB:
https://www.facebook.com/groups/313209816113/
Nath
Un’ottima analisi, sempre molto acuta e chiarificatrice.
Grazie alle tue instancabili spiegazioni comincio a capirci qualcosa.
Queer ora mi è chiaro, spero, e capisco anche la tua posizione all’interno di una coppia possibile (“persona aldilà dei generi” molto libera ed aperta).
Ti deve essere costata non poco studio, in mezzo a tanto magma primordiale delle sessualità, di questi ultimi due decenni.
Ho letto qualcosa del collegamento da te indicato; già dal primo post (di Kiran) mi sono reso conto che nella società occidentale è venuta a mancare, per troppo tempo, la selezione ambientale tradizionale, studiata da Darwin, mantenuta invece nei paesi più poveri.
Questa esplosione di generi o varietà di sessualità andrà avanti ancora per un po’, perchè frutto di una società ricca e in declino, ma in via di rapido impoverimento, è destinata a sparire.
Nell’economia della vita biologica non c’è posto per il surplus (fatta eccezione per alcune specie elementari e in particolari circostanze).
E’ una legge di base; per questo tutto si semplifica nei due sessi (il binarismo come lo chiami tu), presenti solo nelle specie più evolute (il che spiega la loro migliorata capacità di sopravvivenza).
Ciò che non è essenziale, pur tra tante varietà di viventi, viene cancellato.
Insomma, questa esplosione di “diritti” non è un progresso sociale, ma un arretramento; una sorta di “bubbone” figlio di una democrazia caduta in delirio.
Ci sarà un amaro risveglio.
Per l’inciso, il sesso ha come unico scopo la riproduzione; tutto il resto è gratis, ma è solo in funzione dei due sessi -che devono funzionare come la natura li ha fatti, non come uno vorrebbe sognarli – che tutto il resto può esistere.
Non so se ti conviene spendere tutto questo tempo ad inseguire una chimera.
le persone GLBT sono sempre esistite, e hanno vissuto in modo più visibile nelle civiltà evolute, come quella greca e latina, non sporcate dal bigottismo cattolico.
E sempre esisteranno…infatti ci sono anche nel terzo mondo che tu citi…solo che si nascondono.
E sempre esisteranno, d’accordo.
Senza voler far polemica, il desiderio di appartenere ad un altro sesso è indotto dalla cultura familiare, anche sociale, come oggi, dove, pur fra tanti contrasti, si va verso un riconoscimento di questi desideri o intenti anche da parte dei governi.
Voglio dire che è costruito, non genetico. Di conseguenza, così come è nato può cambiare.
Questo è quello che farei io, naturalmente. Resisterei ad un desiderio che mi porti altrove, rispetto al mio sesso genetico, ritenendolo frutto di una particolare educazione o comportamenti indotti da amicizie.
Ma ci sono altre cause. Potrei avere paura di assolvere al mio ruolo di maschio, non voler entrare nella mischia, non voler competere, provare forte ammirazione per il genitore di sesso opposto, al punto di volermi identificare con lui, oppure ho un partner che mi ha portato ad odiare il sesso opposto, non apprezzo il mio fisico, trovandolo troppo mascolino o troppo effeminato, non ultime le carenze ormonali (si pensi a quei casi dove, per un tumore alla prostata, si debbano assumere farmaci a base di ormoni femminili: scompare il desiderio e ne compare un altro opposto), ecc.
Allora mi sarebbe agevole un cambiamento di sesso; il solo pensiero mi fa scomparire l’ansia, la suggestione, l’autoconvincimento comincia ad agire.
Con amici che hanno lo stesso fine trovo solidarietà, insieme alla voglia di combattere collettivamente.
Se prendo a frequentare, da maschio, altri maschi, anche con fini affettivi e sessuali, può essere sorprendente come i desideri cambino e questo perchè, essendo l’uomo specie, assai adattabile (a questo deve la sua sopravvivenza) può passare dal piacere etersessuale a quello omosessuale.
Se abbiamo abbastanza motivazioni, cambiare la libido è possibile (da un punto di vista neurologico, i neuroni preparano altri tracciati di piacere, che si rafforzano ogni volta che vengono richiamati da una ripetuta esperienza). I casi sono molti e diversi.
Quindi la persona transgender che nasce oggi “purtroppo” è compresa dalla famiglia e dallo stato e invece “ai vecchi tempi” doveva vivere segregata e velata tutta la vita?
e rimpiangiamo quei tempi?
No, non è tutto costruito, solo che ci sono società che includono queste persone, e altre che le uccidono, segregano, “normalizzano”…questo si che è sociale…non la natura della persona!
Ancora parli di cose che non conosci, sindachi..hai letto anche un solo libro in bibliografia di questo blog? Non ti blocco per non castrare il confronto ma sentire dire che darwin avrebbe ucciso la diversità e sarebbe sopravvissuto solo carmelo, uomo siculu cu u cuteddu (col coltello) mi fa molto incazzare.
Continui a confondere ruoli e identità..mi chiedo..se ami parlarne fatti una ricerca personale, perchè ora come ora fai solo la figura dell’ignorantone.
Queste teorie che fanno risalire identità e orientamento al rapporto coi genitori sono sostenute ormai solo dagli psicologi delle chiese estremiste pentecostali americane…namo bene…se quelli sono i nostri punti di riferimento…
Inoltre non ho MAI saputo di persone in cura ormonale per tumori o altro (come per l’endometriosi), cambiare identità di genere o orientamento sessuale!!
Infine, sei cosi desideroso di provare la fluidità? allora prova a prenderlo nel culo! vedrai che, essendo la razza umana cosi’ fluida, ti piacera!
“Un’ottima analisi, sempre molto acuta e chiarificatrice.
Grazie alle tue instancabili spiegazioni comincio a capirci qualcosa.
Queer ora mi è chiaro, spero, e capisco anche la tua posizione all’interno di una coppia possibile (“persona aldilà dei generi” molto libera ed aperta).
Ti deve essere costata non poco studio, in mezzo a tanto magma primordiale delle sessualità, di questi ultimi due decenni.
Ho letto qualcosa del collegamento da te indicato; già dal primo post (di Kiran) mi sono reso conto che nella società occidentale è venuta a mancare, per troppo tempo, la selezione ambientale tradizionale, studiata da Darwin, mantenuta invece nei paesi più poveri.”
Ti ricordo che il Darwinismo è un osservazione, dall’ideologizzare questa osservazione ponendosi come giudici di ciò che sarebbe più adatto selezionandolo al posto della casualità è nato il nazismo, ovvero il non agire dando valore etico a quello che accade con la selezione naturale, ma comportarsi partendo da una propria etica di giustizia battendosi perchè prevalga e si selezioni il modello che si considera migliore, il che comprende anche cose apparentemnte controproducenti nella selezione naturale animale. Pericolosissimo dare valore sociale al concetto di sopravvivenza del più adatto dal momento che viene definito tale dalla semplice constatazione che è sopravvissuto. Questo non significa che l’invalido non lo si debba far sopravvivere in quanto “”inadatto””, noi dobbiamo farlo sopravvivere anche ammesso e non concesso che possa essere veramente inadatto, in quanto essere umano, solo più avanti nella storia e a posteriori si potranno fare osservazioni evoluzionistiche di questo genere e eventuali differenze evolutive future ci diranno semplicemente cosa è stato selezionato, il risultato è chiaramente aldilà di ogni intenzione e presunzione anteriore ci quello che dovrebbe essere migliore o peggiore, semplicemente secondo la teoria dovrebbe essere per definizione la strada evolutiva più conveniente, e niente impedisce che possa essere l’intersessualità come no, non me lo faccio certo dire da te.
“Questa esplosione di generi o varietà di sessualità andrà avanti ancora per un po’, perchè frutto di una società ricca e in declino, ma in via di rapido impoverimento, è destinata a sparire.”
E’ impoverita dai parassiti altolocati, ti rendo noto
”
Nell’economia della vita biologica non c’è posto per il surplus (fatta eccezione per alcune specie elementari e in particolari circostanze).
E’ una legge di base; per questo tutto si semplifica nei due sessi (il binarismo come lo chiami tu), presenti solo nelle specie più evolute (il che spiega la loro migliorata capacità di sopravvivenza).
Ciò che non è essenziale, pur tra tante varietà di viventi, viene cancellato.
Insomma, questa esplosione di “diritti” non è un progresso sociale, ma un arretramento; una sorta di “bubbone” figlio di una democrazia caduta in delirio.
Ci sarà un amaro risveglio.”
Non vedo come nessuna società sia morta per troppi diritti o per l’intersessualità, guardacaso coloro che stanno contribuendo maggiormente a distruggerla e ad inquinare il mondo la pensano come te, sono conservatori e conservanti, di privilegi e modelli di sviluppo che si sarebbero dovuti decomporre da un pezzo. Il problema è che la società civile illuminata e cosciente non riesce ad organizzarsi e ad opporsi in massa al dominio dei pochi, proprio perchè la mafia è organizzata le moltitudini no. Per questo servono forme di organizzazione autarchiche e cooperative mutuali, “temo” che sia l’unica via, la delega dal basso verso l’alto non funziona e i tempi della politica sono lenti.
“Per l’inciso, il sesso ha come unico scopo la riproduzione; tutto il resto è gratis, ma è solo in funzione dei due sessi -che devono funzionare come la natura li ha fatti, non come uno vorrebbe sognarli – che tutto il resto può esistere.
Non so se ti conviene spendere tutto questo tempo ad inseguire una chimera.”
Evidentemente l’omosessualità animale deve essere un errore, per te.
Grazie per il dibattito, ma non ce la faccio a seguirvi, siete troppo complicati, nè intendo documentarmi, rimango ignorantone (“resto umile” direbbe Checco Zalone).
Rispondo solo a questa di Antome:
>>Evidentemente l’omosessualità animale deve essere un errore, per te.<<
Il ciclo estrale negli animali è legato alle disponibilità di cibo alla nascita dei piccoli.
Di solito la fecondazione avviene in modo che le nidiate o cucciolate, nascano all'inizio della primavera o dell'estate.
Anche l'uomo non sfugge a questa legge e sembra che la fecondazione sia più probabile in autunno, con nascite da giugno in poi. Da molti millenni, tuttavia, l'uomo è riuscito a sfuggire alla rigida legge dell'estro, grazie alla disponibilità di cibo anche in inverno (metodi di conservazione del cibo). L'uso della raggione, l'intelligenza, poi, gli ha permesso di controllare la sua sessualità e fertilità, uscendo da un intervallo temporale rigido.
Non così gli animali, per loro il richiamo è decisamente più forte, quasi obbligato.
Non esiste una femmina che rifiuti l'accoppiamento, mentre i maschi lottano per essere scelti.
Si tratta di una prima selezione: il maschio vincente si accoppia… e gli altri?
Qui sta il punto: sono carichi di ormoni, dei quali si debbono liberare, da qui l'apparente omosessualità negli animali.
Finito il periodo dell'estro, tutto torna alla normalità.
Non si formano coppie gay fra gli animali.
I gatti a volte si arrangiano con i cuscini di casa, si tratta di masturbazione; in natura non si comporterebbe in questo modo.
Le scimmie possono masturbarsi, come preferire il rapporto omosessuale, ma sempre temporaneo.
Ribadisco che con i movimenti gay di vario tipo stiamo vivendo una parentesi storica, una moda, tutto tornerà normale quando i tempi si faranno duri. Generazioni viziate, con troppo tempo libero, troppi soldi, troppi agi.
Non c'è lotta per la sopravvivenza, quando tornerà, spariranno tutte queste differenziazioni.
Bisogna far rientrare il sesso nella sua funzione riproduttiva, siete troppo concentrati sulla sessualità. Questa è una parentesi nelle attività quotidiane, che doivrebbero assorbirci quasi in toto.
Niente dubbi, la scelta che si deve fare è quella del sesso col quale si è nati; l'omosessualità non è una malattia ma un'abitudine, che si rafforza usandola. Occorre disciplina e decisione, uscire dal "cul de sac" nel quale si è caduti, anche volontariamente.
Per rispondere a Nath: se lo prendessi in culo, effettivamente potrei diventare omosessuale, perchè si sviluppano le terminazioni nervose interessate, che comunicano ai neuroni una diversa libido. Anche questo rientra nell'adattabilità umana all'ambiente, ma occorre farlo per questioni di sopravvivenza, non per la ricerca di un piacere che dovrebbe esserci estraneo, perchè secondario a quello principale del nostro sesso natio.
Replica
Ah ma sono ignorante anch’io, tutti lo siamo, semplicemente sono curioso.
Quindi l’omosessualità sarebbe un ultima spiaggia, hmm sì ne ho sentito parlare. Ma non sono convinto, presumo esistano anche tra chi ha a disposizione (che brutta parola) una femmina.
Presumi quindi non esistesse quando a quanto dici gli uomini non erano viziati, ma questo si è dimostrato falso. Poi “troppo tempo libero troppi soldi” io lotterò perchè grazie alla tecnologia sostenibile di tempo libero ce ne sarà di più e i soldi non sono nulla, preferisco pensare al loro corrispondente, questa crisi ne è un esempio i soldi sono assorbiti dai vertici delle piramidi nei confronti di chi la ricchezza vera la produce e questo ci illude di essere poveri.
“Bisogna far rientrare il sesso nella sua funzione riproduttiva,”
Grazie, nessuno è costretto. Il sesso ha doppia funzione se è possibile goderne il solo piacere senza danno non vedo, aldilà della preferenza personale perchè rientrare nei ranghi così cari al potere.
“Ribadisco che con i movimenti gay di vario tipo stiamo vivendo una parentesi storica, una moda, tutto tornerà normale quando i tempi si faranno duri.”
Non è una moda, la lotta contro la discriminazione e la repressione di un qualcosa che ci è sempre stato e non ha fatto male a nessuno, di certo a nessun etero. Magari ora è una moda la concezione che l’etnia non sia un criterio tanto più determinante del colore dei capelli, eppure questa “moda” la si è conquistata duramente. La moda è cultura, vestiti, ma deve essere scelta certamente io mi batto contro la moda conformismo…
Intendevo dire conformismo modarolo, ma perchè no anche il conformismo del presunto ordine naturale e dei pregiudizi.
Poi perchè i tempi dovrebbero farsi più duri? Per lasciare che se la goda l’elite che si sta arricchendo alle spalle di chi produce la ricchezza che loro comprano? No grazie, la ricchezza c’è non c’è carestia quindi ce n’è abbastanza per vivere bene e senza competizione, se ci fosse più cooperazione tra la gente “povera”.
“siete troppo concentrati sulla sessualità. ”
Questa è vecchia: i gay sarebbero assatanati di sesso e senza il freno inibitore che impedirebbe la selezione del genere, pensavo che certe cose fossero andate in soffitta.
“Questa è una parentesi nelle attività quotidiane, che doivrebbero assorbirci quasi in toto.”
D’accordissimo la vita deve essere ricca di molto altro altrimenti si svuota, ma questo non deve impedire di godersi il sesso liberamente come fosse una cosa sporca.
“Per rispondere a Nath: se lo prendessi in culo, effettivamente potrei diventare omosessuale, perchè si sviluppano le terminazioni nervose interessate, che comunicano ai neuroni una diversa libido. Anche questo rientra nell’adattabilità umana all’ambiente, ma occorre farlo per questioni di sopravvivenza, non per la ricerca di un piacere che dovrebbe esserci estraneo, perchè secondario a quello principale del nostro sesso natio.”
Ecco un vecchio adagio, attenzione maschi etero, se vi viene in mente di farvi fare un massaggio alla prostata dalla vostra compagna fate attenzione potreste cominciare a guardare gli uomini e ad indossare tacchi alti (ma lo fanno molti etero). 🙂
Poi attenzione non rinunciare alla ricchezza effettiva (più che ai soldi, che si sono dimostrati non significare nulla, più che altro sono una cosa che ci sta ingannando) è un conto, diverso è rinunciare ad un consumismo insano ed insostenibile che consuma la natura, per tenere sempre in moto la macchina e gli ingranacci di questo Monopoli, quindi ad esempio no all’obsolescenza programmata, all’induzione allo spreco, al buttare via gli abiti vecchi per moda, volere tutto e subito etc, edificare selvaggiamente. Qui sono d’accordo.
“- il queer è un transessuale che non ha il coraggio di transizionare o di esporsi come trans.”
Mi incuriosisce molto il fatto che si parli di tanta apertura (e con tanta apertura) di tutte queste realtà che stanno giustamente emergendo e poi esistano, tra queste, persone che non hanno il coraggio di esporsi come trans. E si definiscono “queer”,o qualunque altro termine che possa coprire la loro paura di fare certi passi. Sono convinto che esistano,eccome
Beh premesso che non c’è peggior sessismo e razzismo che aspettarsi che un gay in quanto discriminato non possa essere per forza sessista e non possa fare discriminazioni e non abbia difficoltà a capire altre realtà, questo non riduce in me la forza con cui si debbano avversare e correggere queste tendenze.
Ilario, quello che non si capisce è il perchè di questa difficoltà a capire e distinguere o prendere atto del fatto (trascendentale?) che esistono trans che non transizionano perchè non hanno il coraggio di esporsi come tali, nel cui caso li/le si aiuta e non l* si critica di certo, ma ne esistono anche che non transizionano perchè si trovano bene coi loro organi e non sentono il bisogno. Esistono ma esistono anche situazioni che derogano da questi binari.
Per esempio io posso essere etero e non ostante questo apprezzare stili e accessori considerati solo femminili, come un tempo i pantaloni venivano considerati maschili. A volte le categorie trascendono.
Sono d’accordo ma mi chiedo come mai queste persone si definiscono fuori da ogni binario,quindi non transizionano e poi fanno l’inferno se la gente non gli da il “maschile” (come si parlava in un altro post).Se sei queer,sei fuori dalle categorie ecc,non ti offendere se la gente si riferisce a te come meglio sente di fare,non te ne dovrebbe fregare,no?
penso solo che certe categorie vengano usate semplicemente perchè si ha paura di compiere passi,e come dici tu le persone che hanno paure e difficoltà non vanno criticate,vanno aiutate…ma non certo innalzate a modelli di “apertura mentale”
C’è un genere che non è tra le gambe ma tra le orecchie diceva qualcuno. Poi ci sono quelli che si sentono oltre anche al genere e su quelli hai ragione a dire che non ha senso si lamentino di chi gli da del maschile o femminile.
Però come non notare che tra quelli che pensano che l’omosessualità sia una malattia, ci sono gli “umani condiscendenti” che pensano che le persone che hanno paure e difficoltà (nella fattispecie, per loro, essere gay) non vanno criticate, vanno aiutate…ma non certo innalzate a modelli di “apertura mentale”.
Quindi attenzione, l’operazione per qualcuno può non essere un’aspirazione vuoi perchè non da risultati all’altezza delle loro aspettative, vuoi perchè non sentono del tutto estraneo il sesso con cui sono nati e vuoi perchè il binarismo non li definisce, magari gli piace ogni tanto sembrare il sesso opposto e pensano che sia parte della loro sensibilità, come ho detto alcuni di loro tra cui io, sono pure etero. C’è ancora molto ricerca da fare nelle operazioni per il cambio.
Bravo, Antome, è un piacere discutere con te perchè riesci a rilevare le lacune dei miei ragionamenti, contraddizioni e fughe.
Sull’età hai indovinato, sono del ’48. Non posso addossare la colpa dei miei insuccessi alle donne, solo perché incompetente.
Negli anni ’80, dopo un anno di convivenza con una donna separata, con due figlie grandicelle, ho mollato, troppo faticoso per me.
Probabilmente nell’infanzia non avevo interiorizzato il bisogno di una famiglia, essendo vissuto in collegio, con genitori separati.
Non ho poi concluso molto nella vita da single, ma almeno ho vissuto come mi pareva; diversamente avrei continuato per tutta la vita al servizio di qualcuno, lontano da ciò che desideravo fare: oziare.
Grillini sostiene che circa il 30% della popolazione è omosessuale (per lui bastano occasionali fantasie omosessuali per essere tali), altri dicono il 10%, secondo i medici è realistico un 5% o un più sicuro 3%, comprendendo coloro che poi fanno effettivamente questa scelta, decidendo di praticare la loro omosessualità.
La scelta omosessuale, ritengo, è sempre personale, si compie per disadattamento alla società, così come lo scapolo decide di vivere da solo perché non vuole assumersi responsabilità.
Esiste un certo numero di trans che rimangono tali (Luxuria si poneva il problema della perdita dell’orgasmo in caso di passaggio completo: una mutilazione che va oltre l’ablazione).
E’ tutto un gioco di fantasie (per dichiarazione degli stessi trans), per soddisfare la parte femminile di ciascun maschio frequentatore, che viene ascritto fra gli etero. Anche la pornografia è fantasia. Realizzare quelle scene, infatti, può essere terribilmente deludente, anche se tanti cercano di farlo, incassando la delusione.
Un conto vivere una fantasia, per pochi minuti (come Marrazzo), altro fare una scelta permanente, formando coppia, casi rarissimi.
Certamente nessuna società si è estinta per i suoi omosessuali, perché la natura non lo permette. Non possono crescere troppo di numero, in quanto – almeno fino ad oggi – non hanno una prole cui trasmettere i ”valori” dell’omosessualità. Lo stesso per i single, che non fanno prole (a meno di non essersi sposati, avuto figli e poi separati).
Insomma, la natura premia certi comportamenti e ne sopprime altri. Per questo penso che se c’è qualcosa che non ci piace nella donna, bisogna cercare l’origine di ciò. Ci può essere una ragione evolutiva, alla quale non possiamo opporci.
Come nel caso della scelta del partner, anche la donna è legata ai suoi istinti, che la natura le ha assegnato. Non bisognava dare retta alle femministe ma all’istinto della femmina, accettando di recitare una parte (tutta da studiare e apprendere): cerca di fare il maschio che piace a lei (quello non dichiarato, prepotente, presuntuoso), senza però farle mancare nulla.
Far finta di darle un aiuto in casa, pasticciando (basta la buona intenzione), non vuole uno che le faccia concorrenza nelle pulizie, non ne andrebbe fiera (non sarà mai capace, dirà, è un maschio!); aiutarla invece in mille altri modi.
Come quando si recita: se vuoi che sembri vero ciò che dici, devi essere un grande attore.
Il motivo per cui gli sceneggiati italiani sono noiosi, rispetto a quelli USA, è perché si sono messi in testa (i registi) che non serve imparare a recitare, basta comportarsi come ogni giorno, come se non si stesse facendo un film.
Nel film, una scena, per sembrare vera, deve essere assai più essenziale di come è in realtà. Questo difetto l’avevano anche i film neorealisti degli anni ’50, con attori non professionisti. Non ci devono essere tempi morti, neanche frazioni di secondo e poi… troppe parole.
Se si vuole che un rapporto funzioni, bisogna recitare una parte: quella che l’altro si aspetta. Ma, attenzione: ciò che l’altro si aspetta non è quello che dichiara (frutto spesso di insegnamenti morali, bon ton, ecc.), ma quello che il suo inconscio desidera.
Non si scopre dall’oggi al domani.
Questo è il motivo per il quale coppie, anche dopo decenni, ancora non si conoscono. La sincerità fa fallire molte unioni.
Nel passato, il mio era un tentativo di essere coerente con certi principi umanitari, di eguaglianza, anche per le scelte politiche di allora. Mi ripetevo: sei convinto che esista troppa disparità ed ingiustizia nella società? Agisci di conseguenza, anche se è faticoso (Gaber: “le cose giuste tu le sai”).
Non è durata, mi sono stancato dopo pochi anni, del resto ciò è accaduto anche agli altri, con il cosiddetto fenomeno del “riflusso”, negli anni ’70.
Le “Brigate Rosse” presero una grossa cantonata: la gioventù successiva al ’68, ebbe una gran voglia di consumismo (quasi un anagramma di comunismo) e della politica se ne fregò presto. Oggi, poi, è un deserto totale.
Ora, si può concepire un passaggio – raro – al sesso femminile, che molte ASL non offrono più, perché è dimostrato che non risolve i problemi di quella persona.
Ancora più raro il passaggio inverso e questo, ritengo, perché le donne sono molto più stabili degli uomini, per natura. Conoscono meglio il loro corpo ed hanno un equilibrio che manca al maschio, del resto quest’ultimo è un’evoluzione della femmina (ne mantiene traccia il feto, che inizialmente ha solo l’organo sessuale femminile).
Grazie, e sappi comunque che non è una mia intenzione giudicare nessuno. Insomma mi attribuisci l’empatia dell’aver compreso lacune nel tuo ragionamento. A tutti può capitare, non preoccuparti, specie se si è coinvolti in prima persona, è un piacere per me se le hai sapute riconoscere, segno di intelligenza. Data la mia più giovane età non ho grandi esperienze, e a dirla tutta non ne ho nemmeno granchè positive, ma conoscendo la varietà del mondo, riesco a non generalizzare. A dirla tutta altri della mia età, 25 anni, sembra le abbiano già provate tutte in tutte le posizioni, stufi/e delle donne/uomini e quasi della vita, ma è uno sfogo così, sono consapevoli che tra un mese la penseranno diversamente, magari, ma congelano tutto nell’istante.
Non mi misuro sugli altri, non mi sento perdente o vincente, il nuovo modello di vita in questa abbondanza deve essere l’aikido sport senza vinti nè vincitori, per intenderci.
Avevo intuito che non eri un reazionario qualsiasi, citi spesso l’evoluzione, molti che arrivano alle tue conclusioni non ci arrivano per ragionamento, giusto o sbagliato che sia, ma per dogma e le loro conclusioni hanno quella punta di giudizio biblico che tu non hai, spesso sono creazionisti e molto religiosi.
Perdonami ma spero di non arrivare a pensarla come te se per disgrazia mi dovesse arrivare una valanga di cattive esperienza in grado di scalfire la mia concezione di variabilità e versatilità dell’essere umano. In ogni caso, mi considererei sfortunato e comincerei a chiedermi se non vado dietro ad un tipo sbagliato di donne, incompatibile con me, fortunatamente mi sto focalizzando sullo scambio di impressioni senza più proiettarmi nel sesso come in una meta da raggiungere, non inseguo più, nè uso tecniche, cerco la condivisione e la costruzione di una rete, una connessione, il resto è secondario, anche il sesso, in pratica io mi proietto in una donna e davvero alcune non sono come le descrivi tu. Evito certi caratteri. Comunque sono sicuro che le donne non sono tutte uguali, nè nel desiderio nè nulla, noi siamo un impasto inestricabile di spinte evoluzionistiche primordiali intrecciate a canoni culturali, ribadisco. Oserei dire che l’uomo si è evoluto perchè il suo desiderio si adatti ad un contesto sociale, ovviamente anche lì, sia tra uomini che tra donne c’è chi è più o meno conformista. Non ti spiegheresti altrimenti perchè oggi può essere un deal breaker per una povera ragazza avere peli nelle ascelle e negli anni sessanta ce li aveva anche la Sandrelli e Sophia Loren. Per non parlare poi delle magre.
Ti stai abbattendo troppo, se da una parte hai la decenza di non mettere gli omosessuali sotto il tuo livello ma al tuo stesso livello di disadattati, io ti ho già detto che alcuni gay sono molto desiderati dalle donne ma semplicemente a loro non interessano, lo stesso vale per molte lesbiche, poi non nego il tuo caso. Basta vedere l’orrore di certi carceri, uomini, normalmente etero quasi al limite della violenza arriverebbero a violentare un uomo, cioè si eccitano per un uomo “la civiltà di un paese si misura a partire dalle sue carceri” diceva qualcuno. Tu probabilmente parli di quello, di questi malati omni violenti e omnisessuali che impazziscono senza una donna e sono induriti dal carcere.
Mah lasciamo perdere Grillini, nella giusta lotta contro la discriminazione qualcuno si fa sempre prendere un po’ la mano, è come una guerra serve quanta più gente nelle proprie file, purtroppo alcuni creano una vera e propria ideologia di parte dell’omosessualità, come gli etero hanno ideologizzato l’eterosessualità (il maschio non deve baciare altri uomini, non deve piangere, non può vestirsi con piacere creativita e fantasia, non può ornarsi, i sessi hanno la divisa etc) ho già individuato alcuni eccessi ideologici: il bisex è gay ma non lo vuole ammettere, il crossdresser o queer è un trans che non ha il coraggio di fare la transizione, un etero può diventare gay, ma un gay non può diventare etero (senza alcun interesse a che qualcuno ritorni etero, ma, perchè mai??)
Poi non saranno tantissimi i gay a coppia fissa, ma ho saputo di alcune coppie che festeggiano il giubileo, niente esclude che alcune si nascondono. Quindi il postulato generale dell’omosessuale come lo scapolo cade, perchè il gay è una categoria onnicomprensiva. La statistica ci spiega dati ma non cause nè le persone che ci sono dietro, magari la statistica può dirci che ci sono molti più coppie gay che durano di meno. Il media che ideologizza la statistica ti dice “le coppie gay durano di meno”, no, le coppie gay che durano molto durano molto, solo sono di meno, ma non sono eccezioni.
Una paranoia da FAQ è anche l’idea che gli omosessuali non cresconodi numero perchè non hanno modo di convertire i bambini, non è vero che assurdità è mai questa che vogliano rendere gay il loro bambino, è da malati, l’omosessualità è un orientamento sessuale non uno stile di vita ci sono figli di etero conservatori che diventano gay bambini che hanno condiviso smalto e bambole con le sorelle e rimangono etere e bambini cresciuti da una coppia gay che li ha semplicemente invogliati ad essere loro stessi, lol, non dirmi che a te l’hanno insegnato i tuoi genitori “attento non sbagliare a te devono piacere le ragazze, quelle coi capelli lunghi, il seno e i fianchi larghi, non sbagliare mi raccomando”.
Si sconsiglia l’assunzione del programma i Soliti Idioti dimenticando che essa gioca sulla scemenza degli stereotipi per lo meno quanto parla di questi due gay che vorrebbero possibilmente il loro figlio “e che sia omosessuale”.
Ripeto che comunque la tua teoria è interessante e ha anche del vero, solo non può essere universalmente valida e io non la nego in toto, ti rispondo solo con la varietà. 🙂
E’ sempre un piacere.
E non è troppo tardi se desideri una donna con cui condividere qualcosa anche oggi. Sapessi quante scrivono che è difficile avere la tua età, perchè le cercano più giovani.
Anch’io onestamente trovo mote sessantenni affascinanti. Spero di non cambiare idea con l’età, perchè ho sentito anche di quello.
Torni spesso sulla lotta al pregiudizio e sulle imprecisioni e approssimazioni nel valutare la gente, in questo caso l’universo dei diversi, ma è errato anche chiamarli così.
Se ti interessa ho il PDF di questo libro:
Phillips Adam – I lombrichi di Darwin e la morte di Freud
dove per morte si intende l’idea che Freud ha della morte.
Qui c’è Il solo prologo, pure in PDF:
http://www.ebookstation.it/previews/58/I-Lombrichi-Di%20Darwin-E%20La-Morte-Di-Freud.pdf
L’unico libro che ho trovato, per ora, che parli di Darwin e Freud insieme e a confronto.
Soprattutto nell’epilogo l’autore tratta della necessità dei cambiamenti, contro le consuetudini sociali; quando mancano si cade facilmente nel pregiudizio e nell’errore.
Nell’opera citata sono possibili diverse interpretazioni, non estenderei i cambiamenti a ciò che sta avvenendo oggi ai rapporti di coppia.
Nel corso della mia vita ho assistito a diversi rivolgimenti sociali, che poi rientrati, cito il movimento dei “figli dei fiori” metà anni ’60 (la coppia aperta, bimbi allevati nel villaggio, senza sapere chi era il padre: tutti falliti, il movimento sparito); il pacifismo (canzoni di Bob Dylan): gli USA si ritirarono, ma venti anni dopo gli erano ancora lì a tirar fuori dal sottosviluppo il governo comunista vietnamita, su loro richiesta. Il ’68 e l’egemonia sindacale (i centri sociali): gravi danni alla scuola, dei quali paghiamo ancora le conseguenze, con un basso livello rispetto agli altri paesi; tutte le cosiddette “conquiste sindacali” sono rientrate, altrimenti non si vende più nulla. Ogni 10 anni circa, gli studenti hanno ripetuto le loro rivoluzioni, solo per cominciare a studiare sotto natale, invece che a ottobre. Fino ad arrivare alla “primavera araba”, finita nell’estremismo islamico.
Anche se nel suo complesso l’omosessualizzazione della società dovrebbe limitarsi al 10-15%, rimane un forte calo delle nascite (che sarebbe un positivo se non ci fosse una quota sempre maggiore della popolazione immigrata e ad alta prolificità.
Proprio per il fatto che l’educazione ha una fortissima influenza dall’infanzia all’adolescenza, è da qui che bisogna tornare per ridare forza genuina alla società, bloccandone il declino.
Occorre marcare le differenze fra maschi e femmine, specie nell’infanzia. L’ideologia comunista del ’68, il femminismo, ha prodotto lo sfacelo attuale, per le conseguenze delle scelte egualitarie di allora.
Bisogna differenziare non eguagliare. Dividere le mansioni, i compiti, secondo il sesso, oltre che per l’istruzione.
Così aumenta il desiderio fra sessi diversi: al maschio la macchinina, alla femmina la bambola. Tassativo.
Non si accettino comportamenti estranei al proprio sesso. Il maschio deve fare l’uomo, la femmina la donna.
La donna in casa, l’uomo al lavoro.
Queste differenze hanno consentito la sopravvivenza della famiglia tradizionale per millenni.
Cosa dovrebbe cambiare?
Dare maggiore assistenza alla donna che lavora in casa, come casalinga, moglie, madre; con servizi sociali più estesi, permetterle di avere più tempo libero.
Proteggerla da ogni prepotenza del maschio, che va punito sin dalla prima volta.
Riconoscerle una preminente importanza sociale, rispetto alla donna che lavora fuori casa, almeno due o tre volte maggiore, perché la donna che fa famiglia è, per la società, già da oggi assai più importante di qualsiasi professionista.
Istituire dei premi per le casalinghe e le madri, le quali avranno anche spazio in TV come consulenti. Mai dovrà accadere che una madre rimanga in ristrettezze nella terza età.
Per capire l’aberrazione nella quale siamo caduti, pensiamo al rapporto omosessuale: lo sperma che incontra le feci, invece dell’utero.
Un organo escretore costretto a ricevere un organo estraneo, che indubbiamente rifiuta l’inserimento, mentre prova piacere nell’evacuazione, così come predisposto dalle cellule nervose, che danno piacere quando ci si libera delle feci, tossiche per l’organismo.
Il premio di un piacere lieve, predisposto dalla natura per la funzione di liberazione del colon, che l’omosessuale sfrutta per un rapporto totalmente estraneo, tra l’apparato digerente e quello riproduttore.
E’ disgustoso in sé pensarlo, aberrante, stupido.
Come può nascere un movimento a favore di questa funzione corporale stravolta?
Troppo poco, voglio concederlo ai gay.
Nella coppia gay, ritengo, il rapporto sessuale non ha una parte centrale, specie quello anale. Riguarda assai più la psicologia, interessi comuni, affinità caratteriali, già presenti nell’amicizia, l’affettività, in un complesso rapporto fra il genitore che è in noi e il figlio, oppure quello che lega il docente al discente.
E penso succeda proprio questo: l’uno svolge un ruolo di padre o anche di madre, l’altro di figlio, più che puntare sulla differenziazione sessuale, che di fatto è attenuata proprio perché rapporto omosessuale.
Quello che vuole avere il rapporto anale lo vedo più in una variante eterosessuale, insomma, uno che sbaglia buco.
Viviamo in un’epoca edonistica, accentuata, negli ultimi decenni, da una filosofia di diritti che devono essere soddisfatti, indotta dal rivendicazionismo sessantottino e sindacalista.
Insomma, cresciamo nella convinzione che molto ci debba essere dato e che i nostri desideri debbano essere realizzati, perché legittimi. Diritto alla casa, al lavoro, all’istruzione, alla famiglia, ad una vita comoda, alle vacanze, al naso corretto, al seno rifatto, ecc. Quindi anche ad una sessualità diversa da quella naturale.
Ci attende un’epoca dove questi diritti torneranno ad essere sudate conquiste.
Ci sono poi desideri cui dobbiamo rinunciare punto e basta, come un tempo, e una sessualità diversa da quella data dalla natura deve entrare a far parte dei desideri irrealizzabili.
Provi disagio a sentirti maschio? Hai bisogno di cure psicologiche, non perché malato ma disadattato, come quando si ha una depressione.
Ora, siccome ritengo che il denaro sia indispensabile per la realizzazione di molti desideri, l’attuale crisi, strutturale e permanente, ridimensionerà i desideri di ciascuno, a favore di quelli collettivi, forse.
Ti salvi in corner nell’ultima parte, perchè è ciò che mi auguro anch’io e se posso permettermi, finalmente un desiderio sano e di conciliazione, rispetto a tutta la negativa contrapposizione che metti in tutto il resto.
Sai pensandoci questo sito mi inquieta, gli unici che ci stanno scrivendo sono due maschi etero, cioè noi due, da un bel pezzo :D! Curioso.
Beh ho visto nel pdf una citazione nel pensiero laico che si oppone al separare naturale e culturale come anche al dire “è naturale” per intendere che non può essere diversamente, chiaramente un altra fallacia
“Ma con l’avvento del pensiero scientifico laico, affermare che qualcosa era
naturale diventava un modo retorico (anche se non sempre meno veritiero) per
significare che qualcosa era imprescindibile e che non vi erano alternative: che la
natura poneva una sorta di limite alla cosiddetta “politica” (ai nostri tentativi di
cambiare il mondo, ammettendo e possibilmente conciliando le opposte
rivendicazioni).”
Infatti diventa del tutto politico e impositorio, se non inquisitorio stabilire a priori cosa sia naturale, – -un periodo le donne in casa, gli uomini gay, etc – soprattutto perchè natura è semplicemente quello che accade, quando si parla degi uomini, quindi la natura può essere una gran figlia di troia.
Qui mi porti in un terreno non vissuto da me direttamente, ma vedo troppi giudizi affrettati, si combatteva contro un sistema padronale medievale nella famiglia, e pre industriale, basato sul privilegio del capitale, per quanto riguarda le industrie, per quanto mi riguarda queste lotte secondo me erano di retroguardia, non volevano prendersi la responsabilità di liberarsi davvero del padrone (dico in generale) e gestire la fabbrica come un terreno agricolo cooperativo, no volevano “solo” essere trattati meglio dal padrone ed essere attaccati con più sicurezza al posto di lavoro.
Lasciamo stare invece la condizione della donna che nel sud Italia era ad un passo dall’islam fondamentalista oggi, cioè la donna si doveva sposare lo stupratore, non so se mi spiego, e in fondo “era colpa sua, a proposito di primavera araba”. Per quanto mi riguarda se mai e poi mai, ammesso e non concesso che la donna debba stare a casa anche quando, come spesso accade, non vuole come dici perchè la società sopravviva (l’ho detto è assurdo), beh meglio che ci estinguiamo perchè non meritiamo di infestare la terra troppo a lungo, io spero che le donne si facciano tutte un bel corso di kung fu caso mai a certi uomini nostalgici dovessero venire strane idee e li prendano a calci nel culo.
“la coppia aperta, bimbi allevati nel villaggio, senza sapere chi era il padre: tutti falliti, il movimento sparito”
Non so se è così sparito ma non credo sia un pensiero fallito, mica ci dev’essere il pensiero unico sclerotico tradizionale, secondo me il problema era la troppa droga e la mancanza di un progetto.
Sai che gli indiani venivano ubriacati con l’alcol portato dagli americani, quello è l’oppio dei popoli altrochè.
“gli USA si ritirarono, ma venti anni dopo gli erano ancora lì a tirar fuori dal sottosviluppo il governo comunista vietnamita, su loro richiesta.”
Ma per piacere, dai 🙂 Non prima di aver fatto salire simpatici personaggi come pinochet, saddam ed essere stati complici del governo dei desaparecidos, per non parlare dell’omicidio di Monsignor Romero, a cui il papa raccomandava di essere più conciliante con quegli aguzzini dei governanti, perchè qualsiasi machiavellismo è lecito in nome dell’anticomunismo.
“gravi danni alla scuola, dei quali paghiamo ancora le conseguenze, con un basso livello rispetto agli altri paesi”
Qui posso essere d’accordo, in parte non conosco le sperimentazioni di quel periodo, non so quanto sia colpa loro. La gerarchia andava ridiscussa assolutamente, sia chiaro, ma il problema è forse stato che ha prevalso un lassismo vuoto di idee e non la “fantasia al potere”. La scuola che forma tanti bravi soldatini inculcando loro quanto lo stato sia buono e sia l’unica via da seguire, senza riflettere sui significati, andava rivisto, anche la maniera troppo nozionistica di insegnare. Ma purtroppo temo che sia vero, oggi abbiamo genitori che difendono e viziano bulletti qualsiasi cosa facciano, prendano in giro e picchino compagni in difficolta, che non studino, vogliono il 6 politico, questo sì un brutto lascito di un malinteso concetto di pari opportunità e di politicamente corretto. Comunque il concetto di scuola credo andrebbe rivisto molto più radicalmente con la partecipazione di tutti. Soprattutto adesso che siamo più sgombri di ideologie e dobbiamo solo recuparare questa abbondanza che i poteri forti ci stanno sottraendo. Purtroppo durante il movimento studentesco, troppo gente era manovrata da mosca, piena di rigidità ideologiche comuniste senza rendersene conto.
“Proteggerla da ogni prepotenza del maschio, che va punito sin dalla prima volta.”
eh eh, ma non mi risulta lo facessero perchè erano loro che la volevano chiusa in casa, loro se la cantavano e se la suonavano ma lei voleva essere libera, fare la casalinga deve essere una scelta, onorevole in quanto scelta non imposizione, dire la donna a casa l’uomo al lavoro, implica una enorme scelta che l’uomo si da, comunque. Ma orsù basta, al momento è una guerra tra poveri, abbiamo la soluzione sotto il naso, siamo ricchi e non lo capiamo, possiamo davvero migliorare le nostre vite e smettere di litigare, perchè il “nemico” è finalmente netto e individuabile in una ristretta cerchia di privilegiati che mangia la ricchezza prodotta dai più.
“Anche se nel suo complesso l’omosessualizzazione della società dovrebbe limitarsi al 10-15%, rimane un forte calo delle nascite (che sarebbe un positivo se non ci fosse una quota sempre maggiore della popolazione immigrata e ad alta prolificità.”
Negativo, ce ne sono e probabilmente ce ne saranno ora, quanti ce ne erano nel ’48 e tra loro stimati ed equilibrati professionisti, non sono di più e perchè dovrebbero aumentare? Questo non ci ha impedito di quasi decuplicarci in 60 anni, nonostante gli omosessuli fossero solo più nascosti ma esistevano allora come adesso, capisci?
Occorre marcare le differenze fra maschi e femmine, specie nell’infanzia. L’ideologia comunista del ’68, il femminismo, ha prodotto lo sfacelo attuale, per le conseguenze delle scelte egualitarie di allora. Quale sfacelo, lo sfacelo è come sempre il capitalismo che avvoca tutto a sè, il disastro ambientale, la maldistribuzione della ricchezza e la minaccia della guerra del sistema lascito di quello patriarcale. ma questo non significa che la parità è sbagliata, e se c’è una similarità tra uomo e donna che si vuole esprimere è giusto che si esprima, credi proprio che gli etero amino il sesso opposto perchè glie l’hanno insegnato i genitori? Non mi hai risposto, ma comincio a crederlo.
Per il resto mi limito a dirti un solo nome, Margherita Hack e un sacco di donne a cui dobbiamo molto, dimostrazione che le donne non possono essere tutte casalinghe, se tu lo vuoi imporre come naturale, fatti tuoi, io indietro non ci torno, perchè il fatto stesso che possa manifestarsi un desiderio diverso in un essere umano femmina è la dimostrazione che non è naturale il ruolo in cui vuoi metterle, perchè natura è la constatazione di ciò che accade non un idealità che vorrebbe qualcuno. Il punto è poi il ruolo delle donne chi lo dovrebbe imporre? L’uomo, naturalmente, ma guarda, ed è inutile dire, questa è già vessazione e maltrattamento, in ogni caso in nome della naturalità, la donna e la femminilità, di cui si vuole arbitrariamente definire i confini viene repressa, nelle sue aspirazioni. Ha funzionato fino ad allora, ma cosa vuol dire, che faceva piacere? certo che no, era scabroso che le donne studiassero, si mettessero ad imparare la musica e ad essere creative, no grazie, si è sopravvissuti fino ad allora, non so come, ma non è vivere, per me. Mentre l’uomo comunque si adattava, spesso subiva dalle condizioni economiche (come la donna oggi) ma se ce la faceva e/o aveva fortuna poteva realizzarsi, nel suo ruolo comunque scelto da sè.
Qualcosa l’abbiamo guadagnata anche noi uomini, dai, l’abolizione del sequestro di stato chiamato leva obbligatoria. Certo forse il servizio civile non è così, male ma si è dovuto combattere anche per l’obiezione.
Grazie a dio si è combattuto contro questa ignoranza e superstizione.
Sui gay che sbagliano buco non commento, puoi fare di meglio, il punto è che qualcuno non sa concepire che certi fenomeni per quanto possiamo studiarli, attribuirgil quello che vogliamo, sono aldilà del bene e del male, accadono, semplicemente, ma non significa che ci dobbiamo mettere becco. Ci fossero troppi gay ci estingueremmo? Anche ci fossero troppi preti o troppe fabbriche. Il discorso “se tutti lo fossero” non regge. E se tutti fossero solo scienziati o solo medici o solo agricoltori. Non li devi capire per forza e comunque non sono viziati, sono sempre esistiti.
E’ per motivi economici che non si stanno facendo figli, e non migliorerebbe la situazione nemmeno con le “donne in casa” anzi, tutt’altro.
Certamente bisogna difendersi dalla proliferazione di quegli immigrati musulmani che non vogliono integrarsi e non rinunciano al loro integralismo nei confronti della donna. L’integrazione e la laicità e la multiculturalità presuppungono una base per il rispetto reciproco, dei culti, compatibilmente coi diritti umani fondamentali.
“Provi disagio a sentirti maschio? Hai bisogno di cure psicologiche, non perché malato ma disadattato, come quando si ha una depressione.”
Non so quanti siano “guariti” con una semplice seduta psicologica, dai. Cosa ti importa? Tranquillo non dipende dal fatto che sua sorella gli abbia messo da piccolo lo smalto per giocare o abbia camminato nelle sue scarpe :lol:, ne sono capitati in tutte le famiglie. Semmai l’operazione non è una priorità e l’obiezione della signora Guadagno la condivido in pieno, l’attale tecnologia per la transizione è insoddisfacente.
Certo che rispetto al sopravvivere non è una priorità, dovesse mai capitare una carestia se ne riparla, ma ora occupiamoci delle nostre cavallette della finanza della politca e delle lobby.
Sì, non mi identifico con un’idea di uomo imposta dall’alto, con uno stereotipo che non mi piace, come immagino che non tutte le donne si identifichino con certe sanguisughe o certi stereotipi da film. E questo non fa di me un malato.
Le differenze sono quelle che sorgono spontanee non quelle che si stabiliscono frangendo in categorie, ogni persona è diversa se è per quello.
” tutte le cosiddette “conquiste sindacali” sono rientrate, altrimenti non si vende più nulla.”
Dai questa è bella, licenziando e delocalizzando si vende di più, a me questa pare semplice lotta di classe, io dico che comunque se qui tot soldi che corrispondono a tot lavoro comprano meno lavoro si quanto ne comprano in un altro paese, qualcosa non va, cioè siamo in un economia astratta, legata a confini astratti geografici (che spiegano l’immigrazione: l’entrare in un confine sottilissimo fa entrare in contatto con un ambiente del tutto diverso) del tutto slegata dal lavoro e alla fatica, ma anche alla passione che c’è dietro la produzione del suo valore.
Cioè l’imprenditore (nella fattispecie) vorrebbe andare dove si spende di meno, ma guarda, lui compra lavoro. Perchè allora non si compra tutti in india? Solo lui deve risparmiare, no sono fregati tutti e due salariato e pagatore e sara meglio che si alleino contro il male comune o si dividano la ristrettezza. Dal momento che nè lui riesce a pagare il salariato per rientrarci nelle spese nè il salario è sufficiente a tirare fino alla fine del mese, c’è qualcosa che non va a monte. A parte un sistema economico obsoleto e insostenibile basato sulla crescita quantitativa che per forza di cose si è dovuta fermare, abbiamo ora un sistema finanziario che lucra su queste macerie.
>>Infatti diventa del tutto politico e impositorio, se non inquisitorio stabilire a priori cosa sia naturale, – -un periodo le donne in casa, gli uomini gay, etc – soprattutto perchè natura è semplicemente quello che accade, quando si parla degi uomini, quindi la natura può essere una gran figlia di troia.<>non volevano prendersi la responsabilità di liberarsi davvero del padrone (dico in generale) e gestire la fabbrica come un terreno agricolo cooperativo, no volevano “solo” essere trattati meglio dal padrone ed essere attaccati con più sicurezza al posto di lavoro.<>Per quanto mi riguarda se mai e poi mai, ammesso e non concesso che la donna debba stare a casa anche quando, come spesso accade, non vuole come dici perchè la società sopravviva (l’ho detto è assurdo), beh meglio che ci estinguiamo perchè non meritiamo di infestare la terra troppo a lungo, io spero che le donne si facciano tutte un bel corso di kung fu caso mai a certi uomini nostalgici dovessero venire strane idee e li prendano a calci nel culo.<>Ma per piacere, dai Non prima di aver fatto salire simpatici personaggi come pinochet, saddam ed essere stati complici del governo dei desaparecidos, per non parlare dell’omicidio di Monsignor Romero, a cui il papa raccomandava di essere più conciliante con quegli aguzzini dei governanti, perchè qualsiasi machiavellismo è lecito in nome dell’anticomunismo.<<
Sono punti di vista dei comunisti, appunto, vittimisti per natura, mai che si assumano le responsabilità: il caos che hanno generato è sempre colpa di qualcun altro.
Il comunismo non è fallito per gli USA, ma perché intrinsecamente anti-umano. La natura ha condannato il comunismo all’estinzione; non funziona come sistema economico. Per sua natura, un individuo è nemico di un altro, suo concorrente. Si salvano se la sopravvivenza di uno è legata a quella dell’altro.
Non esiste che io lavoro duramente per qualcun altro che, poverino, “non ce la fa” e invece batte la fiacca. E’ il caso della P.A. parassita che grava sul nostro gobbo.
Quanto ai dittatori, questi salgono al potere quando si verificano particolari condizioni sociali. E’ sempre stato così nella storia, anche quando gli USA non esistevano.
Se un popolo non è maturo, a dittatura si succede dittatura, come nei paesi della “primavera araba”: via i dittatori, dentro i “fratelli musulmani” dittatori per eccellenza e dei più cattivi. All’inizio sembrano moderati ma poi diventano talebani, con tanto di sharia pronta.
Mi spiace che l’Italia, causa la politica immigratoria suicida avviata già dagli anni ‘80, fra qualche decennio avrà un governo islamico che, notoriamente, fucila gli omosessuali e qualche ragione l’avrà pure, perché non vuol fare la fine degli occidentali.
Nel prec. post ho usato delle freccette per riportare parte del discorso di Antome, ma queste hanno accorpato il testo riportato e soppresso il commento seguente.
Ripropongo il commento:
Antome: -Infatti diventa del tutto politico e impositorio, se non inquisitorio stabilire a priori cosa sia naturale, – -un periodo le donne in casa, gli uomini gay, etc – soprattutto perchè natura è semplicemente quello che accade, quando si parla degli uomini, quindi la natura può essere una gran figlia di troia.-
La natura non si può prendere così sotto gamba.
Non è una questione di opinioni, funziona così e così te la prendi, se vuoi sopravvivere.
Poi, certo, ognuno fa le sue scelte.
Es. io non ho fatto figli, per di più non ho avuto neanche una compagna, se non per un periodo ridotto della mia vita. Non mi sono comportato secondo natura, ma è chiaro che la natura ha automaticamente escluso i miei geni da quelli del contesto umano, nel bene e nel male.
Sono stato cancellato, perchè non ho partecipato alla selezione. Esattamente come un gay, che non fa figli, la natura non ha morale, per lei siamo equivalenti.
Chiaro che a noi non ci importa nulla, perché quello di riprodurci non è fra i nostri valori, né fra le nostre soddisfazioni terrene.
Ciò nonostante, proprio per il programma interno (contenuto inizialmente nel DNA), che agisce anche a livello inconscio, in qualche modo abbiamo perso qualcosa – compagna e figli – per i quali la natura ci aveva progettati e selezionati, fin dal momento in cui lo spermatozoo che eravamo, penetrò nella cellula uovo di nostra madre.
Possiamo anche rimuovere questo pensiero ma una parte della nostra missione di viventi è fallita e, in qualche modo, questi sentimenti accantonati giorno per giorno (inconsapevolmente) dovrebbero agire negativamente sulla nostra personalità.
Questo per dirti che se noi scegliamo secondo natura, abbiamo ricompense in questa vita e l’eternità dei nostri geni nei discendenti futuri.
Donne intelligenti, geniali, che non fanno figli (es. la Montalcini), sono perdute per la natura e per l’umanità
La libertà è un’illusione, noi non siamo liberi; o ci comportiamo così, come il nostro sesso prevede, oppure siamo dei falliti, da cancellare.
Ora chi vuole cambiare sesso, potrebbe dire: vero, sono nato maschio, ma ho il cervello di femmina, voglio cambiare sesso.
Non hai il cervello di femmina, ma solo bisogno di cure, perché qualcosa nell’educazione, in famiglia, a scuola, fra gli amici, in chiesa… è andato storto; forse hai incontrato un pedofilo.
Se sono problemi ormonali, o di malformazioni genitali, si risolvono, scegliendo il sesso più vicino a quello che gli organi mostrano.
Ora una società come la nostra, che permette questo genere di trasformazioni, nonché la concessione dei cosiddetti “diritti” alle coppie gay, potrà anche essere democratica ma è in via di sostituzione.
Una società omosessualizzata, con donne che assurgono ai comandi, invece di fare figli e allevarli nel migliore dei modi… saranno pure di successo, sofisticate, liberate, ma sono destinate ad estinguersi nel giro di poche generazioni, sostituite proprio da quelle donne che il movimento femminista ha fatto sparire.
La natura non perdona: o fai così o ti estingui.
Antome: – non volevano prendersi la responsabilità di liberarsi davvero del padrone (dico in generale) e gestire la fabbrica come un terreno agricolo cooperativo, no volevano “solo” essere trattati meglio dal padrone ed essere attaccati con più sicurezza al posto di lavoro.-
L’avvento dell’industria ha moltiplicato per varie centinaia di volte la produzione (insieme alle scoperte mediche), permettendo uno sviluppo demografico straordinario, cui è seguito uno sfruttamento di risorse senza pari.
Prolificità e consumi si sono inseguiti, fino ad arrivare alla crisi attuale: circa tre miliardi di persone, che hanno accesso ai consumi, prima prerogativa dei soli occidentali… il collasso del capitalismo è questione di frazioni di secondo, nell’orologio dell’evoluzione.
Non si esce da questa crisi e la Cina, dopo essere passata dallo sviluppo a due cifre, negli scorsi anni, nel primo trimestre 2012 è calata all’8.1%, nel secondo e scesa sotto il 7%.
Per questo gli italiani e l’occidente si devono preparare ad una sicura povertà futura; scenari di disperazione tipici degli scorsi secoli, potrebbero tornare attuali.
Antome: – Per quanto mi riguarda se mai e poi mai, ammesso e non concesso che la donna debba stare a casa anche quando, come spesso accade, non vuole come dici perchè la società sopravviva (l’ho detto è assurdo), beh meglio che ci estinguiamo perchè non meritiamo di infestare la terra troppo a lungo, io spero che le donne si facciano tutte un bel corso di kung fu caso mai a certi uomini nostalgici dovessero venire strane idee e li prendano a calci nel culo. –
Coi miglioramenti per le casalinghe che ho elencato nel post precedente, la donna sarebbe più libera ed acculturata che al lavoro.
Fatta eccezione per alcune professioni liberali, cui accede una quantità di donne veramente minima, il lavoro fuori casa è faticoso, terribilmente ripetitivo, assurdo, non capisco perché la donna dovrebbe amarlo.
In casa, se sufficientemente tutelata dal diritto e dalla società, la donna ha attività assai più varie e soddisfacenti: ascoltare radio e TV durante le faccende di casa, educare i bambini, parlare e incontrare le persone più diverse, conversare con le amiche, leggere un libro, organizzarsi intervalli di riposo, ecc. gestire se stessa, non essendo comandata da alcuno.
Antome: – Ma per piacere, dai Non prima di aver fatto salire simpatici personaggi come pinochet, saddam ed essere stati complici del governo dei desaparecidos, per non parlare dell’omicidio di Monsignor Romero, a cui il papa raccomandava di essere più conciliante con quegli aguzzini dei governanti, perchè qualsiasi machiavellismo è lecito in nome dell’anticomunismo.-
Sono punti di vista dei comunisti, appunto, vittimisti per natura, mai che si assumano le responsabilità: il caos che hanno generato è sempre colpa di qualcun altro.
Il comunismo non è fallito per gli USA, ma perché intrinsecamente anti-umano. La natura ha condannato il comunismo all’estinzione; non funziona come sistema economico. Per sua natura, un individuo è nemico di un altro, suo concorrente. Si salvano se la sopravvivenza di uno è legata a quella dell’altro.
Non esiste che io lavoro duramente per qualcun altro che, poverino, “non ce la fa” e invece batte la fiacca. E’ il caso della P.A. parassita che grava sul nostro gobbo.
Quanto ai dittatori, questi salgono al potere quando si verificano particolari condizioni sociali. E’ sempre stato così nella storia, anche quando gli USA non esistevano.
Se un popolo non è maturo, a dittatura si succede dittatura, come nei paesi della “primavera araba”: via i dittatori, dentro i “fratelli musulmani” dittatori per eccellenza e dei più cattivi. All’inizio sembrano moderati ma poi diventano talebani, con tanto di sharia pronta.
Mi spiace che l’Italia, causa la politica immigratoria suicida avviata già dagli anni ‘80, fra qualche decennio avrà un governo islamico che, notoriamente, fucila gli omosessuali e qualche ragione l’avrà pure, perché non vuol fare la fine degli occidentali.
Continuo l’esame del tuo ultimo post.
Antome: – “Anche se nel suo complesso l’omosessualizzazione della società dovrebbe limitarsi al 10-15%, rimane un forte calo delle nascite (che sarebbe un positivo se non ci fosse una quota sempre maggiore della popolazione immigrata e ad alta prolificità.”
Negativo, ce ne sono e probabilmente ce ne saranno ora, quanti ce ne erano nel ’48 e tra loro stimati ed equilibrati professionisti, non sono di più e perchè dovrebbero aumentare? Questo non ci ha impedito di quasi decuplicarci in 60 anni, nonostante gli omosessuli fossero solo più nascosti ma esistevano allora come adesso, capisci?-
Già ho riconosciuto che il contributo omosessuale alla riduzione della natalità è modesto e, volendo, potrebbe diminuire ancor più, concedendo alle coppie gay di aver figli con la fecondazione eterologa (utero in prestito con in geni della coppia o di altri), in aggiunta il gay può aver figli da un precedente legame eterosessuale, o può averne ancora come bisex, ecc.
Lo status del gay non è quello che nasce tale, ma lo diventa.
Da un punto di vista sessuale, il gay non è diverso dagli altri, ha i suoi ormoni a posto, anche se il comportamento (che è una costruzione propria) può far pensare ad una persona dotata di un terzo sesso. I sessi sono due, tutte le altre varianti ce le siamo inventate noi, traviando la nostra libido.
Il gay è un prodotto culturale, della società e dell’educazione; per questo, a seconda dei periodi storici, possono aumentare o diminuire.
Attualmente c’è una forte pubblicizzazione, si pensi al “gay pride”, mai esistito prima; governi orientati a dare “diritti” – assolutamente inventati – che non spettano e che sono, in realtà, privilegi.
C’è una sorta di aberrazione collettiva nelle nostre autorità, che pensano ai gay come perseguitati, associandoli ad altre categorie, effettivamente perseguitate, come certe etnie, ad es., semplicemente perché non possono fare quello che vogliono dappertutto.
Al contrario, ormai da decenni – specie negli USA – sono una lobby assai potente, esercitando discriminazioni (favorire cioè cittadini gay dichiarati o non) in numerosi settori.
Cerchi lavoro? L’imprenditore gay ha molti sistemi per scegliere solo gay nella sua azienda. Hai bisogno del trapianto di un rene? Il tuo amichetto te lo procurerà subito, grazie alle sue conoscenze gay.
Una sorta di loggia, dunque, con propri linguaggi più o meno velati.
Esattamente come il figlio segreto del parroco (oppure dirigente di partito, gerarca statale, luminare della scienza, ecc.) troverà una buona sistemazione con posto fisso, anche se deficiente (v. il trota).
Il gay, quindi, è un prodotto di questa cultura occidentale, democratica, che si è dimostrata debole dal punto di vista evoluzionistico, accettando via via di includere troppe tare devianti e decadenti, per non essere colpita dalle leggi naturali, quindi non può che scomparire a favore di società, come quella islamica, che non ha ceduto alle lusinghe della democrazia.
La società occidentale è indubbiamente migliore di quella islamica, non per la natura, però, che preferisce spesso sacrificare l’intelligenza alla forza.
La prima si può ricreare, se il fisico sopporta la selezione ambientale; viceversa scomparirebbe, perché perde il confronto sul piano della resistenza fisica.
Se un uomo incontra un leone ed è forte, agile, può farcela a difendersi, magari fuggendo o arrampicandosi. Ma se è uno di quei professorini spelacchiati, miopi, con le spalle ricurve, l’uccello moscio, testicoli rattrappiti, e un testone da dieci lauree… muore sotto la zampata. Poi il leone non se lo mangia neanche, perché gli fa pure schifo; probabilmente ci orinerà sopra.
La nostra società si è trasformata in quel professorino.
E se invece il professorino vincesse?
Accade quel che sta succedendo oggi: l’uomo sovrasta la natura, il suo sviluppo fa estinguere tutte le altre specie, esaurisce tutte le risorse ambientali, lasciando immondizie e scorie al loro posto.
Se poi si impadronisce dei meccanismi selettivi del DNA (come ad es. la durata della vita) la sua fine sarà assai veloce, non durerà un decimo dei dinosauri (250 milioni di anni).
Sono sempre possibili incidenti genetici o l’emergere di una specie di microrganismi che l’uomo non ha mezzi per combattere, oppure vecchie malattie infettive, ma con nuovi ceppi agguerritissimi,
(si pensi al ritorno della TBC).
La tecnologia per combattere le nuove malattie può esistere o essere elaborata, ma non è disponibile per tutti, come già da oggi per tante malattie.
La lotta, imminente, all’accaparramento delle ultime risorse (fra le quali l’acqua potabile) potrebbe decimare la popolazione umana.
Antome: – credi proprio che gli etero amino il sesso opposto perchè glie l’hanno insegnato i genitori? Non mi hai risposto, ma comincio a crederlo.
Per il resto mi limito a dirti un solo nome, Margherita Hack e un sacco di donne a cui dobbiamo molto, dimostrazione che le donne non possono essere tutte casalinghe, se tu lo vuoi imporre come naturale, fatti tuoi, io indietro non ci torno, perchè il fatto stesso che possa manifestarsi un desiderio diverso in un essere umano femmina è la dimostrazione che non è naturale il ruolo in cui vuoi metterle, perchè natura è la constatazione di ciò che accade non un idealità che vorrebbe qualcuno.
Noi, non vivendo più allo stato selvaggio, abbiamo elaborato una serie di comportamenti che ci svincolano dall’animalità delle spinte ormonali stagionali o quotidiane.
Così come la nevrosi sessuale e l’isteria erano frutto di una rimozione dei desideri sessuali, non potendo essere espressi così come si presentavano, per precise regole sociali, che hanno in definitiva difeso la civiltà e lo sviluppo economico, culturale… anche l’omosessualità è frutto di una deviazione, della promiscuità, ovvero di una diversificazione dell’”offerta”, della licenza dei costumi. Una sorta di proibizione al contrario, pur sempre costrizione: l’obbligo della moda massificante, di certo liberazionismo coatto, senza distinguo, che chiama omofobo chi ha ancora un barlume di cosa sia la normalità e la salute sessuale.
La Hack, come tante altre scienziate, sono intelligenze, non hanno sesso. Semmai è proprio la mascolinizzazione della donna laureata, il suo accettare le regole dei maschi, che fa fare progressi nel lavoro a queste donne, soprattutto nelle aziende, ma anche conquiste scientifiche.
Il comportamento standard di uno studioso scientifico – tecnologico (diverso è il caso degli studiosi del settore umanistico: insegnanti, medici, filosofi; giuristi e politici sono casta a parte) è particolarmente congeniale per il maschio. Per la donna è una cosa in più, che la snatura.
Insomma, una donna ha qualità troppo importanti per essere impiegata nei settori tradizionalmente maschili, al primo posto nell’esercito – il massimo dell’aberrazione toccata nel secolo scorso, che ancora continua.
Amazzoni e valchirie esistono solo nelle fantasie sessuali maschili (diversamente la loro estinzione sarebbe rapidissima) ma si sa che le squaw erano eccellenti torturatrici e i pellerossa lasciavano a loro il compito di massacrare i prigionieri. Del resto tutti noi (maschi) sappiamo quanto crudeli possano essere le donne arrabbiate.
Vorresti forse dire che se non fosse esistito Einstein la relatività non sarebbe stata scoperta? Qualcuno lo avrebbe fatto al suo posto. Una scoperta o un’ invenzione avvengono quando gli studi (di tutto il genere umano) sono arrivati ad un certo livello, soprattutto tecnologico: le scoperte di Galilei non sarebbero state possibili senza il cannocchiale, come il microscopio per i biologi.
Leonardo fu un precursore ma la tecnologia non era matura per dare corpo alle sue intuizioni.
Concludendo: la donna sa fare tutto quello che può fare un uomo ma è da scellerati farglielo fare, essendo indispensabile come fattrice ed allevatrice di uomini. Da un punto di vista economico, conviene far fare ad una persona quello che sa fare meglio.
Più facciamo lavorare le donne fuori casa, svantaggiando la riproduzione e l’educazione che solo una donna dedicata può dare, più veloce sarà la sostituzione della nostra società decadente con una più primitiva ma più sana.
Non ho avuto il tempo di leggere tutto, ma ti dico che ti sbagli perchè ti ho già risposto prima e insisti su cose che non stanno in piedi, peccato potevamo avere di più da condividere. Non è che ho difeso i comunisti, se mi leggi bene, ma tu vuoi la contrapposizione ideologica perchè non sai uscire dal dualisme ed entrare nel pluralismo. ma appunto, serve la maturità e l’umanità che non c’è, il sapere che in una società abbiamo bisogno l’uno dell’altro, come di una famiglia. Poi ripeto c’è la rispettabile scelta dell’autonomia energetica personale e dello stare fuori da un circuito produttivo una volta che ci si entra e che uno si serve del lavoro di un altro, il contributo di un agricoltore vale come quello di un ingegnere.. Comunque tu non sei mai stato femminista se non per convenienza.
Ti ripeto non pensare che ci facciamo imporre scelte antifemministe e antilibertarie per la superstizione tua e per le tue proiezioni sul futuro, nessuna società muore per omosessualità, e puoi star tranquillo che non lo tollereremo nemmeno dai musulmani, quelli integralisti.
Se poi vogliamo far cessare l’immigrazione dobbiamo cambiare modello economico, fare sì che la ricchezza sia meglio distribuita.
“donne intelligenti geniali che non fanno figli”
Lol io ti ho nominato la Hack che ha figli, che mistificazioni, io dico che siccome le tue idee comportano delle limitazioni assurde della libertà e non dimostrate paranoie legate a delusioni personali è meglio che le tieni per te.
“Il gay è un prodotto culturale, della società e dell’educazione; per questo, a seconda dei periodi storici, possono aumentare o diminuire.”
Già smentito dalla storia, non da me.
“Non hai il cervello di femmina, ma solo bisogno di cure, perché qualcosa nell’educazione, in famiglia, a scuola, fra gli amici, in chiesa… è andato storto; forse hai incontrato un pedofilo.
Se sono problemi ormonali, o di malformazioni genitali, si risolvono, scegliendo il sesso più vicino a quello che gli organi mostrano.”
Smentito dalla comunità medica, solo supposizioni ottocentesche, mi spiace.
E non sono opinioni dei comunisti o vittimismo nè ho detto che il comunismo è fallito per gli usa, E’ un fatto, gli usa non sono stati meglio, hanno appoggiato la loro presunta umanità su regimi disumani non meno di quello sovietico, che considero disumano e illibertario, ma d’altronde nemmeno la tua idea di mondo è molto migliore.
Mi dispiace davvero dover fare tutte queste critiche, vorrei più positività, vorrei riuscire in un dialogo, nell’essenzialità a cui ho ridotto il problema, trasversale a tutte le società, di una elite di parassiti. Ti voglio considerare intelligente ci voglio credere e ripeto che sono ignorantissimo anch’io, so di non sapere, come diceva Socrate. A me risulta che i professorini a cui imputi l’assurda consunzione delle risorse sono quelli a cui vengono tagliati i fondi e che hanno da tempo scoperto un modo sostenibile di creare energia, sono gli altri che vogliono la dipendenza dal petrolio e la società del conflitto, su cui vogliono regnare. Vedo appunto che il capitalismo lo riconosci come quacosa che sta portando il mondo alla rovina, ecco concentrati su quello, concentriamoci su quello, senza comunismo, ma con la condivisione su cui si baserà la società del lavoro, con un progresso tecnologico compatibile.
Io non volevo suonare presuntuoso, ma mi incazzo ogni volta che vedo energie spese male contro facili capri espiatori indicati da qualcuno, gay, donne, troppa libertà, comunisti, e dall’altra parte le banche (anche se ci va più vicino) no! E’ tutto un sistema!
Non sono le donne che sono mascolinizzate per via della professione, la professione in sè non ha sesso, è un illusione dovuta al fatto che non si sono prima potute esprimere in un dato modo. Non potevano esprimere questa potenzialità.
Per piacere non cadiamo su luoghi comuni di questo tipo, misoginia pura, noi uomini (tu) questo e quest’altro, le donne al loro posto, deciso da noi.
Ehi del blog!
Spesso sono costretto a ripetermi per rettificare giudizi che mi attribuisci e che non ho espresso. Ora non voglio star qui a riprendere tutto.
Le mie sono argomentazioni ben documentate, che ho elaborato per anni, sulle quali mi sono confrontato in numerosi forum.
Se tu hai fonti diverse, che ti persuadono, puoi continuare a crederci. Io rimango sulle mie posizioni, suffragate dalla scienza di Darwin e Freud.
Non ci rimane che attendere il futuro, per vedere cosa succederà.
Tieni presente che non sempre la scienza è neutra, ci sono scienziati gay che sostengono errori scientifici, come l’omosessualità negli animali; ti sei andato a capare questi pareri.
L’OMS lo considero un organo politico, più che scientifico. Gli omosessuali sono persone con una sessualità deviata, bisognosi di cure; questo il parere di tanti psicoanalisti, che osteggiano le decisioni dell’OMS.
Quando poi l’ideologia politica si mischia con l’omosessualità… meglio andare a funghi piuttosto che stare a discutere.
“Addà passà a nuttata”.
Se ti riferisci al darwinismo sociale, senza offesa per Darwin, solo per l’ideologia tramite la quale l’uomo trae giudizi di valore sull’uomo in base ad una specie di gara, parteggiando per il “vincitore”, hai ragione, pur di non dare limiti all oppressione sistematica e al mantenimento in povertà di fascie di persone, si è creata una ideologia in cui tutto è lecito e ognuno pensa a sè stesso, ogni aiuto e soccorso di chi ha avuto sfortuna o è meno stronzo è una perdita di tempo e di denaro, se ha soccombuto è perchè era meno adatto. Ovviamente il concetto di sopravvivenza del più adatto è un ragionamento circolare: E’ sopravvissuto perchè è più adatto o è più adatto perchè è sopravvissuto? E una conclusione automatica che spiega in sè stessa.
Se ti riferisci a Kropotkin, lui non rovescia questi valori, ma li innova. Lui vuole dire che rispettare un altro e metterti nei suoi panni non è un limite alla Libertà con la L maiuscola, se infatti ognuno pensa per sè nessuno è poi disposto a difendere la tua di libertà. E’ questione di funzionamento e di consuetudine sociale.
Ho letto la biografia di Kropotkin su Wikipedia.
Mi sembra si sia occupato più di politica rivoluzionaria che di scienza.
L’anarchia non è mai approdata alla formazione di alcun governo, proprio perchè non vuole esercitare alcuna autorità. Non si capisce come si possa governare una comunità semza principi di autorità. Uno dei motivi per i quali le comunità dei “figli dei fiori” si sono estinte è proprio questo. Senza autorità non è possibile alcuna educazione.Freud afferma che uno dei motivi all’origine delle nevrosi è la rinuncia all’esercizio degli istinti primitivi, presenti invece nel mondo animale, ma è il prezzo che si paga alla civilizzazione.
Kropotkin: – dimostrare che l’anarchismo è in perfetta sintonia con lo sviluppo e i metodi della scienza , che esso ha basi scientifiche indiscutibili e, soprattutto, dimostrare che la vita umana ed animale è prevalentemente basata sulla cooperazione e la solidarietà, piuttosto che sulla lotta.
Mi sembra che questo studioso, se ancora vogliamo chiamarlo così, non abbia capito nulla della selezione naturale. “Sbarella alla grande” direbbero a Roma
Il Darwinismo sociale può spiegare i comportamenti da te citati e l’esperienza dimostra che sono validi ma, per avere successo, non si può prescindere dalle allenze, da rapporti interpersonali che rispettino certe regole, si tratta di conquiste umane e molto della società umana è estraneo al Darwinismo. Questo giustifica comportamenti improntati alla diplomazia, a mentire, a volte, per salvare certi rapporti, ecc. Insomma in molti casi l’uomo si è affrancato dalle leggi naturali ma si tratta di “bolle” che valgono in un ambiente artificiale e vivono fintanto che quell’ambiente e mantenuto in vita dalle convenzioni sociali (che cambiano di paese in paese).
Io ho parlato di darwinismo nell’omosessualità per dire che è un carattere recessivo, presente ma senza crescita oltre un certo limite.
E’ un controllo automatico: al crescere del numero degli omosessuali, cala la natalità, essi non possono trasmettere la loro cultura ai discendenti, quindi questo comportamento tende ad estinguersi, anche se non a sparire del tutto, essendo l’errore sempre presente in qualsiasi sistema educativo.
Stessa cosa succede alle società dove la donna lavora, fa carriera, ma non figli.
Se poi in una società l’omosessualità viene incoraggiata, come sta accadendo alla nostra, unitamente ad una bassa natalità, alla donna che sparisce da casa, lasciando i suoi eventuali figli alla mercè di pedofili e gangs, e ad altri indici di decadenza come la recessione economica ed il prevalere della corruzione ed altri comportamenti antisociali… si profilerà l’eventualità di una sua sostituzione.
In passato quella società, ormai corrotta ed invecchiata (es. Roma nel tardo impero), veniva invasa, decimata con veri e propri massacri di massa, e sostituita, ovvero colonizzata.
Oggi ci sono le immigrazioni, di fatto vere e proprie invasioni silenziose, l’effetto è lo stesso: l’Italia e l’Europa verranno sostituite da società islamiche ed africane, che ripristineranno le regole naturali che non abbiamo saputo più rispettare..
Questo è Darwinismo.
Mi auguro che tu abbia visto il filmato che ho proposto.
Non voglio dire che l’omosessualità causi l’estinzione ma che è un fattore che contribuisce.
Oggi ci sono questi riconoscimenti sociali per gli omosessuali perchè la politica prevale sulla “maggioranza silenziosa” sociale, che non è per nulla d’accordo, per questo ci sarà sempre una forte opposizione di fondo che di tanto in tanto si fa sentire.
Lo stesso per il razzismo: il governo può disporre di leggi che lo condannino, ma non sparirà mai.
A scatenare il diluvio universale fu lo sdegno che Dio ebbe per lo sconcio di Sodoma e Gomorra, tale da chiedere a Noè di salvare, rigorosamente con un esemplare maschio ed uno femmina, ogni animale allora noto, per poi scatenare il diluvio che avrebbe causato la morte di tutto il genere umano.
Si tratta di una leggenda ma basta a darci un’idea del terrore che anche gli antichi avevano per le manifestazioni di omosessualità. Gengis Khan, che riuscì per la prima volta nella storia ad unificare le numerose etnie cinesi, faceva passare a fil di spada tutti i suoi militari omosessuali, attivi o passivi che fossero, proprio perchè i mongolo erano poco numerosi (forse 2,5 milioni) e voleva che ogni maschio valido figliasse.
La sharia prevede la pena di morte.
http://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_LGBT_in_Asia
L’esercito è un sistema di plagio mentale, ma non credo che perduto il credito che loro ripongono verso il sistema di potere, continueranno a sostenerlo e a fare da braccio armato. Speriamo per lo meno.
Per quanto riguarda il potere, ho sempre fatto questo discorso, non lo demonizzo in sè e per sè, semplicemente se è maldistribuito è come la pressione, se il popolo non è in grado di compensare la troppa pressione-potere di alcune persone, per sua natura esso tende a schiacciare. L’anarchismo prevede in verità un organizzazione e io credo che non possa che venire dalla pratica e dalla sperimentazione, lo teorizzo come la capacità di reagire ogni volta che lo stato non fa bene il suo lavoro. Dobbiamo quindi essere in grado di non delegare al potere, di saperne sostituire le sue maestranza etc. L’autonomia energetica è una delle chiavi per ridurre al minimo la dipendenza da equilibri geopolitici che ci vincolano all’attuale sistema.
E’ vero quello che dici, una comunità crescente potrà formarsi sulla base di accordi e alleanze, di servizio e produttive. C’è una sorta di baratto, ma senza i limiti del vecchio baratto e l’astrattismo della moneta, in pratica il lavoro di ognuno paga il lavoro di un altro, secondo le proprie capacità, esigenze e necessità. E’ la disponibilità a dare il prodotto a pagare, non sempre lo scambiarlo sul momento. In un patto sociale come questo l’ingegnere non vale più dell’agricoltore, come attualmente succede.
“Non si capisce come si possa governare una comunità semza principi di autorità. Uno dei motivi per i quali le comunità dei “figli dei fiori” si sono estinte è proprio questo. Senza autorità non è possibile alcuna educazione.”
Beh no, i padri possono educare i figli mentre gli adulti possono farsi affascinare dalle idee di un altro. Chiaramente il padre è un’autorità per una figura in via di apprendimento, come un bambino.
Ma non vedo la necessità di altro tipo di autorità tra gli adulti se non appunto autorità razionali, come medici, professori, scienziati ecc.
Il bisogno di questa autorità deriva dall’inconsapevolezza, dalla paura dell’altro che è proprio il potere ad inculcare, divide et impera, certe paure ed ignoranza oggi hanno molta meno ragione di essere e il potere ci marcia, teme che possiamo essere uniti e solidali.
Ti sbagli sull’idea che gli uomini siano sempre naturalmente in competizione e cooperano solo per motivi puramente utilitaristici. Ovvio che sì c’è un egoismo, comunque buono, nascosto in ogni altruismo, ma ti assicuro che di conservare il disabile, o anche certe persone “inadatte” o sfortunate, la gente sente un grande bisogno, l’empatia crea un grande clima di positività e di fiducia reciproca, è una assicurazione “naturale” che se dovessero verificarsi difficoltà o avversità si può contare sugli altri, non si è uno straccio da buttar via. Darwin per carità osserva bene certi fenomeni e li spiega, ma noi dovremmo fermarci lì, senza speculare sui suoi concetti di selezione naturale, o se proprio vogliamo approfondire, non fermiamoci al suo significato nudo e crudo, che denota superficialità, si seleziona a ben altri livelli, non necessariamente riducendo tutto ad una lotta per la vita tutti contro tutti per le risorse limitata.
Quanto ai popoli antichi erano appunto antichi, avevano paura di ciò che non conoscevano, altre civiltà, colori di pelle diversi, omosessualità, non mi stupisce affatto. Ma ora queste cose si conoscono, perseverare nell’ignoranza è diabolico e per fortuna non così maggioritario. La maggioranza ha semplicemente molti dubbi e riserve sull’adozione omosessuale, ma non è così omofoba, che io sappia.
Gli omofobi secondo me hanno bisogno di cure. Dai non perdere tempo a farti paranoie sull’omosessualità come malattia o a considerarli. Nessuno deve per forza essere come gli altri e dal momento che lavorano contribuiscono alla società e aiutano come gli altri, esattamente come le donne, vanno rispettati come tutti. Non sono malati perchè non hanno niente di invalidante a parte appunto l’ostilità di persone che non hanno superato certe paure apotropaiche.
Ehi, sei un “complottista” anche tu? 😉 Anch’io lo sono vedi il 9-11, la medicina ufficiale, ci tacciono un sacco di cose, ostacolano la ricerca alle cure.
Non penso proprio che vogliano privilegi, poi sull’adozione sono d’accordo anch’io, se ti preoccupa, io credo che dovranno farsi le loro famiglie allargate in cui c’è almeno una donna con cui convivono. Questo perchè quando, mi auguro non ci sarà più povertà e donne che devono abbandonare i figli *per questioni economiche*, non ci sarebbe più bisogno di adozione.
Il concetto di natura, ripeto non va strumentalizzato, una volta che lo si vuole forzare in un più politico “ordine naturale delle cose” o presunto tale si sta ridando vita ad una vecchia ideologia. Come ho detto natura è ciò che accade, poi c’è un altro significato, nell’osservazione degli animali ovvero cosa accade senza l’intervento dell’uomo, ma applicato all’uomo questa cosa non ha senso, di conseguenza non si può giudicare secondo il metro darwiniano qualcosa che è alla prova degli avvenimenti, Darwin è neutro. E’ la storia a parlare e a spiegare, se si è sopravvissuti che ciò che si è adottato è la strategia vincente, per questo il darwinismo sociale non ha senso, è come, non so come dirlo, usare una proposizione come dimostrazione di sè stessa. Nel caso proverò a spiegarmi meglio. Si può discutere se il metodo attuale porti o no all’estinzione ma si tratta appunto di politica.
Per quanto mi riguarda, anche nei periodi delle donne “al loro posto”, i gay “al loro posto” e di tutti al loro posto, si stava già andando nella direzione che adesso porta il mondo ad essere in pericolo, guerre in nome dell’intolleranza, sudditi mandati al macello nell’illusione di servire la patria, esplosioni demografiche, inquinamento crescente. Ora lo stesso, con la differenza che ora abbiamo gli strumenti per uscirne e invertire il processo, ma le lobby dettano l’agenda politica. Il calo di natalità è dovuto solo ad una strategia economica suicida, non all’emancipazione delle donne (in piccola parte, ma come ho detto fossero anche a casa loro non si risolverebbe), nè l’omosessualità. Voglio dire anche il prete non fa figli, ma questo l’ho già detto.
L’immigrazione? Anche questa dovuta a squilibri economici, India e Bangladesh, sono paesi floridi, geologicamente parlando, ci si vivrebbe benissimo, ma la condizione politica di distribuzione verticistica del reddito, porta ad emigrare nella vana speranza di un posto dove l'”economia vada bene.”
Hai ragione sul fatto che feroci ed indegne dittature comuniste o fasciste (il metodo anche in urss era fascista) o di altro genere hanno attechito grazie all’immaturità delle popolazioni, il problema infatti è che solo recentemente si sta mettendo in discussione l’idea della delega alla politica della risoluzione dei problemi, pensando invece a creare una rete organizzata per gestire quelle che normalmente sarebbero le maestranze dello stato e in maniera solidale.
Riprendendo il discorso dell’inversione del processo che ci può portare alla distruzione, con forme di energia che ci sgancerebbero finalmente dal ricatto geopolitico, ovviamente le lobby influenzano la politica al rallentare il processo, ma il punto è “che siamo pazzi ad aspettare la politica??”, facciamoci i pannelli, le sonde geotermiche e magari liberalizziamo la fusione fredda, finchè siamo in tempo.
Credo che tu stesso ora abbia capito cosa intendo io, sono una persona sensibile, ma voglio essere deciso, quando serve. Serve allearsi, non fare guerre tra poveri “la pace tra gli oppressi, la guerra all oppressor”. Divide et impera, ci hanno sempre fregato.
Siamo arrivati al punto di chiamare “omofobi” termine inventato, che non esiste nella lingua italiana, le persone normali (a questo punto sì, affermo che esiste una normalità, che coindide con la salute fisica e mentale, l’equilibrio, il rispetto delle regole socieali ecc.) che esprimono la loro contrarietà ad una legislazione che non concede diritti bensì privilegi a persone che, pur non essendo malate (l’omosessualità è un difetto comportamentale che può essere corretto, come l’obesità, il tabagismo, l’alcolismo, la tossicodipendenza ecc.) possono essere curate con psicoterapie, non coatte, evidentemente, purchè non disturbino socialmente con il loro comportamenti in pubblico, che non si dichiarino come tali, dando ad altri l’incoraggiamento ad imitarli.
In privato possono fare quello che vogliono.
Non sono un complottista, esistono veramente studiosi gay che sono disposti alla menzogna (o a interpretare in modo sbagliato i comportamenti animali) pur di giustificare l’affermazione dell’omosessualità come normale, magari erditaria.
Se credi al complotto 9-11 vuol dire che mi sono illuso circa la tua intelligenza e preparazione.
Allora crederai all’accordo dei giapponesi con Roosevelt per l’attacco a Pearl Harbor o al falso sbarco sulla luna ecc.
In ogni caso non parlerò con te sui dischi volanti.
Sul darwinismo sociale: c’è una traslazione di qualche principio ma, sostanzialmente, l’uomo si è creato un proprio ambiente che momentanemente può affrancarlo dalle dure leggi naturali, si tratta però di un intevallo, finchè ci sono risorse per farlo.
L’uomo è un animale e non sfugge alle leggi naturali, nei tempi lunghi. Attualmente siamo ancora in ricreazione ma i tempi belli stanno per finire (e per molti non sono mai venuti).
All’origine delle migrazioni c’è proprio la sovrappopolazione in un certo territorio, vale a dire un esaurimento delle risorse, che non consentono più a quella popolazione di rimanere stanziale.
Fintanto che non si avvia un controllo demografico, vi saranno sempre migrazioni, invasioni e guerre. Spesso sono proprio i volontari (fra questi i religiosi missionari cristiani e musulmani) o le organizzazioni come UNICEF e FAO, che alimentano il dramma: aumento popolazione – morte per fame e malattie conseguenti.
L’avvento della dittatura è possibile anche in Europa se il sistema economico esplode. Vi sarebbero rivolte sociali, con distruzioni, per medi (come nelle primavere arabe) il che obbligherebbe l’esercito a prendere il potere, per riportare l’ordine, quindi il dittatore.
La fusione fredda è di là da venire, forse impossibile mantenerla e sfruttarla (complottista anche in questo?)
Nel caso fosse possibile una grande quantità di energia a basso costo, vi sarebbe comunque il problema dell’inquinamento termico a livello mondiale e l’accentuarsi dei cambiamenti climatici rovinosi.
La denatività rappresenta, se fatta massiccimente, l’unica via di salvezza.
Le alleanze di cui parli, vengono meno proprio quando scarseggiano le risorse, tutti corrono all’ultimo accaparramento.
Beh l’omofobo è una persona tristemente “normale”, non dico di no, persone che in base ad ignoranza e paranoie sul futuro o pregiudizi discriminano una persona non per aver fatto qualcosa di male, ma per scelte personali. Portino all’estinzione? Supposizioni, qualsiasi cosa potrebbe potenzialmente portarci e di certo lo fa la distruzione dell’ambiente. Gli stessi omofobi non picchiano di certo gente che fa danni ben più pregnanti come inquinare anzi, capaci che sono i primi a farlo. E non c’è alcuna regola sociale che impone l’orientamento sessuale, anche non fosse normale, perlomeno se non la imponi tu, ma siccome io non te la impongo tu non la imponi a me, c’è poco da fare, non è una regola di convivenza sociale, è una regola se tu la imponi.
“(l’omosessualità è un difetto comportamentale che può essere corretto, come l’obesità, il tabagismo, l’alcolismo, la tossicodipendenza ecc.) ”
Vedi sopra, appunto, essere gay non è invalidante, non sono sicuro possa essere “corretto” come si possono correggere obiettivamente gli obiettivi danni personali delle dipendenze che elenchi, è necessario che la malattia sia sentita come tale, da sè o dagli altri, indipendentemente dalla propria intolleranza, se comunque fosse possibile “curarla”, ma ne dubito, molti lo farebbero anche solo per risparmiarsi la sofferenza dello stigma sociale di chi ne fa una malattia e si assume la non richiesta missione sociale di “correggere”. Di conseguenza la cura è la solita, immagino, l’astinenza, no grazie, ti diranno loro. Sicuramente su internet si troveranno molte testimonianza raccolte purtroppo da omofobi, di gente “guarita” dall’essere gay. Non voglio escluderlo, ci sono testimonianze che vanno esaminate e confutate con serenità, sapendo che mai devono comunque giustificare l’abominevole omofobia. Cioè pensi che molti non ne farebbero a meno, che non si sono chiesti se si può come dici tu guarire? Penso proprio di sì, ma lo sono e basta, per me non c’è nulla di male e facciamoci i fatti nostri, non si riproducono? Pace, ma lavorano e sono sani, in generale.
Andiamo oltre, dai.
“purchè non disturbino socialmente con il loro comportamenti in pubblico, che non si dichiarino come tali, dando ad altri l’incoraggiamento ad imitarli.”
Capita che delle persone in pubblico offendano i sensi di altri, ma per me è un problema tuo, non disturbano alcuno socialmente, disturba il violento che si fa i cazzi degli altri e sono sicuro che se risolvesse qualche suo problema e capisse di più il mondo si vivrebbe la sua vita, è che ci sono troppe frustrazioni in questo mondo schiavista pieno di ricchezza maldistribuita.
Se uno si dichiara, fatti suoi, non è tenuto a farlo, come a non farlo, se non ci fossero omofobi non ci sarebbe molto meno coming out, non sta incoraggiando altri a diventarlo, e come ho detto non è che lo si diventa così, non è una scelta, per lo meno non lo è quasi mai, se escludiamo la trasgressione, ma quella è per lo più bisessualità promisqua, da non confondere con la vera bisessualità.
“Non sono un complottista, esistono veramente studiosi gay che sono disposti alla menzogna (o a interpretare in modo sbagliato i comportamenti animali) pur di giustificare l’affermazione dell’omosessualità come normale, magari ereditaria.”
Stando alla logica non rintuzzo la tua affermazione leggendoci l’insinuazione che un gay è di parte anche nella scienza, (e magari un etero no) ma che alcuni studiosi gay lo facciano, beh la faziosità scientifica è certamente una grossa piaga, specie nelle scienze naturali, d’altronde si può parlare di un vero e proprio maschilismo di parte di cui viene accusata la branca della psicologia evoluzionistica usata alla rinfusa in mensili come Focus e cose del genere.
Comunque l’omosessualità non viene considerata ereditaria, allo stesso tempo nemmeno una scelta, ma nemmeno si considerà il gay un carattere portato trai cromosomi, francamente la faccenda è un po’ misteriosa, è vero io non mi farei troppe seghe mentali e mi godrei la vita, ma va da sè che qualcuno, purtroppo spesso maschio, arcigno, freddo e convinto del fatto suo, “la vita va così ecc ecc.” non la pensa così.
Comunque per amor di discussione prendo in considerazione la tua visione sui comportamenti animali, tu affermi che casi del genere si verificano solo quando le femmine non sono in calore e i maschi si dovrebbero scaricare ed essendo animali non vanno troppo per il sottiglione, va da sè che questo però lascerebbe fuori il lesbismo. Quindi quello che è da vedere è se è sempre vera questa tua affermazione. Apparentemente no, perchè come ho detto sia uomini che donne molto corteggiati da etero sono gay, allora tu dici che è perchè è culturale, non è come l’omosessualità animale, ma dubito che possa essere culturale essendo sempre esistita, culturale è la trasgressione legata al voler fare il gay etc, come nei rapporti anali dell’etero con la donna, ma anche lì non c’è da farsi troppe seghe mentali sociologiche, ma al massimo si possono condannare queste cose se c’è un ubriacatura eccessiva di sesso (perchè il sesso è come il buon vino per certi versi), ma amarsi di più è meglio, viva i bonobo. Di conseguenza nella sua parte istintuale non ho motivi per fare il giro dell’asino e concepire l’omosessualità umana tanto diversa nella sua natura, da quella animale, ma lo trovo relativamente irrilevante.
Essendo gli umani animali culturali, comunque inevitabilmete ogni istinto è “inquinato” nel bene o nel male dalla cultura, anche questa è la nostra “natura”. Se in nome del darwinismo sociale qualcuno vuole imporre di rinunciare a questa natura io la definirei una stortura, il concetto di natura è relativo al punto di osservazione. Non ho detto che ogni contaminazione è un bene, la nostra natura ha prodotto inquinamento, radiazioni, ogm etc. chiaro, ma il discorso non è proprio l’essere “contronatura”. Anche la cultura è una forma di libertà che non va repressa, poi ci sono gli istinti che hanno la caratteristica di non cambiare come tipologia di stimolo, ma come si producono cambia eccome. E questi stimoli è anche un bene che possano in qualche modo sfogarsi.
“Se credi al complotto 9-11 vuol dire che mi sono illuso circa la tua intelligenza e preparazione.
Allora crederai all’accordo dei giapponesi con Roosevelt per l’attacco a Pearl Harbor o al falso sbarco sulla luna ecc.
In ogni caso non parlerò con te sui dischi volanti.”
Tengo sempre a precisare che credere a tutti i complotti è stupido esattamente come pensare che non ce n’è nessuno e che le versioni ufficiali e accettate siano la bocca della verità
Sull’attacco ai giapponesi non mi pronuncio conoscendo per ora solo quello che hanno raccontato i libri di storia, non è detto che consideri quella teoria del complotto credibile (che è già comunque un passo indietro dall’essere dimostrabile), non cambierebbe comunque il mio considerare la Enola gay un grave errore.
Non credo ai dischi volanti, sono agnostico, extraterrestri ce ne potrebbero essere essendo enorme e forse infinito l’universo (ma l’infinito è inconoscibile).
Il considerare i complotti è semplicemente un esercizio dello spirito critico, a volte esagerato, in certi siti, ma il cui prodest è sempre valido.
Non ci sono nuove le menzogne americane, come quelle che ha detto qualsiasi governo.
“L’uomo è un animale e non sfugge alle leggi naturali, nei tempi lunghi. Attualmente siamo ancora in ricreazione ma i tempi belli stanno per finire (e per molti non sono mai venuti).
All’origine delle migrazioni c’è proprio la sovrappopolazione in un certo territorio, vale a dire un esaurimento delle risorse, che non consentono più a quella popolazione di rimanere stanziale.
Fintanto che non si avvia un controllo demografico, vi saranno sempre migrazioni, invasioni e guerre.”
Non è questa, come dicevo la causa delle attuali migrazioni, non in gran parte per lo meno, dipende dalle leggi economiche e non dirmi che rispondono alle leggi della domanda e dell’offerta, perchè allora ne è comunque un emanazione molto distorta. Lì, in Bangladesh, metti che cambino le leggi, i poveri si riapproprino dei terreni, il lavoro di ognuno riaquista il suo valore, si vivrebbe benissimo.
Noto che comunque da un lato vedi comunque la necessità di un controllo demografico, ovviamente lo ritieni troppo accentuato nell’occidente, che quindi verrà inevitabilmente a tuo dire conquistato dai muslim, ci arriveremo.
“La fusione fredda è di là da venire, forse impossibile mantenerla e sfruttarla (complottista anche in questo?)
Nel caso fosse possibile una grande quantità di energia a basso costo, vi sarebbe comunque il problema dell’inquinamento termico a livello mondiale e l’accentuarsi dei cambiamenti climatici rovinosi.”
Credo di poterti rassicurare sulla sostenibilità ambientale, dovrebbe avere appunto emissioni minime, in quando, da quanto ho capito sfrutta l’energia intrinseca e non estrinseca della materia, a differenza del nucleare. Così spero almeno.
Quanto alla possibilità di sfruttarla, è opportuno precisare in che senso? Capitalisticamente o fattualmente?
Hai individuato bene i due livelli di sfruttamento, e infatti hai detto bene, il capitalismo porta alla distruzione per le sue sciocche sovrastrutture, infatti può portare ad escludere cambiamenti assolutamente convenienti perchè con i suoi sistemi rendono poco e non si prestano allo sfruttamento.
“Le alleanze di cui parli, vengono meno proprio quando scarseggiano le risorse, tutti corrono all’ultimo accaparramento.”
Non è proprio questo il caso, si spreca un sacco di roba e il sistema attuale gode e prospera sullo spreco, non può non cadere. La scarsità di risorse è solo la scarsità di denaro nella gran parte della popolazione, si risolverà smettendo di dargli credito.
L’omosessualità negli animali esiste, la naturalità come ho appena sostenuto non risponde a liceità è vero, ma risponde all’obiezione di innaturalità delle chiesa.
Cosa le donne sappiano fare meglio lo stabiliranno loro e ovviamente i consumatori e i giudici dei loro servizi esattamente come per gli uomini, i quali in linea di massima si sono espressi positivamente, gli uomini non sono solo fecondatori, le donne non sono solo fattrici, pazzo chi pensa di poteri imporre e relegare una persona in un ruolo (che non ne esclude un altro) pensa un po’ tu che palle 🙂 se lei sente di essere anche altro e volersi esprimere. Possiamo con calma arrivare ad un compromesso, e forse smorzare delle nostre reciproche rigidità, ma lasciamo stare le donne, possono essere cattive esattamente come un’uomo, chi ha detto di no.
P.s viva gli indiani, che possano custodire la loro sapienza e la storia del loro massacro, altro che giorno del ringraziamento. Utiitaristicamente, poi ci servono perchè dobbiamo salvare la natura ;).
Sull’omosessualità animale non voglio ripetermi.
L’organizzazione sociale si basa su accordi, non escludo che la personadi genio non debba avere il suo spazio, anzi è bene che di quando in quando il genio esca dalle consuetudini. Meglio una Montalcini sterile ma genio, piuttosto che una casalinga in più con prole numerosa.
Io parlo dei grandi numeri, delle masse.
Non si tratta di obbligare qualcuno ad un ruolo fisso, ma di dare incentivi (come detto nel precedente post).
Tantissime donne lascerebbero immediatamente il lavoro per fare un figlio in più, se lo stato glielo mantenesse fino all’università.
Già metti in contrapposizione il genio con la casalinga, segno che l’intelligenza della donna non può avere granchè spazio. Io offenderei qualsiasi casalinga se solo mi sognassi di pensare una casalinga un genio in meno. La Montalcini era già grande di età prima che i confini tra lavoro e famiglia si assottigliassero, all’epoca la famiglia le relegava. Margherità hack ha 13 anni di meno e fanno la differenza, infatti credo abbia diversi figli.
in conclusione nè io nè te, da soli, possiamo fare nulla, per migliorare le cose. Serve fare un progetto e dell’attività delle proposte coinvolgendo una rete più ampia possibile, e credo che questo aiuterà a superare pregiudizi, fazioni e vecchi rancori ;).
La nostra è una conversazione che qui nasce e finisce. Il destino della società è già determinato. Siamo in declino e avremmo bisogno di molti decenni per cambiare direzione; impossibile.
Stiamo andando verso la musulmanizzazione, questione di tempo.
In futuro niente più fettuccine, bistecche di maiale, solo cous cous e kebab, e dopo narghilè, e dopo tappetino per preghiera e giù, natiche in aria, a pregare verso La Mecca, con la testa poggiata sul Corano…
Fortuna che io non ci sarò.
“Vorresti forse dire che se non fosse esistito Einstein la relatività non sarebbe stata scoperta? Qualcuno lo avrebbe fatto al suo posto.”
Probabilmente sua moglie 😉 e non si sarebbe snaturata per definizione avendo seguito la sua indole.
Ci sei andato vicino.
Einstein non viveva un buon rapporto con sua moglie, ciò nonostante ella contribui alla costruzione della bomba atomica, indirettamente.
Einstein partecipò, suo malgrado, al progetto Manhattan… cercava un’arma di sicuro effetto per por fine al sodalizio matrimoniale. 🙂
Risponderò più tardi ma in breve, mi dispiace sentire in te questa carica di negatività e voglia di conflitto sociale e di controllo, no, sei paranoico anche tu, perchè io pur rifiutando l’autorità, semplicemente concepisco un percorso che può portare a slegarsene, ma deve essere consapevole, poi può fallire, bloccarsi momentaneamente a metà, ma una scintilla c’è, non penso possa vincere la società islamica dell’imposizione e della contrapposizione, e nemmeno penso che con le modalità di lavoro di domani, la donna non potrà conciliare lavoro e figli, e anche l’uomo se ne occuperà. A parte che come funzionasse il modo preistorico è un’ipotesi, io dico che a volte l’istinto e cosa ancora più pazza, sancire per legge le leggi naturali e cosa sia l’istinto, è una grande limitazione. La tua è una società un po’ grigia, come la tua mente disincantate da esperienze deludenti e se pensi certe inesattezze e previsioni paranoiche, rifugiandoti in vecchi pregiudizi, confidando nella loro diffusione popolare e nella loro saggezza, mi chiedo, se avessi mai pensato il contrario e non volessi solo consumare, banchettare qualcosa, è un ipotesi è.
Poi per quanto riguarda il complotto 9-11 non è che ci credo, ho semplicemente dei dubbi, ma d’altronde perchè le tue assurdità andrebbero bene e le mie no?
Tu stai dicendo che i gay vogliono convertire gli altri, che l’orientamento sessuale dipende dall’educazione, che le donne emancipate sono contronatura, che bisognerebbe reprimere il coming out il che è nazista, e io non posso esprimere dubbi su una versione ufficiale che fa acqua da tutte le parti, ma vabbè viva le armi la guerra l’uomo forte che si fotterà da solo, i governi hanno sempre ragione sì si.
Ti spiego, prova a guardare le possibilità concilianti che ci sono nella vita, non imporre il grigiore o vivilo da te, accetta però il mio aiuto, posso darti una mano, per come posso, non per convincerti o per “convertirti”, ma per dimostrarti per lo meno che la cooperazione vince, e se è abbastanza larga, toglie anche le forze alla guerra e al conflitto, non alla discussione, anche aspra, sia chiaro. Noi abbiamo appunto bisogno di istinti e di competitività, la nostra società li reprime troppo, anche quelli benefici,facendoci esplodere, da libertario sono il primo a dirlo. E’ evidente che non vuoi trovare un punto di incontro, una conciliazione, ti rifugi in darwin e nei dogmi del darwinismo sociale, ma pensa allora ai bonobo!
E goditi(amoci) di più la vita.
🙂
Senza autorità non sarebbe stata possibile la civiltà.
Immagina lo scenario primitivo, dove l’uomo delle caverne doveva affrontare non solo i nemici naturali, le intemperie, i disastri climatici ma anche l’uomo della caverna accanto, che gli contendeva territorio e selvaggina.
Derivando dagli altri primati meno evoluti, che sappiamo vivere in comunità, fu facile per quel primitivo stringere un accordo di convenienza: cacciare insieme e dividersi il botttino, quindi altre relazioni di baratto di oggetti, ecc.
A quel primo sodalizio, si aggiunsero poi altri individui e, ben presto si formò un villaggio da difendere anche dagli assalti di umani di altri villaggi consimili.
All’interno di qualsiasi comunità possono svilupparsi attriti ed incomprensioni fra i menbri.
Per evitare che tutto si risolvesse sempre in un omicidio, tutti convennero di nominare un capo che coordinasse le attività ed un giudice (sciamano) che si pronunciasse sulle liti, comminando condanne e risarcimenti.
Grazie al rispetto di tutti di quelle regole, cessarono le liti e, chi voleva approfittarsi degli altri imbrogliando, sapeva che sarebbe stato condannato, questo valeva come dissuasione alla violenza.
Tutto questo l’anarchia non lo permetterebbe, né puoi pensare che, spontaneamente, tutti si comportino bene. Ci vuole una forza coercitiva che blocchi il violento, proprio per mantenere la pace.
Da qui l’educazione fin da bambini, per insegnare le cose lecite e reprimere quelle proibite. La libertà personale ed i suoi limiti
Le regole naturali che ti ho accennato non sono opinioni da accettare o rifiutare, sono semplicemente da prenderne atto e agire di conseguenza; se non le accetti, vieni cancellato, estinto.
Metti da parte le romanticherie dei romanzi d’amore o le pubblicazioni pacifiste “vogliamoci tutti bene, siamo tutti solidali” o altri idealismi politici utopistici o religiosi.
Non funzionano.
Comunque hai 40 anni di errori da fare, prima di raggiungermi, normale che tu non capisca.
Fai pure, sei giovane, ne hai di tempo da perdere e di tramvate da prendere (veicoli su rotaie da prendere in faccia).
La mia posizione sui gay è che l’esercizio della omosessualità è possibile, ma in privato, esattamente come quello eterosessuale. Niente effusioni in strada, per rispetto della libertà di tutti.
Niente manifestazioni gay pride (sostanzialmente proselitismo), per lo stesso motivo.
Sei omosessuale? Ok non voglio saperlo e non voglio incontrarti come tale.
Al lavoro occorre comportarsi come tutti gli altri, senza corteggiare i colleghi.
Terminato il turno vai a casa e ti incontri con chi vuoi ma in pubblico devi tener le mani a posto e comportarti da persona civile, vestito come tutti gli altri, più o meno alla moda, ma senza travestimenti o altre bestialità.
Niente locali o strade riservate a gay. La città e di tutti, non deve essere colonizzata da una etnia o categoria sociale. Fanno eccezione i club, dove per entrare occorre essere iscritti.
Ti sembra questa persecuzione?
Rispetto della libertà di tutti. Null’altro.
Te l’ho detto non lo sono, ma lo dico solo solo a titolo informativo, non devo renderne conto a nessuno.
Per quanto riguarda i crimini anche l’anarchia libertaria, prevede che ci si associ per difendersi da prepotenze e abusi, ma senza re o sciamani ciarlatani. Come appunto ci si associa con luoghi limitrofi per commerciare, invece di guerreggiare. Come ho detto oggi queste necessità legate a penuria sono passate.
Si la società primitiva ha similitutini, come anche molte differenze di cui ho parlato dalla civiltà moderna.
Non penso che tutti si comporterebbero bene, ma mancherebbero credo molti motivi di attrito grave e di frustrazione.
“Le regole naturali che ti ho accennato non sono opinioni da accettare o rifiutare, sono semplicemente da prenderne atto e agire di conseguenza; se non le accetti, vieni cancellato, estinto.”
No, perchè è una tua opinione che portino all’estinzione. A meno che tu non affermi che vieni cancellato da chi non tollera il comportamento, ma questo è un altro problema che non porta dalla parte della ragione il discriminatore, è lui che è paranoico. E proprio l’oggetto del contendere se siano leggi naturali o no e io ti ho detto di no, che è politica.
E non sono romanticherie solo perchè il tuo cuore indurito non è in grado di accoglierle, niente contraddice quello che ho detto sull’empatia e lo stare bene, altrimenti nella società non ci sarebbero nemmeno certi sentimenti.
Con l’empatia e la divisione dell’abbondanza si sta meglio psicologicamente.
“Niente effusioni in strada, per rispetto della libertà di tutti.
Niente manifestazioni gay pride (sostanzialmente proselitismo), per lo stesso motivo.
Sei omosessuale? Ok non voglio saperlo e non voglio incontrarti come tale.
Al lavoro occorre comportarsi come tutti gli altri, senza corteggiare i colleghi.
Terminato il turno vai a casa e ti incontri con chi vuoi ma in pubblico devi tener le mani a posto e comportarti da persona civile, vestito come tutti gli altri, più o meno alla moda, ma senza travestimenti o altre bestialità.
Niente locali o strade riservate a gay. La città e di tutti, non deve essere colonizzata da una etnia o categoria sociale. ”
Tu sei picchiato, parola d’onore, altrimenti???
Io mi vesto come voglio, tu fai quello che vuoi e lascia in pace gli altri.
Col cazzo, le mani a posto le metti tu. Un gay di comune accordo con un altro fa come vuole.
Certo, privatamente, ma non per strada, o comunque in presenza di altri.
Esattamente come un etero, d’accordo magari non si spoglia per strada che non va bene. Mi dirai chi decide il limite? Ah certo non tu, ma le esigenze fisiche o psicologiche, purchè ragionevoli degli altri.
esiste un preciso reato di offesa al comune senso del pudore
Non capisco perchè debbano farlo davanti a tutti… esibizionismo? C’è una precisa volontà di dare scandalo, di farsi notare, come dire “noi esistiamo”. Un segno di immaturità
Su questo potrei essere d’accordo, senza distinzioni tra gay e etero, troppo esibizionismo è sempre troppo. Ma vabbè chi se ne frega, freghiamocene.
Hai un concetto veramente assurdo e pericoloso della libertà e del rispetto della libertà. La limiti a ciò che non ti turba e su cui non hai pregiudizi. Esiste invece la libertà di riunione, e di espressione, se a te non sta bene sono fatti tuoi.
La libertà di espressione, riunione ha precisi limiti, violando i quali intervengono le forze dell’ordine.
Se al G8 di Genova non vi fossero stati quei disordini, come violazione della libertà di espressione e riunione, non vi sarebbe stata la morte di quel giovane che lanciava l’estintore (eccessiva espressione anche questa), non vi sarebbe stato l’assalto della polizia alla scuola, nè tanti feriti e distruzioni.
Questo per dirti che i limiti servono.
L’assalto della polizia alla scuola è una violazione dei diritti umani, la scuola era occupata legalmente, non si picchiano le persone inermi e non si manomettono le prove, come hanno fatto, facendo comparire molotov che non c’erano. Avevano voglia di menare le mani, erano una banda qualsiasi, di servi dei potenti. C’è polizia e polizia, ma quella era una vergogna, per piacere non cadiamo in basso.
Hmm libertà di riunione, io dico di sì nei limiti del rispettare il traffico e le attività sociali si intende. Dal punto di vista statale posso giustificare impedimenti se ci sono finalità terroristiche o criminali, che avverso anche dal punto di vista libertario. Ma altrimenti è solo una prepotenza del potere nel controllare il buco del culo dei cittadini. No grazie, ci difenderemo, nel caso.
Il riunirsi per discutere idee e fare progetti. Voglio solo dire che queli limiti del pudore possono essere un circolo vizioso e un piano inclinato (non voglio cadere nella fallacia del piano inclinato in quanto spesso lo rinfaccio a te, lo dico perchè tu stai rotolando parecchio verso le tue preferenze estetiche o concetti astratti di ordine in quel piano inclinato) per cui tu non accetti che due gay si diano appuntamento, ma questo è nelle loro libertà come gli etero. Se poi un gruppetto di persone dice “froci!” (sono relativamente pochi, per fortuna) io li sostengo e hanno tutto il mio appoggio nel dire “embè? lo sono anch’io”.
Il senso del pudore fa parte di un patto sociale che non può ovviamente essere unilaterale, nell’era libertaria si parla di rispetto di aspettative ragionevoli in fatto di pudore e non si esclude che il senso stesso possa cambiare, rendendosi conto delle origini.
Se a te non piace uno stile di vestire sono fatti tuoi, voglio dire, puoi farti meno problemi, come io non me ne faccio, puoi fare a meno di questa insana tendenza a voler correggere i costumi, con i problemi che ci sono e dobbiamo risolvere (benaltrismo? :)) a me potrebbe non piacere il tuo, ma io sono tollerante, anzi rispettoso, tu nessuno dei due. Vuoi davvero?
Prova ad uscire dall’idea di fare il processo ad ogni varietà. Onestamente per fortuna la gente ha altri problemi e capirà che queste sono seghe mentali.
Ma a parte questo voglio cercare di comprendere il tuo disagio e aiutarti a trarti da questa negatività rassicurandoti su questo.
Il gay pride è un orgoglio che reagisce alla discriminazione e all’omofobia dettata da paura ed ignoranza, molti infatti hanno smesso di avere paura di loro. Io da piccolo avevo paura dei ciechi (che è un’altra cosa e c’entra tanto quanto) poi conoscendone uno mi è passata. A 7 anni ero convinto che i neri avessero la mano sporca, lol, poi ho capito che era il loro colore.
Il movimento lgbt non manifesta per privilegi, ma per l’egualglianza, (non uguaglianza) l’unica cosa su cui comprendo le riserve è l’adozione, ma non tutti spingono a quello, comunque.
Contro l’esclusione al lavoro, i maltrattamenti, i pregiudizi nella polizia etc. Non sono privilegi.
Il gay non è un debole, non si capisce che legge naturale dovrebbe spazzarlo via.
Ripeto è pieno di comportamenti e lavori che grazie a Dio non fanno tutti, non siamo tutti uguali, e per fortuna.
Se ci pensi, c’è chi spinge all’essere tutti uguali ma tutti diseguali, specialmente chi è diverso da una norma che non ha ragion d’essere.
E c’è chi preferisce tutti eguali (o quasi, per lo meno questa deve essere la tendenza), ma non tutti uguali.
io non sono omofobo, non ho paura degli omosessuali.
Questo attributo è dato dagli stessi gay a chi si oppone ai loro pretesi diritti.
Devono capire che sono cittadini normali, come noi. Possono fare quello che vogliono e nessuno li perseguita se non pretendono di cambiare il mondo a loro uso e consumo.
La natura non lo spazza via, è lui che, con le sue scelte, si mette in condizione di non avere figli, quindi estingue il suo patrimonio genertico.
Ma lo stesso succede a me, per esempio, che non mi sono sposato e non ho avuto figli.
Non mi sento perseguitato e non considero la natura come nemica, anche se, avrei preferito non nascere.
Io non sono affetto da alcuna negatività, ho solo descritto come funziona il mondo
Nemmeno io ho la presunzione di sapere come va il mondo, ne ho da imparare, chiudendoti come fai, permettimi di dubitare che tu capisca come funziona il mondo. Anche tu lo vuoi cambiare, fai quello che “è così che funziona”, embè, non cambierebbe mai nulla se ognuno la pensasse così, capisci, il mondo è composto da ognuno di noi e cambia col contributo di ognuno di noi. Capisco il conservatorismo, perchè è una vera e propria scienza di come prevenire i cambiamenti nel bene e nel male e reprimere la messa in discussione di schemi come elemento pericoloso e destabilizzante, permetti un lol, ovviamente certi cambiamenti nel male non li preverranno mai perchè hanno delle lobby industriali da difendere per conservarne lo status quo. Dico in generale. Bisogna quindi soffocare la scintilla col sicuro conformismo, per evitare che si diffonda, tramite il dileggio dei compagni di classe, la riprovazione sociale a cui le persone vengono addestrate o mantenute, la pressione familiare. Quindi il mondo va così, grazie tante, ma non è sempre stato così, si è evoluto, per quanto certe cose dirai che sono rimaste uguali, ma indubbiamente non tutte, perchè c’era la schiavitù dei negri e qualcuno ha sfidato il senso del pudore e l’ignoranza di un periodo per cambiare le cose, che una volta avrebbero ascritto a come girava il mondo. Tutto lì, nessuna intenzione di contraddirti per sport, pace.
Dipende a quali diritti, per alcuni non hanno il diritto di esistere a lavorare, per alcuni, oppure ,estremizzando quello che hai detto tu, il non andare a dirlo troppo in giro, per alcuni il gay, quando si capisce che è gay oppure si sa, lui ha già parlato troppo, giù botte e riprovazione. Io penso che semplicemente questa gente è annoiata e la paura c’è, anche quando si esprime con la violenza, perchè agiscono spesso i gruppo contro uno solo, penso che pensando alcune delle cose che erroneamente pensi tu, magari le hanno sentite in giro, la pensano i genitori etc, sprecano energie in questi vili atti discriminazione.
Preso atto e spero siamo d’accordo che violazione del senso del pubblico pudore non può corrispondere a portare un abito che non corrisponde ai tuoi incasellamenti, altrimenti se l’arte doveva dare retta ai benpensanti figurati un po’.
Libertariamente il matrimonio è una società o comunità, in senso più o meno largo che prende atto dell’unione di una coppia, la cerimonia è un fatto privato, ovviamente la chiesa non è costretta a farlo e mai vorrei che lo fosse.
Quindi ok per non cambiare il mondo a loro uso e consumo, come vice versa, ma non credo vogliano farlo, in generale.
La rimessa in discussione di ruoli attiene alla libertà individuale della persona, tu puoi ritenerne più efficienti altri (appunto i “tradizionali”) e propagandare la tua idea, non ci trovo niente di mostruoso.
Con la robotizzazione sarà anche più facile che la casalinga lavori da casa ed esprima il suo sapere e le sue aspirazioni 🙂
Quindi il gay è pari a te o a coppie che non fanno figli, benissimo.
E’ da qualche post che stai farfugliando, Antome, quasi giocassi da solo una partita a tennis.
Destra e sinistra sono nostre categorie mentali, personalmente mi definisco di destra, ma la natura non fa politica.
Per la sua crudezza la definirei di destra. Per capire il mondo dobbiamo necessariement tener conto di quelle che sono le costanti naturali. Poco fa ho ascoltato su TGcom24 news di mediaset un resoconto della guerra venticinquennale tra Eritrea ed Etiopia. Senza aiuti occidentali la carestia avrebbe prodotto quest’anno 6 milioni di morti su 80 (quanti ne contano i due paesi insieme). Nel 1938 la popolazione era di circa 500 mila abitanti (3 ab per kmq, secondo De Agostini, atlante dell’epoca) significa che in tre quarti di secolo sono aumentati di 160 volte, nonostante le carestie.
Grazie agli aiuti occidentalisono morte “solo” un milione di persone per fame, malattie, esodi.
La siccità c’è sempre stata, ne segue che le risorse del luogo sono insufficienti per sfamare circa 90 milioni di persone (Corno d’Africa).
Questo il responso della natura: se fai più figli, morranno di fame.
Terremoti, alluvioni, eruzioni… tanti paesi sono stati costruiti in zone che dovevano essere lasciate libere. Anche qui la natura dà il suo responso: se ti metti sotto un vulcano, prima o poi verrai sepolto.
Capisci come funziona la natura = come funziona il mondo? Non è una mia prerogativa, basta pensarci. Perchè ci sarà la fine del capitalismo? Perchè basandosi sulla crescita e la retribuzione del capitale, sapendo che la crescita indefinita non esiste, automaticamente, quando la crescità si arresterà (e sta succedendo proprio questo) anche il capitalismo avrà fine.
I migliori economisti non potranno che prenderne atto.
Perchè i diritti omosessuali non hanno futuro? Perchè l’omosessualità è un fenomeno recessivo: possono anche essere in molti per un fenomeno culturale, però, siccome non si riproducono, cessato quell’epifenomeno, rientreranno nei pochi percento.
I cosiddetti “riconoscimenti” sono leggi che possono essere cambiate in ogni momento.
E’ un equilibrio assai instabile, oggi pomeriggio il PD si è diviso e la richiesta dei matrimoni gay non è stata votata.
La schiavitù è cessata con l’avvento della meccanizzazione dell’agricoltura. Lo stesso per i pesanti turni nelle fabbriche: nuove macchine e via migliaia di operai dalle linee di produzione.
La schiavitù potrebbe esistere ancora in forma occulta nelle famiglie ma anche nella prostituzione.
La violenza di questi gruppi contro gli omosex si scatena proprio quando questi vogliono mostrare in strada le loro effusioni.
Basta non farle e tenere nascosta la propria sessualità, che è per tutti un fatto privato, per rispetto del prossimo. Con questo non intendo giustificare la violenza che va sempre punita duramente.
Il matrimonio è una cosa seria, e tale deve restare. Serve per la riproduzione, non per giocare, o per accampare diritti omosex sulle famiglie regolari.
Le risorse della società devono andare alle famiglie eterosessuali, perchè ce ne sono poche e non devono venire disperse per favorire il vizio e il capriccio.
Chi stia farfugliando è tutto da vedere, caro. Tu ti definisci di destra e ammetti che la destra è disumana, ma prima dici che è una categoria mentale, ok non è in contraddizione, perchè tu accetti fieramente categorie di ogni tipo. Tg com è del tg4 e quindi di una rete con un determinato target, non voglio con questo dire che dica cazzate. Sicuramente c’è del vero sulla siccità in africa, ma io ho saputo che non stavano così male prima delle invasioni e delle razzie occidentali. Ma secondo come aiuto, razzie, invasioni, volontariato, aiuti inutili e sprecati (al povero non dai il pesce ma la canna per pescare) finiscono tutti in un unico calderone giustificativo.
“Questo il responso della natura: se fai più figli, morranno di fame.”
Ne consegue che non sempre fare un sacco di figli è la miglior soluzione.
“Perchè i diritti omosessuali non hanno futuro? Perchè l’omosessualità è un fenomeno recessivo: possono anche essere in molti per un fenomeno culturale, però, siccome non si riproducono, cessato quell’epifenomeno, rientreranno nei pochi percento.”
Sono sempre nei pochi percento e non sono un fenomeno culturale anche se sicuramente la discriminazione potrebbe aver contribuito a rafforzare un senso di comunità intorno alla quale è nata una cultura. Non è certo un epifenomeno, comunque.
Siamo già d’accordo sul capitalismo ci sono già diversi economisti che sostengono l’impossibilità della crescita indefinita quantitativa e delle posizioni che il capitalismo conserva, perchè è quello il vulcano sotto il quale l’ambiente rischia di andare in malora.
E’ vero che l’era industriale ha contribuito all’abbondanza, ma ora è da un pezzo che metodi più moderni vengono rallentati, è da un pezzo che sappiamo che non possiamo continuare a buttare tutto, fare rifiuti, inquinare eppure ci si muove a passo di lumaca per quanto qualche passa avanti lo si sia già fatto.
E’ questa la natura che dovremmo salvaguardare.
“Capisci come funziona la natura = come funziona il mondo? Non è una mia prerogativa, basta pensarci.”
Anch’io ci penso, come funziona la natura è chiaro, poi la tua spiegazione su come il capitalismo è auspicabile fallisca (non in nome del comunismo, sia chiaro, per lo meno quel concetto un po’ troppo ortodosso e inapplicabile e spurio) mi convince, il resto, posizione su gay, donne, darwinismo sociale etc, no e ho detto perchè, fa parte della discussione e non puoi forzare la giustezza della tua conclusione come assodata e irreprensibile, risultato di presunte leggi naturali, come non posso farlo io.
In quanto sono riflessioni politiche su un percorso ancora in svolgimento, che come ti ho detto, non mi hanno convinto. La politica la fa ciascuno di noi, in questo senso, ed è ciò che sta in mezzo a determinati avvenimenti sociali, il mezzo, appunto.
La natura comunque non è infallibile, non è un qualcosa di esterno, una specie di Dio da accettare, e inevitabilmente poi si deve accettare un sacerdote, prima Hitler, poi chissà chi altri, di cosa indiscutibilmente sia questa natura, come funzioni e adeguare a questi presunti fatti la sua società.
La natura ha portato all’estinzione molti animali, fa certamente soffrire, ma non è esterna a noi, mi spiego? E’ in noi nella nostra intelligenza, nei nostri eccessi, nella nostra politica, è in pieno svolgimento e in piena discussione, noi vogliamo anche tendere alla felicità individuale e sociale, e io posso ritenere importante che ce ne sia il più possibile. Tu ritieni che certi comportamenti siano sintomo di una società allo sbando ma non l’hai dimostrato indiscutibilmente, da qui nasce la discussione e la politica.
Abbiamo anche delle emozioni, che sottovaluti, che sono importanti per la qualità della vita, poi ognuno è diverso e questa è una ricchezza, se poi vuoi fraintendere questo concetto e cercare qualche caso margine di “diversità” criminale, è un gioco tutto tuo.
“La schiavitù è cessata con l’avvento della meccanizzazione dell’agricoltura.” mi vorresti dire che chi lavorava doveva essere per forza in schiavitù, cosa c’entrano poi i neri con questo? Il concetto che il nero non era un essere inferiore è frutto dell’evoluzione, quella culturale, forse nella tua natura non conterebbe molto, ma nell’armonia, che è una delle nostre tante nature che si può rivelare o prevalere, conta molto.
I cosiddetti “riconoscimenti” sono leggi che possono essere cambiate in ogni momento.
Piacerebbe a te, lo so, come in teoria potrebbero tornare leggi che considerano etnie diverse come inferiori (le culture formate nei luoghi di provenienza sono un altro discorso), ma per fortuna si è sempre attivi nel contrastare queste cose con l’informazione.
I diritti che chiede un gay, non sono mica molti, solo di non occuparsi con chi va a letto e badare che facciano bene il loro lavoro, come chiunque altro, la discriminazione si è attenuata combattendo la paure e l’ignoranza, ma anche le idiosincrasie come le tue, la paura che vogliano diffondere la loro sessualità come un vangelo portando alla rovina la società, etc. Come un tempo si riteneva che le donne erano inferiori e non erano in grado di fare scienza e filosofia, chessò.
“Basta non farle e tenere nascosta la propria sessualità, che è per tutti un fatto privato, per rispetto del prossimo. Con questo non intendo giustificare la violenza che va sempre punita duramente.”
Hmm, sono sicuro che non insisti così perchè chiunque tenga nascosta la sessualità, tu vuoi che non si capisca che un gay è gay, se si capisce è già troppo, perchè non lo tiene privato, perchè corteggia quel tipo in presenza di altri? Effusioni e/o atti osceni a parte ci sono altre manifestazioni che fanno dedurre la propria sessualità. Solo una persona particolarmente sessuofobica e particolarmente schifiltosa non accetta di vedere ad esempio una coppia che cammina mano nella mano, tutti gli chiederebbero che problemi ha col sesso, perchè ci vede così male? Dubitando che tu veda male in pubblico in qualsiasi cosa che ricordi le pulsioni sessuali della gente, temo che sia un paravento su cui provocatoriamente insisti, tu dici omosessuali, li tollero purchè stiano a casa loro, si corteggino di nascosto, non si tengano per mano, etc. Siccome non credo che tu faccia questi discorsi per un etero, ti vorrei invitare a vivere la tua vita, per porla in maniera gentile, e lasciar vivere gli altri, che non offendono nessuno se non le tue questioni irrisolte per quanto riguarda la questione gay, la tua idea discutibile per cui corrompono il mondo. Sapessi quante cose mi offendono veramente e non mi sognerei di arrogarmi il diritto di proibirle, neanche sa mai potessi. Come la tua libertà di esprimere questi dubbi e queste tue idee, anche aspre. Immagina se tutti potessero proibire ciò che ritengono corrompa il mondo senza lasciar passare nulla, e senza farsi domande o mettersi nei panni degli altri. Prova a non ridimensionare la sofferenza della gente, secondo me la nostre vita non ha senso se non si prova a battersi per qualcosa, dicendosi la natura è così, va bene così. Tranne quando capita a noi.
Ogni tanto tutti dovremmo chiedersi se non sono problemi nostri certi problemi che abbiamo con altri, se la gente se lo chiedesse di più. Sicuramente, o almeno spero, se lo chiederà di più adesso che stiamo cominciando a capire chi ci mangia il pane in testa.
Anche chi estingue il patrimonio genetico può lasciare una traccia nel mondo, spesso ben più importante, addirittura per la sopravvivenza della specie (così rispetto anche l’utilitarismo va ;)) di qualcuno che ha semplicemente sfornato figli. Ovviamente le due cose non sono mutualmente esclusive, ma non tutto è riducibile a questo nella vita, anche molte cose che fanno godere la vita (non tutte d’accordo ci sono gli sballi gli eccessi) e liberano di certi gravami, possono servire. O l’analisi di Darwin è riduttiva (viene pur sempre da due secoli fa) oppure un certo modo di avvicinarcisi la banalizza. Non esprimo giudizi su questo, perchè è facile che tutti cadiamo in errori o se non errori (perchè è tutto da dimostrare che lo siano come che non lo siano) in assolutizzazioni.
Antome: – Anche chi estingue il patrimonio genetico può lasciare una traccia nel mondo, spesso ben più importante, addirittura per la sopravvivenza della specie –
Ricorderai Leopardi quando sosteneva che la poesia, o quanto un uomo lasciava di indimenticabile al mondo, poteva considerarsi come l’acquisizione di una piccola eternità, nel ricordo dei posteri.
Molti uomini illustri sostenevano questo, mancando della fede religiosa, in un Dio inventato (similitudine: rapporto masturbatorio con una bambola gonfiabile, riempita col fiato delle omelie, delle preghiere, dei riti… questo, in essenza, le religioni).
Quindi, pienamente giustificati.
Ma è illusorio perchè, una volta morti, non possiamo vivere quelle emozioni, ammirare le opere che abbiamo lasciato, con la mente dei posteri.
Noi, essendo morti, tutte le nostre sensazioni sono azzerate, il corpo, sparito, distrutto, polvere.
Ma anche i nostri stessi geni, una volta morti, noi, (i geni rimangono ai nostri figli, nel bene e nel male) non possiamo godere delle loro conquiste.
All’individuo nulla giova… per questo, tanto l’omosessuale, quanto lo scapolo, o chi rimane sterile, di fronte la natura, sono perduti.
Ma non esiste un disegno superiore, per il quale l’umanità dovrà raggiungere una certa grandezza.
Noi siamo esseri animali e, l’unico risultato della selezione dei geni è la nostra intelligenza: ottima cosa ma anche terribilmente cattiva, a pensarci bene.
Nessun animale è stato capace di tante nefandezze, crudeltà, insania mentale, distruttività, e via di questo passo per altri 5 minuti…
L’uomo è stato un cattivo affare per la natura e, probabilmente, sparirà, autodistruggendosi, per effetto di qualche errore nei suoi esperimenti genetici o ucciso da un supervirus, superbatterio contro il quale nessun ritrovato medico potrà nulla.
Ma, in attesa di questo o di un conflitto mondiale nucleare, continuiamo a studiare, sapendo che fra poco, una spada di Damocle economica, ci cadrà sul collo.
Ora, i principi di Darwin non invecchiano.
Il teorema di Pitagora è sempre lì, valido anche dopo 2500 anni.
Lo stesso per i principi di Archimede: sono legati alla materia, non ad un’ideologia politica.
La scienza non è mica come il latte che scade, è quella, sempre. Potrà essere integrata da nuove scoperte.
Si aggiungono nuove conoscenze, ma le vecchie rimangono, come quando si innalza di un piano un palazzo.
Tanti attaccano Darwin ed anche Freud, a cominciare dal suo allievo Jung (ha introdotto l’escatologia nella psicologia analitica, per questo assai gradito ai preti).
Pensano, in tal modo, di diventare famosi (come il killer di Lennon) oppure che, per portare qualcosa di nuovo, basti negare il vecchio.
E’ il caso dei movimenti di protesta: protestano ma non hanno nulla di sostitutivo.
Speravo che non arrivassi a questo, ma di dico il materialismo a cui vorresti ridurre la vita non ha senso alcuno. A parte che io parlavo non solo di arte ma anche di scienza, lasciata ai posteri, per aiuto concreto immanente, ma anche come possibli nuove visioni di un futuro. Se osi postulare un nichilismo tale che nulla conta perchè tanto tutto finisce in polvere, non so proprio che ragno cavare dal buco, l’arte non conta perchè tanto finiamo in polvere e non parliamo dell’arte religiosa dei faraoni, papi etc soltanto, dai, parliamo anche dell’arte espressione individuale, non conta per chi non se la sa godere, fatti suoi eh, se vive bene così, ok, se soffre e non vuole aiuto ok, se è convinto di vivere bene così, ok se vuole aiuto io e altri siamo disponibili :).
Se è per quello allora nulla conta dal momento che si muore, nemmeno il destino della specie in teoria, invece pare ingranato in noi, allo stesso modo in cui sembra che nella nostra natura, non so quanto software o quanto hardwar, quindi strutturale (istinto) c’è la goduria per l’arte.
Non esiste nessun disegno superiore e caschi abbastanza bene su questo dato che sono un agnostico, ma questo cosa significa? Nulla in sè, nulla è necessità nei livelli più “bassi” (non in senso morale, ci siamo capiti) della natura, anzi della materia, che alla fine è la stessa cosa, tutto è caos, solo che ogni tanto, metaforicamente una palla finisce dentro un tunnel ed è altamente propabile che esca dall’altra parte, noi quindo lo constatiamo e ne prendiamo atto, costruiamo così le leggi della biologia e della fisica, e di tanti altri fenomeni, più sono complessi più il livello di contestualizzazione e di approssimazione è presente. Per questo non possiamo paragonare Darwin al principio di archimede, che si limita a constatare la relazione tra la forza della quantità di acqua spostata e la forza peso. Darwin fa ipotesi su ciò che ci ha condotto alla nostra forma e alla nostra attuale psiche, senza poter osservare materialmente cosa sia accaduto all’epoca, possiamo trarne una validità, ma se pretendiamo di poter dire, al pari dei nazisti, questo è un debole e un surplus nella lotta alla sopravvivenza, guardiamolo dall’alto in basso, specie in un periodo come quello attuale dove questa scusa non regge, allora diventa ideologia, adattamento degli equilibri attuali a questa visione, senza che valga a nulla la discussione, come accade nelle ideologie. Oltretutto è un analisi superficiale, (non quella di darwin, ma il darwinismo sociale) che non tiene da conto l’egoismo secondario di cui ho parlato, vuole essere dura per fare la dura, permettendosi il lusso di privarsi di un fatto importante della nostra natura. Il nostro benessere psicofisico conta molto e spesso compensa la “perdite” (spesso sopravvalutate).
Tu ritieni che questo ci porti all’invasione dei musulmani, a parte che anche fosse, ma è un altro discorso, peggio per loro che hanno fatto i morbidi, inoltre tu dovresti essere contento.
Proprio perchè ritieni che tutto torni polvere dovresti metterti il cuore in pace su queste questioni di poco conto, fregatene di vedere in giro gay, etc.
Io sono il primo a ritenere che la scienza non è latte che scade, ciò che è stato osservato col metodo sperimentale è obiettivo all’interno di un certo campo di azione, specie per la fisica. Poi appunto arriva la relatività che non distrugge la teoria vecchia ma la arricchisce.
L’osservazione della natura è tuttavia empirica, fatta di corollari e revisioni continue. Guardiamo gli altri animali, ma noi siamo uomini, guardiamo gli uomini primitivi, ma siamo comunque altro per molti altri aspetti, rimangono gli stessi gli stimoli, ma il gli istinti più sociali sono indissolubilmente legati agli equilibri culturali. Il sesso ha lo stesso sapore, ma i gusti, specie canoni estetici (non pensare all’orientamento sessuali) sono cambiati e molto diversificati, perchè è fondamentale che siano influenzati dal contesto.
abbiamo sviscerato abbastanza l’argomento.
Tornando all’oggetto del’articolo, penso che gli omosessuali (in tutte le loro varianti) non sono esenti da pregiudizi, inoltre si mantengono separat fra loroi, nel senso che, nonostante l’organizzarsi in movimento, rimangono notevoli divergenze nei vari comparti.
Ci troviamo d’accordo, invece, sull’ecologia e la fine del capitalismo, non per motivi politici, ma in senso fisico, come termine di una crescit che non può andare oltre per esaurimento delle materie prime, dello spazio, per l’inquinamente, sovrappopolazione, ecc.
Personalmente non credo neanche all’infinito e all’eternità (sono termini astratti, teorici).
Tutto ha un termine.
L’universo è in espansione e, in un futuro assai remoto, quell’espansione terminerà, dando inizio al fenomeno inverso, di attrazione e concentrazione dei corpi cosmici, per trasformarsi di nuovo in energia.
Gli omosessuali insistono molto sulla innatività del loro comportamento, come dire che sono nati così (terzo sesso), il che rende impossibile qualsiasi cambiamento.
Non sto a ripetere come la penso.
C’è un equivoico sociale che equipara gli omosessuali ad una categoria perseguitata, come potrebbe essere un’etnia, una minoranza non gradita. Questo ha fatto scattare, fra le sinistre una “lotta di liberazione”(avevano tanta nostalgia, dagli anni ’60) anche per l’acquisizione di “diritti” ingiustificati, per nulla sentiti dal resto della popolazione, la quale continua a reagire violentemente a scene di sesso e varie effusioni nei luoghi pubblici.
Nonostante ciò, i politici sono orientati (anche per motivi elettorali: i gay sono una parte cospicua della popolazione, costituendo una lobby ricca ed affermata, che tende a fare loggia, mafia) a concedere il matrimonio, inserendolo nella regolarizzazione delle “coppie di fatto”, altra anomalia che non dovrebbe essere affatto tutelata dallo stato.
Chi vuole i benefici non ha che da sposarsi, impegnandosi nelle responsabilità che il matrimonio comporta, senza vie di fuga quando le cose vanno male.
Dando uno sguardo alla storia, l’omosessualità si è affermata nelle fasi di decadenza delle società, prima della loro scomparsa. Si pensi alla Grecia a Roma, civiltà scomparse. Quella romana in modo cruento, la città dovette subire i sacchi e le stragi da parte di tutti i popoli invasori.
Altro monito ci viene dalla bibbia: Dio mandò il diluvio per spazzare via Sodoma e Gomorra, imponendo a Mosè di cominciare daccapo, con coppie di animali sicuramente di sesso diverso.
Si tratta di leggende ma sono un segno di quanta ostilità, nel corso della storia, vi sia stata nei confronti degli omosessuali. Ricordo anche la pena di morte imposta da Gengis khan, ancora presente nella Sharia
Questi fatti mi fanno ritenere che i riconoscimenti attuali non durino a lungo.
giovanni ora davvero, basta.
questa storia delle energie del pianeta, del futuro postatomico e delle persone GLBT (che non sono gli omosessuali, il latte, e i suoi derivati!) è una immensa cagata
Se vogliamo parlare di cose innaturali o “socialogicamente innaturali” parliamo di altri interventi dell’essere umano nell’equilibrio del pianeta e delle conseguenze…a me sembra solo un pretesto per dottrine diversofobe…
“abbiamo sviscerato abbastanza l’argomento.
Tornando all’oggetto del’articolo, penso che gli omosessuali (in tutte le loro varianti) non sono esenti da pregiudizi, inoltre si mantengono separat fra loroi, nel senso che, nonostante l’organizzarsi in movimento, rimangono notevoli divergenze nei vari comparti.”
Accade solo tra le persone con spirito settario. A riprova che i gay sono uguali a “noi” con i nostri pregi, qualcuno, e con i difetti, qualcun altro, che io e sicuramente altri gay non manchiamo di avversare, siamo esseri umani, una cosa sola. Con forza e capacità intellettive che possiamo mettere al servizio di una società globale, a quel punto è chiaro che la società deve ricambiare o sta rubando il loro e il nostro contributo. Gli indignados sono stati un salto con l’asta da record, quanto ad avvicinamento a questa coscienza che ci accomuna, al di là del lavoro e della personalità, come onesti (magari non tutti, ma a loro modo coscienti di essere vittime che hanno cercato, ingannati, di fregare loro simili, altrettanto vittime) contribuenti alla ricchezza della società di cui gode una minoranza di persone e che loro, assurdamente, non hanno modo di scambiare alla base e tra loro, in maniera efficiente. Basta questa coscienza a spazzare via il 90% dei divisionismi conflittuali che tu auspichi, mantenendo intatta la diversità.
“C’è un equivoico sociale che equipara gli omosessuali ad una categoria perseguitata, come potrebbe essere un’etnia, una minoranza non gradita. Questo ha fatto scattare, fra le sinistre una “lotta di liberazione”(avevano tanta nostalgia, dagli anni ’60) anche per l’acquisizione di “diritti” ingiustificati, per nulla sentiti dal resto della popolazione, la quale continua a reagire violentemente a scene di sesso e varie effusioni nei luoghi pubblici.”
Equivoco? Erano costretti a nascondersi o a venire repressi e canzonati, complice l’ignoranza culturale che faceva di questo una malattia, e non tirarmi fuori la cazzata delle scene di sesso in pubblico, che i gay erano repressi per molto meno che per il baciarsi in pubblico, cosa che difficilmente accadeva.
Tu pretendi di avvocare a te una presunta base che condivida largamente i tuoi pregiudizi, ma non c’è, per fortuna, ti ripeto che tu vuoi tapparti gli occhi e mettere la testa sotto la sabbia, dici di chiedere a loro discrezione, chiedi invece segretezza, ma poi basta che giri la voce e allora è giustificato il pregiudizio, non sono stati abbastanza discreti? Non dovevano esibire la loro sessualità (dare indizi di essere una coppia)?
E la gente non reagisce male alle effusioni in pubblico, inutile raccontarla. Si senza virgolette liberazione dalle catene che qualcuno vuole imporre, specialmente il potere costituito, che vuole mantenere paura ed ignoranza, leggende e fobie mai letto Orwell? Criticava il comunismo sovietico, ovvio e sacrosanto, ma non è che il potere “democratico” e le dittature in generale erano esenti dalle sue critiche e dai metodi della sua distopia, come qualcuno vorrebbe.
Non sono diritti ingiustificati o privilegi, si chiede l’applicazione della costituzione (seppure non ne farei una bibbia) se non i lobbisti che vorrebbero effettivamente privilegi in quanto gay, ma quelli sono purtroppo trasversali a qualsiasi categoria e non c’entrano nulla con i diritti chiesti, quali avere un contratto privato di riconoscimento della coppia e di presa d’atto del legame che intercorre tra loro. Chiunque gay o etero o donna chieda trattamenti di favore offende la lotta contro la vera discriminazione.
E’ una paranoia irrazionale credere che i gay preludano la caduta di una società, la Grecia ne aveva fin da quando era nel pieno spendore, anche Roma, con Cesare e chissa quanti altri, ma non ti entra in testa, o fingi d non aver letto.
Non si possono giustificare i pregiudizi di oggi con quelli del passato, quando non si poteva dire che la terra girava intorno al sole, e si credeva che Dio tenesse gli uccelli in cielo come un marionettista.
Come ho detto molta della popolazione ha smesso di avere pregiudizi, perchè la gente si è esposta, cosa che qualcuno non vorrebbe, ha potuto raccontare la sua storia. Perchè non siamo (il popolo sono anch’io) stupidi se siamo disposti ad ascoltare.
ok, Nath, mi rendo conto di avere esagerato e strabordato.
Grazie per l’ospitalità e la pazienza.
Ciao anche a Antome, ci risentiamo su qualche altro argomento.
Non’è Noè che ha fatto l’arca dove coppie di animali hanno ricominciato dopo il diluvio? Sodoma e Gomorra sembra sia stata distrutta da una pioggia di fuoco e secondo altre versioni, da un asteroide. Indipendentemente dal fatto di considerare o meno il racconto di Sodoma come il resoconto “giornalistico” di un fatto realmente accaduto, chi ne scrisse in origine non aveva in mente come bersaglio la trasgressione sessuale, bensì quella contro l’ospitalità. E anche volendo parlare di empietà sessuale, non mi sembra che il bersaglio sia l’omosessualità consenziente tra individui adulti, ma la mania sessuale, la violenza sessuale predatoria, per di più contro un angelo mandato da Dio. E’ insomma una forzatura volerci vedere quello a tutti i costi. ma quando un insegnamento si diffonde, la gente si dice “che c’è da verificare, se lo dicono in tanti sarà vero”.
Poi la bibbia non la prenderei troppo in considerazione “il tuo istinto ti manderà verso l’uomo ma egli ti dominerà”, insomma l’uomo è complice nella punizione, e non è chiaro se il paradiso terrestre è un’immagine metaforica, appunto perchè insostenibile geograficamente e storicamente, non tanto Dio punirebbe adamo ed Eva per la presunzione contro di lui, quanto illustrerebbe loro le conseguenze a cui il loro ardire e la loro “arroganza di potere” li porterà.
Parlando di diritti era prevista la lapidazione, si credeva che il sangue mestruale fosse impuro, la spedizione ebraica libera gli ebrei dalla schiavitù in egitto, ma è una cosa di parte che non insegna che se la schiavitù è sbagliata, e un qualcosa di cui liberarsi, questo vale per tutti, non solo per gli ebrei. Onan viene inoltre condannato per aver negato la discendenza disperdendo il seme, non per la masturbazione in sè.
Stavolta nessuna polemica, è solo una riflessione :). A presto.
Tra le persone omosessuali, la maggior parte si definisce “gay” o “lesbica” piuttosto che “queer”. “Queer” è più che altro un termine politico, spesso usato da coloro che sono politicamente attivi, da chi rifiuta con forza le tradizionali identità di genere, da chi rifiuta le categorie dell’orientamento sessuale come gay, lesbica, bisessuale ed eterosessuale, da chi si rappresenta e percepisce come oppresso dall’ eteronormatività prevalente nella cultura e nella società o dalle persone eterosessuali le cui preferenze sessuali le rendono una minoranza (ad esempio chi pratica il BDSM o il bondage ).
è una citazione dalla voce wikipedia scritta da Mirella Izzo, se non erro