Avete notato che le bacheche delle femministe binarie e transfobiche sono popolate da uomini che le assecondano in tutto e vengono pure trattati male?
E’ da un po’ che, per puro intento sociologico, mi diverto ad osservare questi uomini etero, con tendenze un po’ sadomaso, che frequentano le bacheche delle femministe più separatiste, reazionarie, convinte dell’inferiorità del sesso e del genere maschile, cercando di attirare la loro attenzione con commenti “conniventi”, a cui spesso le separatiste da loro venerate rispondono anche male.
Alcuni di loro ormai si sono aggiunti al filone degli “abusivi” che pensano di aver diritto di parlare e scrivere di trans, di genderqueer e di non binary, e ovviamente ne scrivono in modo transfobico e binario, abusando del misgendering (quindi sbagliando, volutamente o meno, il genere con cui dovrebbero rivolgersi alle donne trans e agli uomini trans).
Alcuni, che ho osservato negli anni, vendendoli passare dal poliamore all’asessualità, dal queer al femminismo binario, dal definirsi genderfluid e pansessuale al definirsi uomini etero al 100%, mi sembrano impegnati in un triste e patetico tentativo di reinventarsi per piacere alle donne, cambiando visioni e comportamenti volta per volta dopo l’ennesimo rifiuto…
Secondo voi, quale meccanismo si muove nella testa di questi uomini etero?
Considerando che appaiono come i funghi da un giorno all’altro, di cosa si occupavano prima di divenire i cicisbei delle separatiste più binarie, sessiste, transfobiche e misandriche?
Che piacere provano ad interagire con chi li tratta con sufficienza e li considera inferiori?
Questi quesiti e molti altri nelle prossime puntate…
Credo siano tentativi per adattarsi ai nuovi cambiamenti sociali, ma non è facile capirne, senza aver studiato.
Prima di passare definitivamente all’autoerotismo…
Posso dirti che molti uomini etero hanno fantasie di esser penetrati da una donna. Quindi le provano tutte. Sono più vermi di quanto si possa pensare.
La scoperta della realtà può far cambiare totalmente idea a una persona, e questo perchè la fantasia di quella persona, taglia fuori tanti aspetti sgradevoli che, invece, la realtà non risparmia.
Perso che le fantasie omosessuali di molti maschi si infrangano di fronte alla realtà. Non saranno mai veri omosessuali.
Può valere anche il contrario: la realtà è migliore della fantasia, ma sono casi veramente rari.
Mi stupisce, tuttavia, questo giudizio di Amleta, fuori la filosofia di questo blog.
Quegli uomini, infatti, sono solo un altro aspetto della sessualità non del tutto binaria (non so bene come chiamare questa variante).
Se fossero omosessuali cercherebbero un maschio etero, credo che, invece, siano fondamentalmente narcisisti.
Ritengo, infatti, che la loro fantasia continui nella realtà, identificandosi nella donna che li penetra. Come dire penetrare se stessi attraverso l’altro, ma che non sia un maschio.
Un complicato gioco di specchi.
Ora, siccome il disprezzo esprime spesso la delusione per un’approvazione che non ci è stata manifestata, ad Amleta piace il maschio che si accorge di lei, ma non per le sue possibili performance maschili.
“Come ti permetti di chiedermi questo? Non lo vedi che sono donna e che ho altro da offrirti? Verme! Per essere penetrato da me quantomeno dovresti essere donna”
… insomma, pressappoco.