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Chi non è attratto/a dalle persone trans, ha un problema di transfobia?

Non c’è nulla di male se un gay non è attratto dagli ftm. La transfobia è però presente se quel gay sostiene che nessun gay può essere attratto da un ftm, o se definisce necessariamente “non gay” un partner di un ftm.

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Salve a tutti.

Scrivo oggi su stimolo di un contatto facebook che, spinto dalla poca attenzione che negli anni ha dato alle mie parole, è seriamente convinto che io consideri transfobe le persone non attratte dalle persone transgender.

In realtà io non ho mai detto questo, nè lo penso, ma dico da anni una cosa ben diversa: è transfobo chi sostiene che una donna etero e un uomo gay NON possano in nessun caso essere attratti da un uomo ftm, e che una donna lesbica e un uomo etero NON possono essere attratti da una donna mtf.

Perché queste persone sono transfobe? Perché estendono un loro sentire a tutti, dicendo che è “impossibile” che un uomo gay o una donna etero possano essere attratti da una persona non biologicamente maschio e che una donna lesbica e un uomo etero non possano essere attratti da una persona non biologicamente femmina.

A rendere queste persone transfobe è quindi il desiderio di “normare” gli altri, estendere il proprio sentire, legittimo (la non attrazione per le persone trans), agli altri ed al loro sentire.

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Concludendo, non c’è nulla di male a non essere attratti da un corpo e da una mente trans. Non c’è nulla di male se il nostro naturale impulso ci porta a non desiderare gli uomini, o le donne, o le persone androgine, o se non siamo bisessuali, perché abbiamo un gusto estetico “diverso”, MA è molto grave e transfobico se vogliamo fare delle regole generali su quello che è squisitamente soggettivo e riguarda semplicemente il nostro desiderio personale.

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9 commenti su “Chi non è attratto/a dalle persone trans, ha un problema di transfobia?”

  1. concordo. io non sono attratto dalle persone obese ma mica nehgo che qualcuno possa esserlo. Vale la stessa cosa per le persone trans

  2. Eterosessuale è l’individuo che sessualmente si sente attratto esclusivamente dal sesso opposto al proprio. Ciò significa che agli occhi di un uomo etero chi ha tutti i caratteri sessuali femminili sarà più attraente di chi questi caratteri non li ha tutti. In altre parole: se sei un uomo etero vuoi un partner che abbia caratteri femminili. Se ne vuoi uno con caratteri maschili non sei etero. Quindi un transessuale mtf con caratteri MASCHILI non attrae un uomo etero. Se ragioniamo dentro la definizione di etero il risultato è questo e per quello che ho potuto vedere è ciò che accade nella realtà. Buona serata

      1. però veronica ha ragione la presenza di caratteri sessuali evidenti maschili o femminili non è secondaria quando si parla di attrazione sessuale

  3. Non ricordavo di aver dato già un parere in merito, ed ora aggiungo una sfumatura.
    Il desiderio ha suoi percorsi misteriosi, imprevedibili e mutevoli, per cui può piacere o non piacere di tutto, l’essenziale è che non si imponga il proprio punto di vista agli altri ma che lo si dichiari soltanto, se lo si vuole.

    1. Vorrei chiarirmi: se a Marco piace la transessuale mtf Giulia va benissimo e riguarda solo loro due… E preciso: anche un etero può occasionalmente sperimentare attrazione per qualcuno dello stesso sesso, ma se l’attrazione è così forte e costante da portarlo ad intraprendere una relazione con quella persona, allora non rientra più nella categoria “etero”. Per esempio: se Marco ha una relazione con Giulia e lei ha ancora caratteri maschili evidenti posso supporre che le caratteristiche maschili di Giulia a Marco piacciano con sufficiente intensità e stabilità da escluderlo dalla categoria di etero. Se invece l’aspetto di Giulia fosse ormai lontano dal suo sesso biologico, cioè se fosse priva di caratteri maschili visibili, per lo stesso ragionamento Marco sarebbe eterosessuale. Come premesso, a me non fa alcuna differenza quale sia l’orientamento sessuale di Marco o l’aspetto di Giulia. Non penso di aver offeso nessuno con le mie considerazioni, a meno di non essere stata fraintesa. Quando si toccano questi temi è sempre come camminare sulle uova, si rischia ad ogni parola non pesata di essere presi per omofobi, bigotti o altro. Per l’appunto anche “transfobo” è un marchio d’infamia da non affibbiare con leggerezza, dato che come ogni etichetta (soprattutto se negativa) è difficile da “lavare” e danneggia la persona per moltissimo tempo.

  4. Sì, sono perfettamente d’accordo con Veronica (sperando di aver capito bene).
    Credo che quando un etero scelga un mtf non medicalizzato e, per questo, ancora riconoscibile come m, per tanti particolari – che possono sfuggire ad uno sguardo distratto ma non ad un’assidua frequentazione – allora quell’etero non lo sia poi tanto e, proprio per questo, ha scelto Giulia.
    Senza dimenticare, tuttavia, che l’aspetto ha una funzione decorativa. Ci si innamora, penso, sempre dell’intelligenza e della personalità dell’altro.

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