Oggi, in un confronto con Alice Redaelli, sul definire o meno “asessuale” un orientamento sessuale, ho tratto uno spunto per un nuovo post.
Anche se mi vorranno male gli attivisti anni settanta e ottanta, che mi vedono come una “deriva queer” perbenista ed atta a cancellare la sessualità, mi sto convincendo sempre di più che bisognerebbe parlare di orientamento affettivo, perché è per quello che si viene discriminati, e non per l’orientamento sessuale.
Che i due orientamenti siano diversi lo provano varie cose.
– gli asessuali hanno un orientamento affettivo
– alcuni bisessuali sono omoaffettivi o eteroaffettivi, anche se hanno desiderio sessuale bisessuale (altri sono bisessuali E affettivi)
inoltre parlare sempre e solo di orientamento sessuale genera vari problemi
– che gli omofobi di turno si concentrino sul “cio’ che si fa a letto” e dimentichino che essere LGBT è un’identità anche sociale, politica, e personale
– che il partner per una relazione progettuale e duratura lo si sceglie per l’orientamento affettivo, infatti il partner di una persona transgender lo sceglie per il suo genere (con cui lega un rapporto affettivo) e non per il suo sesso di nascita
– ti impediscono di sposare la persona che ami (orientamento affettivo) non di farci sesso (orientamento sessuale)
– se ti pestano in strada perché cammini mano nella mano, stanno colpendo il tuo orientamento affettivo
So che ai veteroattivisti non piacerà quanto detto, ma io la penso così, e apro il confronto con voi.
sono d’accordo con te che la discriminazione di cui sono oggetto le persone non etero riguarda la dimensione affettiva e il suo riconoscimento pubblico perchè poi in privato ognuno può fare sesso consensuale con chi vuole nei paesi occidentali e laici, e sono anche d’accordo che per fare un esempio esistono persone bisessuali (attratti sessualmente da uomini e donne) che s’innamorano prevalentemente di persone del sesso e genere opposto e bisessuali che s’innamorano prevalentemente di persone dello stesso. E bisessuali che possono innamorarsi sia di uomini che di donne ma che in quel momento hanno una relazione con un uomo o con una donna
Però dirò che anche a me lascia perplesso a dire poco questa “deriva queer” (ammesso che lo sia) di separare nettamente il sesso dalla dimensione emozionale o affettiva (e intendo nella fattispecie il sentimento amoroso), anche se mi rendo conto che sesso e amore non sono necessariamente coincidenti, si può fare sesso senza essere “innamorati” e ho il massimo rispetto per chi, per vari motivi, sceglie l’amore platonico..io (come molte persone di ogni orientamento sessuale) penso che forse il sesso non ha necessariamente bisogno dell’amore (ma un rapporto sessuale ridotto a pura ginnastica senza un incontro di emozioni e desideri oltre che di corpi non mi attrae e non mi interessa).però l’amore ha bisogno, non solo ma anche del sesso, dell’attrazione sessuale, della passione erotica, del desiderio sessuale reciproco almeno nelle prime fasi..un amore che non prevede mai tutto questo non fa per me non sono l’unico
e lo ribadisco ancora: massimo rispetto per chi la vede diversamente
Concordo in pieno, non ci avevo mai pensato. Credo che questa distinzione oltre ad essere effettiva, possa essere davvero funzionale per la lotta per i diritti di tutt@ e’ più’ facile parlare di affetto che non di sesso con persone religiose/bigotte o semplicemente poco educate alla diversità’! 🙂
>>se ti pestano in strada perché cammini mano nella mano, stanno colpendo il tuo orientamento affettivo<<
Visto dall'esterno l'orientamento affettivo fa presumere sempre anche l'orientamento sessuale.
Poniamo che due presunti eterosessuali (ormai ogni persona può essere solo presunta di essere qualcosa, non si sa bene se maschio, femmina o una delle 24 combinazioni GLBT)) – una donna matura e piacente ed un giovane serioso, vestito in tono con la partner; fanno pensare ai due non come madre e figlio ma come amanti.
Insomma vale il messaggio che si trasmette agli altri, non come si è effettivamente.
Siccome il pubblico non può sapere che si tratta di una relazione solo affettiva, va per le spicciole, ritiene che i due siano amanti a tutti gli effetti.
La tendenza del pensiero della gente è sempre polare, come nel linguaggio dei computer: ON o OFF.
Se ci si mostra è sicuramente ON, diversamente meglio non farsi vedere insieme, del resto Nath, provenendo da uno di quei paesini del sud, lo sa benissimo.
Non farei distinzione invece tra affettività e sesso.
Se c'è sesso c'è affettività, nell'amore, altrimenti sono relazioni sociali comuni, di opportunità, con qualche interesse anche estraneo: soldi, lavoro, potere, raccomandazioni, interesse culturale, ecc.
Perchè si vogliono separare il sesso (la parte forte del rapporto, quella profonda, coinvolgente) e l'affettività?
Perchè la seconda impegna più della prima, intensa ma fuggevole.
Nella seconda c'è la responsabilità del rapporto, l'impegno, il rispetto per l' altro, la continuità della relazione nella vita, fuori dal letto.
E' la parte talvolta noiosa, che va gestita, con incontri asessuati, telefonate chilometriche, presenze d'obbligo, affettuosità verbali, carezze caste, teneri gesti, consigli e raccomandazioni non richieste, ma che devono essere incassate, indagini sulla propria intimità psicologica, sui ricordi, sulle storie, ecc.
Gli asessuati non esistono, sono quelli che non vogliono confrontarsi con gli altri in un rapporto, preferendo le fantasie, la pornografia, la masturbazione (fra questi ci sono io), per quel che riguarda il sesso. Per il resto piace loro esporsi nelle conversazioni, perchè magari hanno una discreta cultura e vogliono mostrarla.
Nei diritti conta ciò che appare nel giorno, fra la gente – l’affettività – che viene considerata, dalla gente e nel pensiero comune, non separabile dal sesso.
Se si sta insieme la gente pensa anche che si abbiano rapporti sessuali.
Se c’è solo affettività non siamo più nel rapporto d’amore, ma si è fratelli e sorelle madri e figli, amici, colleghi, e i diritti sono quelli della famiglia.
bè se due stanno insieme e si amano è logico pensare che a volte facciano sesso o comunque si desiderino anche sessualmente perchè così è realmente nella grande maggioranza dei casi.
Scusate se mi ripeto ma pur capendo bene che rapporto sessuale e affettività (nella fattispecie il rapporto d’amore) sono concetti diversi e tutto il resto che ho già detto non mi pare così necessario separarli rigidamente nè così auspicabile
fermo restando che ogni coppia (monogama o no) vive a sua relazione e il sesso come crede.
e ripeto so benissimo che è, qualunque sia il nostro orientamento sessuale, possibile fare sesso senza essere innamorati o amare qualcuno e avere una storia di “solo sesso” con un’altra persona, che da una storia di solo sesso può nascere una storia d’amore oppure no eccetera