Ex transgender, ex gay, ex lesbiche, teorie riparative
Oggi parliamo di un link allucinante:
https://www.facebook.com/Alidavismara1blogspotch (da segnalare urgentemente!)
Il carissimo amico Dario Castagna mi ha segnalato questa abominevole pagina in cui persone, stranamente quasi tutte sudamericane, stranamente tutte appartenenti a una particolare chiesa pentecostale, americana, e iper omofoba, tutte partecipanti al corso sulle terapie riparative di Niccolosi, e stranamente tutte ringrazianti il Signore Gesu Cristo, sono strafelici di essere “guarite“, di essere tornate “normali“, “alla loro vera natura“, e di essere amate dalle persone che le circondano (ovvero la famiglia e la comunità religiosa).
Potremmo tralasciare sul fatto che alcuni si definiscono “ex lesbica ed ex trans” (si parla di ftm etero che sono poi tornati in gonnella e madri di 4 figli) o “ex gay e ex trans” (ovvero mtf etero tornate al simpaticissimo ruolo di padre di famiglia pelato e barbuto), e che quindi ci sia una totale ignoranza sulla distinzione orientamento sessuale/identità di genere (tipica comunque di Niccolosi, noto personaggio che per curare i gay li cura dall’effeminatezza e ripristina un ruolo di genere maschile machista, a cominciare dalla “pisciata in piedi“).
Ma la cosa veramente assurda è che il pretesto per giustificare la guarigione è la presunta bisessualità latente (che fa accanire adesso il movimento GL italiano contro i gia’ poveri bistrattati bisessuali veri, dichiarati, visibili, e nati e morti tali), la possibilità che l’orientamento si “scelga” e si possa “cambiare“, e il fatto che ci sia sempre un’esperienza di pedofilia (subita durante l’infanzia) dietro. C’è sempre una donna matura che plagia la pulzella o un professore o patrigno che plagia il giovanotto.
Inoltre nonostante i riferimenti alla bisessualità latente, i “guariti” non si definiscono minimamente bisessuali ma “normali“, “tornati alla loro vera natura“, “in grazia di dio” e cosi’ via.
Nel video che vi linko invece, intervistate da Certi Diritti, le riparatrici si lamentano del fatto che non rispettiamo queste testimonianze di vita, che “può succedere“, e che ovviamente è un “caso” che ringrazino tutti il signore e che abbiano fatto tutti i corso…
(le perle del video: c’è gente che si ammazza perchè gay…come se, come è ovvio, non fosse una questione di ambiente ostile…)
Per chiarire meglio il concetto, vi mostro alcune meravigliose perle di questa delirante pagina
Nath, a me sembra di ricordare, ma posso aver capito male, che non occorre fermarsi e accettare il genere di nascita, ma che se ne possa trovare uno diverso, dopo una ricerca interiore, al quale si ritenga, alla fine, di appartenere. Quello “vero” per così dire..
Quindi è giusto pensare ad una scelta del genere che si desidera, non determinata dal sesso di nascita.
In questo articolo, mi sembra, ci sia solidarietà da parte tua per chi ritiene la propria condizione di genere innata;
” Ma la cosa veramente assurda è che il pretesto per giustificare la guarigione è la presunta bisessualità latente …. la possibilità che l’orientamento si “scelga” e si possa “cambiare”, e il fatto che ci sia sempre un’esperienza di pedofilia dietro”
Ciò fa: “accanire adesso il movimento GL italiano contro i gia’ poveri bistrattati bisessuali veri, dichiarati, visibili, e nati e morti tali”
I quali invece ritengono che bisessuali si nasca.
Ora, se è vero che il genere reale si individua attraverso una ricerca propria, significa che poi ci si dovrà adeguare a questa scoperta, con la scelta di quei comportamenti coerenti con essa.
Io ho sempre sostenuto che il genere si scelga, senza tener conto del sesso, che volendo si può cambiare.
Quindi non c’è questa fatalità che ti fa nascere gay, bisex, lesbica, ecc.
Sarai tu che, partendo da un disagio, decidi di cercare la tua vera identità.
Partendo da questo, risulta ragionevole il percorso offerto da quella psicoterapia, cui si sono sottoposte le persone indicate negli articoli di cui sopra.
D’accordo con Giovanni, che ben sintetizza il suo ragionamento nell’ultima parte quindi non richiede che io lo ripeta per intero.
Mi domando perché sia così difficile venire a patti – in certe parti del mondo, compresa l’Italia “legislativa” e alcuni ambienti specifici – con il fatto che uno si trovi a proprio agio in un “sesso” e in un “genere” che non sia “etero” e “maschio/femmina” in maniera concorde con i genitali.
scusate ma, limitando il discorso all’orientamento sessuale (ma può valere pure per l’identità di genere), io sono dell’idea che il proprio orientamento sessuale (etero, gay, bisex che sia) non si può scegliere e cambiare nè con la psicoterapia nè con niente: insomma se gli altri uomini non mi attraggono sessualmente nessun “terapista” può farmeli trovare attraenti,nessuno può farmi desiderare di andarci a letto o intrecciare una relazione amorosa, viceversa se mi attraggono nessuno può farmeli “dis-attrarre”.
con tutto il rispetto per l’esperienza privata di questi “ex gay”, sono dell’idea che quanti si dichiarano “guariti” in realtà siano sempre stati etero (magari “confusi” per questioni private loro,e in quel caso un percorso psicoterapico può aiutare) oppure sono sempre stati bisessuali
Ricordo comunque che la moglie dell’attuale sindaco di New York De Blasio, Chirlane McCray si dichiarava lesbica in gioventù, poi ha incontrato il marito, se ne è innamorata l’ha sposato e c’ha fatto due figli: non so se adesso si consideri bisex o etero, quello che importa è che non ha fatto alcuna “terapia”, non si dichiara “guarita” da nulla e continua a battersi per i diritti delle persone lgbt come prima
allo stesso modo: quelli che si dichiarano “ex trans” nella migliore delle ipotesi (cioè nell’ipotesi che ora siano davvero sereni e felici come mi auguro che siano) non sono mai stati davvero dei trans secondo la mia debole opinione