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Tabù, priorità, ignoranza, binarismo, dei VeteroAttivisti Gay e Femministe

femminismo22

In questi giorni ho risposto a una mail tediosa di una lesbofemminista la quale continua a teorizzare i “presunti traumi infantili” che mi allontanano dal capire cio’ che realmente sono: una donna lesbica che, poverina, non accetta la sua femminilità.
Ho riflettuto sul fatto che sarebbero tutti inorriditi se io (o magari una persona etero), ipotizzassimo che questa lesbofemminista (misandrica) è tale perché suo padre la picchiava o violentava…sarei immediatamente associato a Povia o seguace del Professor Niccolosi…

La stessa persona, quando ho detto che preferivo non averla come amica (lei mi cerca insistentemente, perché in realtà ha un interesse antropologico e non solo per me), e che preferisco passare il tempo di svago con persone con cui non devo disquisire sulla mia identità, ha detto che mi accontento di rapporti facili con persone menefreghiste…uomini, forse donne etero (in realtà ho anche amiche translesbiche, amiche bisessuali, e amiche lesbiche open)…rifiutando coloro che realmente “tengono a me“…ovvero le lesbofemministe!
Chissà come mai siamo più tolleranti con le misandriche che coi misogini…

Ultimamente sono stato addirittura “rimosso” dagli amici da una (autodefinitasi) checca isterica che si era “offesa” della mia insistenza sul fatto che SOLO pochissimi politici proponevano una legge contro l’omotransfobia, ma al massimo “omofobia” e che questa cosa va tenuta presente, da un attivista LGBT, al momento del voto, visti i grandissimi problemi, anche di vita quotidiana e lavoro, che hanno le persone trans, che non possono chiaramente nascondere una cosa evidente com’è il proprio genere.
Sono stato subito bollato a “omofobo“, a persona “che mette prima i trans dei gay“, e che dovrebbe capire che “è meglio portare a casa, per ora“….
A volte mi chiedo…se qualcuno proponesse le adozioni SOLO per le lesbiche (magari aggrappandosi al bisogno di figura femminile per il bambino), e non per i gay….i gay accetterebbero la cosa? per “intanto portare a casa questo“?

Infine, si accettano discorsi sul fatto che “un uomo si è creduto etero tutta la vita e alla fine era gay“, ma tutti impallidiamo e pensiamo a Niccolosi se qualcuno dice “quel tipo si è creduto gay tutta la vita ma alla fine era etero/bisessuale“….perché ovviamente verrebbe usato politicamente, per andare a parare del fatto che “si può guarire“.
Essendo una persona trans, e raccogliendo, di conseguenza, le confidenze di chi crede di essere “un po’ meno anormale” di me, so di casi di ogni genere e specie…che esistono, ma di cui non si “deve” parlare.
Eppure se fosse un ragazzo ftm a credersi etero e poi scoprirsi gay, oppure a credersi gay e poi scoprirsi etero, la cosa non farebbe scalpore, perché non si passerebbe da “anormale” a “normale“…in ogni direzione comunque non ci sarebbero guarigioni cattoliche o normalizzazioni, quindi la cosa è ok…se ne può parlare!
Nel mondo trans non si deve mai parlare di tutti quei casi di persone che “credevano” di essere trans e invece si trattava di un altro caso o trauma, o della confusione di identità e ruoli per ignoranza.

Oppure pensiamo al caso di persone che hanno il tabù di usare la parola bisessuale. Quindi il mondo bisessuale si divide in etero pruriginosi  e gay “che che la fanno col sesso opposto” o “che si vergognano di dire gay/lesbica“.
Persino chi è stato 20 anni in matrimoni etero, ha amato, ha fatto figli, se scopre la sua parte omo, spesso rinnega il suo passato. Sempre per la paura di usare la parola bisessuale, o scoprirsi tale.

E sento, ancora adesso, attivisti omosessuali dire “quel politico odia i gay, ma lui è il primo ad essere gay: va con “i” trans” (le trans sex workers)”.
Ma perché, loro che sono gay, sono attratti dalle le trans?

Poi ci si chiede perché sto abbandonando il glorioso movimento LGBT….

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