Scrivo per esasperazione.
C’è stato un periodo in cui un sacco di persone ftm hanno iniziato a chiedermi l’amicizia su fb, in quando lettori del mio blog. Appuravo che avevano spesso SOLO amici ftm (completano l’album delle figurine Ftm 2012-2013), parlavano solo di identità di genere, non studiavano, non lavoravano.
Ho inventato il termine “alienati dalla monomania del genere“, su ispirazione del quadro “Vecchia alienata dalla monomania del gioco” di Jean-Louis-Théodore Géricault.

Lungi da me dire che tutti gli ftm sono cosi, ma esiste una fauna di confusi, probabilmente di identità maschile solo su fb, che vivono questa loro confusione e alienazione perdendo tutto il giorno i loro pensieri su facebook, confrontandosi con altri ancora più confusi, cambiando cento volte versione su loro stessi.
Spesso parlavano del se stesso maschile in terza persona, e non lo associavano mai, neanche nell’anonimato della chat solo con me, al loro vero cognome, come se fosse un avatar.

A volte mi chiedo se questa gente, con otto ore di studio o di lavoro al giorno, sarebbe meno alienata. Avrebbe una distrazione e anche un piccolo budget economico per valutare un percorso psicologico o altro. Avrebbe dei punti fermi, una stabilità.

Di certo non voglio giudicare nessuno, ma vederli così spesso mi ha reso triste e mi ha posto molte riflessioni.
Con gli anni ho cercato di tenere “fan e lettori” nelle varie pagine e di usare l’account facebook solo per persone della mia vita e con cui condivido realmente qualcosa, quindi queste persone ora mi sono lontane.