Il mondo LGBTQ è un’accozzaglia di lettere che vogliono dire tante cose diverse.
Tanto per cominciare, le prima tre lettere fanno riferimento all’orientamento sessuale ( Gay, Lesbian, Bisex) e le altre due all’identità di genere (Trans, Queer).
Spesso gay e lesbiche giocano a ingegneri e architetti o a milanisti e interisti, con continue frecciatine, spesso dal mondo gay al mondo lesbico.
Il mondo bisessuale è attaccato su tutti i fronti, ma sui pregiudizi sui bisex abbiamo già parlato in altri post in altri post.
Molti gay e lesbiche a loro volta giudicano le persone trans, considerandole “persone omosessuali che non si sono accettate” (e questo fa riferimento a persone trans che prima vivevano da omosessuali, che non è la totalità del mondo trans).
Anche nel mondo trans vi sono frecciatine tra mft e ftm. Le Mtf accusano gli Ftm di passività nel mondo dell’attivismo e di usare la “potenza” del testosterone per nascondersi e vivere in modalità stealth.
Inoltre le persone trans etero attaccano le persone trans gay e bisessuali.
A loro volta, le persone trans attaccano i queer e chi non è in transizione dicendo che “sono loro che gettano confusione sul mondo trans” o accusandoli di poco coraggio, coerenza, convinzione, di scherzare in modo blasfemo sull’identità di genere.
Infine, vi sono pregiudizi anche delle lesbiche femminili contro le mascoline, o dei bear verso gli effeminati e viceversa.
Una bandiera, sei colori, ma comunque la natura umana che si manifesta nella sua stupidità, aggredendo e discriminando il più debole o meno numeroso.
Una guerra tra poveri.
Nath
Hai ragione, pensavo a queste “frecciatine” e ne parlavo con mia madre pochi giorni fa, invece di cercare l’unità il più possibile ci attacchiamo su vere e proprie cavolate, io ad esempio noto come mi guardano le lesbiche mascoline (io sono lesbica e femminile) personalmente non le guardo alla stessa maniera, ma alle volte lo sguardo dice più di mille parole, come saprai certamente anche te, probabilmente ho divagato.
Bellissimo post, e bellissimo blog.
Ciao.
Che ci sia anche un po’ – di riflesso, forse lontano – del campanilismo che afflige noi italian*?