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Stereotipo e ruolo di genere VS espressione di genere

Femministe e persone trans vogliono spazzare via i ruoli di genere. Il concetto di “espressione di genere” è però diverso, e forse merita di essere salvato…

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Questo blog, essendo un blog di informazione sulla condizione transgender, ha dedicato molti articoli all’identità di genere.
Un tema molto più ampio, e di riflessione non solo del mondo trans, ma anche di quello femminista e del mondo LGB, è quello relativo ai ruoli di genere.

Se in passato ho investito molte energie a spiegare che avere una determinata identità di genere non significa desiderarne il ruolo sociale, connotato di tutti i suoi stereotipi, ho destinato invece poche energie alla distinzione tra “ruolo” ed “espressione di genere”.

Perché questa distinzione è importante?

Quando si parla di ruoli e stereotipi di genere, siamo tutti d’accordo col fatto che essi debbano essere aboliti.
Se il movimento femminista chiede a gran voce che mai più un ruolo di genere sarà atteso dalle persone in base al loro sesso biologico, il movimento transgender rivendica anche che i ruoli non vanno pretesi neanche dalle persone trans relativamente al genere “d’arrivo”.
Quante volte, nei gruppi di autocoscienza transgender, ho sentito dire che alcune persone si erano sentita prima oppresse da ruoli e stereotipi relativi al sesso di nascita, e dopo da quelli relativi al genere d’elezione

Ma ci sarà una parte “sana” e da conservare rispetto al maschile e femminile “socialmente costruito”?
Alcuni sociologi la chiamano “espressione di genere” e la distinguono dal concetto di “ruolo di genere” o di “stereotipo di genere“.

espressione di genere

Perché è lecita l’espressione di genere

Se è sbagliato che esistano dei ruoli “preconfezionati” destinati a chi nasce maschio e a chi nasce femmina (ma anche a chi vive da donna o da uomo, nel caso di persone transgender), è invece lecito avere un’immagine ed un’espressione di sè che sia coerente a ciò che si sente più affine a se stessi/e.

E’ quindi il caso di usare ruolo/stereotipo di genere per parlare di quei modelli di comportamento sociale (o di estetica) che vengono considerati obbligatori, proposti come unico modello, legati alla biologia e/o al genere, e conditi con un certo sessismo (un ruolo sociale prevarica sull’altro), mentre possiamo usare espressione di genere per intendere ciò che ogni singola persona esprime per presentare al mondo la propria persona.

Le “espressioni di genere” non sono quindi “due”, opposte e complementari, ma infinite, e sono tutte legittime.
Esistono, ovviamente, espressioni di genere più marcatamente femminili o maschili, come quella donna che ama portare il rossetto, i boccoli biondi e il tacco dodici, e l’uomo tutto “palestra e tatuaggio”, ma sono espressioni legittime anche quelle.

Il rispetto di tutte le espressioni e la dignità delle espressioni “non conformi”

L’antibinarismo dovrebbe portare alla dignità delle espressioni intermedie, e non all’abolizione delle espressioni polarizzate verso il maschile o verso il femminile “classico”.

Se c’è rispetto verso le altre espressioni di sè, ogni espressione è legittima e va tutelata e rispettata.

1 commento su “Stereotipo e ruolo di genere VS espressione di genere”

  1. e un singolo uomo o singola donna può anche avere più espressioni di genere (tutte legittime e genuine da quelle più frequenti a quelle più insolite) a seconda del contesto e delle circostanze,una donna a casa sua si veste in un modo, in discoteca in un altro, così un uomo

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