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Il morto di figa: un prodotto marcio del binarismo?

Dopo tanti post di rivendicazione antibinaria, ecco un post più leggero, almeno apparentemente.

Tutti noi, soprattutto persone con un passato o un presente “al femminile”, sanno cosa è un morto di figa. Che non si dispiacciano le lettrici femministe se ho scritto “figa“, ma per spiegare un fenomeno, o almeno provarci, bisogna chiamare le cose col nome con cui sono note ai più.

Il mondo dei social network prima e delle app poi ha creato un nuovo tipo di morto di figa: il dead of phyga 2.0
Questo mondo è maggiormente accessibile anche a chi non può permettersi i locali, i quali, per sfruttarlo, tassano maggiormente l’ingresso all’uomo etero per tassargli la possibilità di raggiungere la donna.

Anche alcuni portali fanno questo giochetto, ma basta scegliere quelli che consentono accessi gratuiti: happen, tinder, badoo, okcupid, e banalmente anche facebook.

Morti di figa: prodotti avariati di una società basata sul binarismo di genere

Il morto di figa esiste solo perché esiste il binarismo, che crea un mercato in cui la donna è la merce (che seleziona e non si concede) e l’uomo è il consumatore, il predatore, quello che deve seminare tanto per sperare di raccogliere, ma paradossalmente più semina, più viene percepito come uno che non sceglie…e nessuna donna vuole essere il ripiego di un morto di figa.

Se l’educazione eroticoaffettiva fosse paritaria  e non binaria, uomini e donne non si sentirebbero in un gioco di accesso o meno al piacere per volontà dell’altra parte, ma sarebbe la ricerca libera di un piacere reciproco.

Finchè una donna sessualmente libera sarà una “troia” e un uomo sessualmente libero sarà la norma, e finchè gli uomini stessi fomentano questo stereotipo, saranno poi vittima della condizione di morto di figa, condita con un malcelato livore misogino per “la donna” in quanto difficile e a lui inaccessibile.

Leggi anche: Non binary

Morto di figa e maschio beta

L’uomo morto di figa è, etologicamente parlando, il maschio “beta”, quello che non ci sa fare, quello che non viene preferito, e che deve inventare sempre nuove strategie, spesso grossolane e controproducenti, che lo rendono frettoloso, maldestro, inadeguato, e per questo scartato.

Spesso il morto di figa preferisce le bruttarelle perchè pensa che l’accesso sia più facile, solo che fa loro capire che sono per lui un ripiego, e perde anch’esse.

Infine, tra quelle che lui percepisce come “bruttarelle” e quindi abbordabili, spesso c’è l’universo trans, che, nella sua mente (consciamente e o meno) transfobica, egli percepisce come scarto.

E’ per questo che gli ftm pre transizione, i genderfluid di genetica xx, le trav, le trans sono spesso tormentate da un’interminabile fila di uomini morti di figa, con approcci improbabili.

A volte una persona trans xx poco solida e sicura puo’ cedere alla corte del morto di figa, puo’ anche soprassedere sul suo orientamento sessuale (succede ad alcuni ftm gay preT e genderfluid xx) o farsi invaghire dal “grande onore” che egli riserva rispettando il suo genere (maschile o non binario).
L’ftm gay viene sotto sotto visto come una donna promiscua e disinibita, e il suo frequentare saune e portali viene visto non come un comportamento da uomo gay, ma da donna “morta di cazzo”.
Anche alcune ragazze trans, magari senza un gran passing, o all’inizio, cedono alla corte del morto di figa, che essendo “etero”, rappresenta un ideale sessuale per loro.

Un’altra preda del morto di figa è la ragazza bisessuale. Si infiltrano nei gruppi a tema rimanendo vaghi sulla loro bisessualità o dicendo che non hanno ancora provato esperienze bisex, ma sostanzialmente cercano donne bi nella speranza che esse siano facili o disibite.

Morto di figa e portalacci

A volte su tinder, badoo, o sui gruppi fb a tema bi, a contattare le donne è un profilo di donna di mezza età. Solo dopo esce fuori che ha un marito pelato in canottiera pronto per il menage a trois. E’ chiaro che al pc seduto c’è lo stesso marito pelato in canottiera, che scrive presentandosi con la rassicurante foto di lei, che è li’ compiacente…

Anche i gruppi del poliamore, virtuali e non, sono pieni di morti di figa. Essi si mimetizzano nella speranza che le donne presenti in questi gruppi siano promiscue in quanto non hanno capito nulla della filosofia poliamorista.

Credo che gli unici posti dove il morto di figa non dilaga siano, alla fin della fiera, i gruppi sull’asessualità.

Vi saluto, con la speranza che voi non siate la preda di un morto di figa….o magari…chi lo sa, siete voi i morti di figa 😀

 

 


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morto di figa

35 commenti su “Il morto di figa: un prodotto marcio del binarismo?”

  1. manappaccata dicazzitua

    Tu non stai constatando obbiettivamente dei dati di fatto, bensì stai solo sputando giudizi e sentenze arbitrariamente e gratuitamente…non sei per niente divers@ da chi strumentalizza i fatti di cronaca per fare like e visualizzazioni. se volessi coniare una nuova terminologia per inquadrare quelli della tua categoria, forse direi: morti di like!

      1. manappaccata dicazzitua

        poniti una domanda….una sola domanda… chi cazzo sei per giudicare? chi ti ha dato questo sacro incarico di giudicare e condannare chi è divers@ da te o la pensa diversamente da te? forse ti attirerai una marea di visualizzazioni e di like così accendendo questi flame squallidi e deplorevoli…ma di certo non ti attirerai nè simpatia nè appoggio dalla maggior parte…anzi, pur senza conoscerti, a causa di sta cazzata di articolo, ne sto leggendo di tutti i colori su di te, da parte di gente che ti conosce, e credimi, non ci fai per niente una bella figura, stai passando per stronz@ su tutta la linea…

        1. Nessuno ti obbliga a visitare il mio blog.
          I blog esistono affinchè ognuno di noi possa dare le sue opinioni. Qualche mese fa ho fatto un test sulle app e sono entrato a contatto col morto di figa. Oggi gli ho dedicato un post. Se non ti pace non leggerlo.

    1. L’articolo di Nathanael non mi sembra scritto per avere dei like, anzi, dirò che scrive anche per se stesso, come ftm “morto di cazzo”.
      Diversamente non frequenterebbe siti per cuori solitari.
      Piano piano riesco ad afferrare qualche termine in più, ma ho ancora molto da sfangare, perchè sono pigro e non ho voglia di imparare, così perdo molti significati.
      Leggendo l’articolo mi è venuto spontaneo un “meno male che io non c’entro”.
      In qualità di cis, ho avuto l’ultimo rapporto sessuale nella primavera dell’84, giusto il 21 (ora ho 68 anni vissuti senza ripensamenti).
      Dopo mi sono sempre masturbato e volutamente scelto, a ragion veduta, dopo psicoterapie, la singletudine, quella vera, che non contempla, “l’andare a puttane”.
      Per me la donna, con tutte le sue varianti, potrebbe anche non esistere; mi basta vederla in pornografia, ma trovo che spesso le sole fantasie sono superiori.
      All’autoerotismo non si deve mai rinunciare e, con una certa malizia, ritengo che quasi per tutti, sia l’atto sessuale più frequente, nel corso della vita.
      Attenzione, frequentare una prostituta è masturbazione. La vagina sostituisce la mano. Non si tratta di un rapporto sessuale ma di una transazione finanziaria. C’è più sesso in un’otturazione dentaria.

      Io mi sono mantenuto in allenamento e, i miei due e tre orgasmi al giorno, non me li faccio mai mancare.
      Potrei anche pubblicare un mio corposo articolo sull’apologia della masturbazione in 36 punti, ma andrei fuori tema.
      Vedo cinque simpatici “morti di figa” in calce all’articolo (Woody Allen ne ha impersonati molti, ma solo nei film), ed io vi avrei fatto parte, se non mi fossi sottratto in tempo alla mattana che affligge le masse, come milioni di spermatozoi che finiscono nel colon.
      Se le donne non fossero così stronze di natura e calcolatrici all’osso, sarebbero state felici con loro.
      Leggete il libro “Donne che amano troppo” di Norwood Robin, sembra che vadano in cerca del perfetto delinquente che le faccia soffrire; quello è l’uomo che si meritano.
      Ne riparleremo quando caleranno i femminicidi.

    2. anche in un mondo sessualmente più libero i “morti di figa” non batteebbero chiodo perchè i vittimisti giustamente non piacciono a nessuno.
      X eugenetics
      ancora il luogo comune della donna attratta dal delinquente? Ma basta! Esistono donne attratte da uomini di un certo tipo e donne attratte da uomini di altro tipo come è normale che sia. Faccio notare che gli uomini che commettono femminicidio non sono tutti “perfetti delinquenti, aggressivi, iper-machi o stronzi”, spesso sono uomini da tutti giudicati buoni e bravi, calmissimi (almeno fuori casa) e “insospettabili”. Viceversa la storia è piena di criminali violenti che non torcevano un capello alla moglie. Anche Fabrizio Corona che non è un gran criminale ma rispecchia il clichè de “macho arrogante, aggressivo” non ha mai torto un capello alle sue compagne (per quanto se ne sa) forse le ha fatte soffrire in altri modi ma non è mai stato violento con loro, quindi il marito che picchia la moglienon a un preciso identikit, magari l’avesse

    3. Ho rinunciato da molto a capirci qualcosa.
      Vale sempre il principio che la donna è una forza della natura e se si comporta in un certo modo, vuol dire che ci sono giustificazioni evolutive.
      Non è che uno può aggiustarsi il mondo come vuole.
      Queste sono le condizioni, se le accetti ok, altrimenti stai solo.
      La donna, dunque, che io ho definito naturalmente stronza, ha le sue ragioni per preferire un uomo che sembra trattarla male, con autoritarismo, rispetto al tipo gentile, che la pone su un altare.
      Il primo, per lei, è colui che sa farsi valere, magari aggressivo e sgarbato; lascia intendere, dal suo punto di vista, che può difenderla e difendere la prole.
      Sono messaggi di tipo semeiotico, arcaici
      Ella agisce in base ad un istinto. Si sottomette all’uomo del primo tipo, che la eccita anche sessualmente. Il rozzo preferito al damerino.
      Il cinema ci ha giocato parecchio: la sposa che si fa scopare dal robusto facchino, che le porta i bagagli in camera e se la scopa prima del marito, sollevandolo dalle fatiche della deflorazione.
      Col primo fa i figli, di nascosto, o comunque mette le corna, col secondo fonda famiglia, perchè ha le qualità per mantenerla, comportandosi con i figli come padre previdente e accorto.
      Insomma c’è razionalità dove, in un primo momento, appare contraddizione.
      Sono stereotipi ma le statistiche parlano chiaro: 2,5/3 figli su dieci (o Dio sa quanti) non appartengono al consorte ma al furbo scopatore di mestiere, robustoccio, contatore di balle ma che piace alla femmina, la quale incorna senza indugio, se gli capita, mentre il cretinozzo ignaro marito prende il sole sull’arenile, dal quale si stagliano verso il cielo le sue grosse corna ramificate, che gli fanno da ombrellone.
      La donna sa il suo mestiere: mettere al mondo la prole che ha più possibilità di sopravvivere e, instintivamente, sceglie il partner più adatto, anche se il marito è il migliore che potesse capitargli.
      Un uomo per fare figli, un altro per mantenerli, un altro ancora che la diverta… and so on.
      Certo, qualche volta le va male, il supermaschio che si rivela squartatore.
      Vai, Paolo, vai.

        1. Oggi i facchini sono quantomeno laureati.
          All’estero non accettano lavapiatti italiani che non abbiano una laurea in chimica, magari, in cucina è sempre utile. Servono esperti nella lotta agli scarafaggi.
          Altrimenti che cervelli in fuga sono?
          Ma, insomma, gli stranieri, in patria loro, mica sono scemi; non hanno già i loro laureati da sistemare? Stanno aspettando i nostri?
          Per questo troveranno sempre lavori sottopagati e grami. Poi le eccezioni ci sono e sono quelle che raccontano nei TG.
          Fine OT
          L’adulterio si può perdonare ma che fai i figli con un altro ed io debba sgobbare per mantenerli a vita non mi va tanto. Sono i soliti istinti, deteriori quanto si vuole, ma che la legge tutela, non più come un tempo.
          Ecco, io ritengo che il può grosso difetto dei “morti di figa” sia appartenere a questa categoria di cui stiamo parlando. Un piglio di orgoglio dovrebbe indurli a masturbarsi a vita, piuttosto che continuare ad elemosinare figa.
          Esiste poi l’espressione “andare a puttane” come sinonimo di fallimento totale; perchè con i soldi si può comprare tutto ma non sempre la cosa lascia soddisfatti.
          Per questo è meglio che i “morti di figa” rimangano soli. Le donne li capiscono e non vogliono far loro del male a priori.

    4. La donna è una ben strana “merce” che può selezionare “l’acquirente” e anche rifiutarlo. comunque oggi la donna è anche “predatrice”, può prendere l’iniziativa e bè gli uomini selezionano i/le partner sessuali non meno delle donne e ne hanno il pieno diritto. Ci selenezioniamo a vicenda secondo i nostri criteri ed è giusto.
      la volontà dell’altro nella rcerca di amore e/o sesso conta sempre: se io non voglio fare sesso con quella determinata persona, per un qualsiasi motivo, quella persona lo deve accettare, e io devo accettare che quella persona possa rifiutarmi sessualmente o sentimentalmente, fa male ma fa parte dela vita

    5. Pienamente d’accordo, Paolo.
      C’è stato un periodo della mia vita (32-36 anni), durante il quale, avrei quasi accettato incondizionatamente un corteggiamento da parte di una donna.
      Nonostante l’età ero timido, sprovveduto, depresso; condizioni che predispongono a un quasi certo errore di scelta.
      Eppure ho avuto il coraggio di lasciar cadere l’occasione in tre casi di corteggiamenti ricevuti, semplicemente per fifa o per pigrizia. Sto parlando di 34 anni fa.
      Tramite facebook, ho avuto un’occasione buona, con una donna assai determinata, due anni fa; ma è capitata fuori tempo massimo essendo io troppo anziano, stanco e scettico. In ogni caso io non ho cercato nessuno.
      Ho avuto anche altre occasioni nella vita di ogni giorno e nel lavoro, che non sto a raccontare, per nulla sollecitate da me, ma non ho accettato, perchè sapevo che mi sarei trovato in disagio, col carattere che ho, improntato per la vita da single.
      Se uno sa di non essere adatto, inutile che faccia perdere tempo agli altri.

    6. Nathanael: “L’uomo morto di figa è, etologicamente parlando, il maschio “beta”, quello che non ci sa fare, quello che non viene preferito, e che deve inventare sempre nuove strategie, spesso grossolane e controproducenti, che lo rendono frettoloso, maldestro, inadeguato, e per questo scartato.”
      Mi riconosco in questo personaggio ma occorre spostare il tempo a 34 anni fa; di conseguenza non ci sono le diversificate possibilità successive di oggi, pure fallimentari, descritte in questo articolo.
      In ogni caso, personalmente, non ritengo valga la pena proseguire ulteriormente nei corteggiamenti, per il maschio beta che abbia un minimo di dignità. Il loro costo, in ogni senso, è molto elevato, per questo risulta conveniente scegliere la condizione di single permanente, perchè, parliamoci chiaro, i rapporti sessuali non sono poi questa gran cosa, potendo essere, la masturbazione, assai più soddisfacente, senza rischiare respingimenti e sberleffi.
      Non è da escludere anche la possibilità, per chi è fissato sulla figa, di andare a scuola di comportamento. Imparare insomma, cercando di capire, con un terapeuta, dove si sbaglia.

      Ho sperimentato, con una donna separata con due figlie di 9 e 16 anni, una vita di coppia senza convivenza, per un anno, interrotta da me, per stanchezza; durante la quale ero assai gradito a tutte (escluso quella di 9 anni, per la quale, secondo lei non avevo abbastanza attenzioni).
      Si è trattato, dunque, di un’esperienza di famiglia vera, con tutti i carichi di stress conseguenti, pure attenuati dal fatto che non c’era convivenza nella stessa casa, cosa che avrebbe aggravato lo stress.
      A ciò si aggiunga che lei era più anziana e neanche gradevole fisicamente.
      In sostanza ero stato scelto e mi sono trovato incastrato perchè volevo un’esperienza sessuale ma non tale da coinvolgermi così tanto e per così tanto tempo.
      Dopo questa esperienza non ho avuto più contatti con donne, pur avendone occasione, stranamente in crescita, col tempo. Altre persone avrebbero perseverato nella ricerca della figa, con reiterazione degli errori.

      Secondo l’ISTAT sono in calo i matrimoni, specie quelli religiosi; ci si sposa più tardi, 31 donna e 34 uomo, in aumento le separazioni e i divorzi. La durata media prima del matrimonio è 16 anni; tende a scendere rapidamente, ma mi sarei aspettato la metà. Tuttavia, occorre tenere presente che molte coppie rimangono sposate anche se il matrimonio è finito da un pezzo, per motivi economici, per difficoltà a trovare una casa e formare altra famiglia (ma come gli va, dopo un fallimento).
      I matrimoni di etnia mista sono il 14% ma tendono a calare perchè i fallimenti fra misti sono del 30% in più degli autoctoni.
      Non ci sono al momento statistiche per i matrimoni gay ma si sa che la durata di una coppia è assai bassa, non per nulla si è deciso per la non punibilità dell’adulterio. Per questo converrebbe non sposarsi ma le motivazioni economiche sono stimolanti la fedeltà nei rapporti.
      Sono statistiche di una società in declino irreversibile, secondo me.
      Non c’è futuro, ne fra le coppie etero e ancor meno fra quelle gay, ancora agli esordi, considerando la natalità fra gli etero scesa a 1,3 figli per coppia, mentre per i gay è quasi nulla.
      L’Europa del futuro è come l’Africa oggi, divisa con asiatici e islamici.

      Concludendo: i morti di figa sono in calo e non è da escludere che forniscano il maggior numero di futuri trans.
      P.S. Da annoverare fra i morti di figa: Don Giovanni (personaggio di fantasia), Casanova (forse esistito, ma gran contatore di frottole); Califano, Corona e tanti altri, che collezionano amplessi, tutti fallimentari. Hanno solo una buona chiacchiera.
      Costoro sono circondati di figa ma il loro successo con le donne è praticamente zero: non sono riusciti a trattenerne una; tutte li hanno cacciati a pedate nel culo, perchè davanti non c’era rimasto più niente.

      1. Avere tanto desiderio non giustifica la mancanza di rispetto e se avessi ragione sarebbero morti di figa tutti gli ftm in tos o uomini bio. È invece una determinata parte ad esserlo e credo dipenda più dal sentirsi socialmente “maschio beta” che dal desiderio. Se mettiamo in mezzo testosterone e desiderio, va a finire che giustifichiamo anche gli stupratori

        1. anche perchè gli stuori non hanno nulla a che fare col desiderio sessuale ma con la sopraffazione violenta

      2. Gli orgasmi della donna non sono di meno…è l’uomo medio che non è abituato a procurarli.fino a qualche secolo o decennio il sesso veniva fatto solo per il piacere maschile…che pretendi?

    7. Ho letto l’articolo di Sessere e il suo vasto ed erudito profilo.
      Il parallelo binarismo e bimetallismo non facilita la comprensione del problema, probabilmente non ci ho capito molto.
      Ribadisco che “il morto di figa” è anche responsabile della sua condizione, perchè non ha il coraggio di assumersi le sue responsabilità di maschio fino in fondo (e questo è successo pure a me), che sono: mettere la testa a posto (v. art.31); fidanzarsi seriamente, sposarsi, fare figli e, soprattutto, fare il padre come si deve.
      Invece cosa vorrebbe? Avere rapporti sessuali aggratis, vari e senza impegni.
      Giustamente alle donne non va di essere usate, a meno che non le faccia godere anche di agi e comodità, regali, viaggi, a profusione.
      Se non si hanno doti eccezionali (bellezza, cultura, educazione, fascino), come un certo Gastone di Petrolini (che, all’opposto dello sfigato, sarebbe l’affigato, sommerso dalle fighe, una specie di tampax, insomma) poche sono le donne disponibili, che non siano obese, bruttine, divorziate, vecchie, iellate, male in arnese.
      Insomma, se ti do oro non voglio argento in cambio, o addirittura piombo, per rimanere nel bimetallo.

      Stimolante l’ultima risposta di Nathanael.
      Sono convinto che riportando a bomba il problema, cioè a Darwin, si trovano le giuste risposte.
      Non solo l’uomo ha orgasmi veloci, ma anche gli animali predati.
      Durante l’amplesso, l’animale – e l’uomo lo è – è estremamente vulnerabile, come la sua compagna.
      Il fine ultimo dell’amplesso è la fecondazione: lo spermatozoo deve incontrare l’uovo.
      Dei piaceri degli animali, alla natura non importa nulla, se non per l’attrazione reciproca che porta all’accoppiamento.
      Ora, nell’uomo, l’eiaculazione è legata al piacere; come ricompensa per essersi sottoposto alla selezione negli scontri fra maschi e all’ulteriore definitiva scelta della femmina, disponibile solo per il periodo del calore (estro).
      Nella femmina non è indispensabile l’orgasmo, nell’economia della riproduzione; l’attrazione è sufficiente; vale a dire che le basta essere attratta dal maschio, solo per l’estro, poi può tornare feroce e inavvicinabile.
      Ora è inutile prendersela con la natura sarebbe come dare calci ad un sasso. Che le femministe e varianti si quietino!
      Solo un maschio fra tanti verrà soddisfatto, anche più volte, la natura dà questa possibilità, affinchè aumentino le probabilità di fecondazione.
      Negli organismi più primitivi, marini, ad es. lo sperma viene gettato in prossimità delle uova, per questo vi è estrema abbondanza di gameti, cellule deputate alla riproduzione, proprio perchè la possibilità che si incontrino nell’acqua marina è scarsa.

      Che ne è degli spermatozoi di tutti gli altri maschi che rimangono senza partner, non essendo stati scelti?
      Devono liberarsi del carico e sembra che si accoppino fra loro, tanto basta per estendere l’omosessualità anche fra gli animali.
      Occorre una precisazione: appena fecondata, la femmina arresta l’estro, al punto che, dopo qualche accoppiamento col maschio prescelto, essendo ormai fecondata, il suo organismo cessa la produzione dei feromoni, che tanto hanno fatto impazzire i maschi.
      Torna allora l’indisponibilità della femmina, che prende a calci o a morsi i maschi che vogliono montarla. Cessa, di conseguenza, la superproduzione di sperma nei maschi.

      Sono passati tre milioni di anni da Lucy, femmina di australopiteco, una ominide, ma la fisiologia del rapporto sessuale non è cambiata.
      Basta chiedere ad una prostituta e questa dichiarerà che i rapporti durano al massimo tre minuti, sempre che il maschio non venga preso da improvvisa impotenza. Tutto il resto del tempo viene passato in chiacchiere. Molti si accontentano solo di queste.
      Lo stesso Freud, nella descrizione della nevrastenia maschile, dichiarava che poteva essere prodotta dalla masturbazione eccessiva (oggi si danno risposte diverse).
      Il coito interrotto o il trattenersi dall’eiaculazione per prolungare l’amplesso, è un addestramento all’impotenza. Io stesso l’ho sperimentato.
      Per far contenta la mia partner, dandole diversi orgasmi, trattenendomi più volte, avevo alla fine un’eiaculazione quasi priva di piacere. Sopravveniva, cioè, una sorta di anestesia.
      Occorre quindi iniziare e finire l’amplesso senza interruzioni, in un crescendo che termina con l’eiaculazione. Questo dà il massimo piacere al maschio.
      Essendo i tempi assai diversi, il vero piacere per la donna sarà nei preliminari, di durata illimitata.

    8. “anche perchè gli stuori non hanno nulla a che fare col desiderio sessuale ma con la sopraffazione violenta”
      Questa osservazione di Paolo merita una riflessione.
      Io penso, ma posso sbagliare, che lo stupro sia soltanto umano. L’uomo, l’inventore di Dio, va oltre la bestia, ma verso il basso, nella categoria dei “vermini”, non per loro, che svolgono una funzione vitale, ma per la stima che se ne ha.
      Il fatto di possedere una mente pensante – non sempre – fa sì che spesso, potendo uscire dal seminato predisposto dalla natura, l’uomo si comporti come elemento da estinguere, più che da rimproverare. Attualmente, molti membri della specie umana, meritano questa soluzione definitiva.
      Osservando gli animali accoppiarsi, si potrebbe pensare ad un’azione violenta. Anche il bimbo ha l’impressione di una lotta se vede i genitori durante il coito e, probabilmente, ne è spaventato.
      Negli animali è necessario il consenso della femmina. E’ da questa che parte, con la produzione dei feromoni, la superproduzione di spermatozoi da parte del maschio, cui segue l’accoppiamento, che trova la femmina disponibile.
      L’estro è legato alle stagioni. Quando i piccoli nascono devono trovare abbondanza di cibo.
      Coloro che nascono nelle stagioni calde, da fine primavera al primo autunno, sono la maggioranza, in tutti gli animali, perchè è in queste stagioni che si trovano le prede migliori, animali e vegetali.

    9. “Se l’educazione eroticoaffettiva fosse paritaria e non binaria, uomini e donne non si sentirebbero in un gioco di accesso o meno al piacere per volontà dell’altra parte, ma sarebbe la ricerca libera di un piacere reciproco.
      Finchè una donna sessualmente libera sarà una “troia” e un uomo sessualmente libero sarà la norma, e finchè gli uomini stessi fomentano questo stereotipo, saranno poi vittima della condizione di morto di figa, condita con un malcelato livore misogino per “la donna” in quanto difficile e a lui inaccessibile”.

      Parole sacre, che ogni incel e ogni presunto redpillato dovrebbe capire a fondo, anziché rimpiangere il patriarcato anni 50.

      Però qui si fa di tutta l’erba un fascio. Il morto di figa è chi fa la pesca a strascico con tutte quelle che gli capitano a tiro. Questi qui sono solo una piccola parte dei milioni di ragazzi privati di una vita affettiva e sessuale, perché vengono discriminati dall’ipergamia femminile, come i troppo bassi, i non abbastanza belli, e tutti quelli non brutti ma che non sprigionano quel “fascino” e quella primitiva “sicurezza” di cui tanto vanno cercando le donne primitive.

        1. Sono privati dall’ipergamia femminile, che scarta tutti i maschi che non sono abbastanza fighetti, tamarri o fascinosi. Le pretese delle donne etero nei confronti degli uomini sono altissime, e non solo in fatto di estetica pura. Oggi l’ìpergamia femminile è aggravata al massimo dai social e app, che forniscono un catalogo infinito a portata di unghia.
          Nei confronti dei trans, e fra trans e gay le regole cambiano, perché si è all’interno di una minoranza. Moltissimi “incel” se fossero gay non avrebbero problemi a trovare un partner, perché gay e trans non applicano gli stessi criteri selettivi delle donne etero (criteri assurdi).

          1. Quindi tu sei convinto che le persone t stiano con altre persone t? Uahaua

            Io credo che vi stiate creando un’impalcatura parafilosofica per giustificare che nessuna partner vi vuole.

      1. Non hai letto attentamente. Ho detto “Nei confronti dei trans…” intendo da parte degli etero. Stai sicuro che una donna etero che sta con un uomo trans ha parametri di selezione completamente diversi da quelli che una donna etero standard ha nei confronti degli uomini. A partire dall’impossibilità di diventare “mamma” in modo tradizionale. Prova ad essere un uomo etero, anche bello, ma non essere disposto a mettere su famiglia e vedi un po’ se trovi qualcuna, e cosa trovi.
        Se tu sei trans, non puoi sparare sentenze su cose che non puoi conoscere direttamente. Ti assicuro che le esigenze ipergamiche delle donne nei confronti degli uomini “normali”, rendono una vita d’inferno all’85% degli uomini. L’80% degli uomini non é ritenuta neanche degna d’attenzione. Nel 2018 il numero di ragazzi che a 30 anni non ha ancora scopato è del 27% negli USA. Un numero che parla da solo. In Italia non è meglio di sicuro. È 3 volte tanto rispetto al 2008, prima dell’arrivo dei social, che hanno fatto esplodere l’ipergamia “da catalogo” delle donne. E siamo ancora all’inizio. Quando poi verso i 35-40 anni le donne si devono accasare e diventare mamme (primitiva esigenza irrinunciabile per almeno il 90% delle donne), incominciano ad abbassare le pretese, ma ormai il danno alla società è fatto, e si lamentano pure “Ma dove sono rimasti i veri uomini?”. Chi non ha potuto sviluppare capacità relazionali e sessuali entro una certa età, ne rimane irrimediabilmente danneggiato.

        1. Sei ideologizzato da una teoria. Lo capisco, ma non mi interessa essere educato a questa teoria che ben conosco e che non mi interessa.
          Delle persone t e dei loro partner non sai nulla. Non fare teorie a riguardo. Le destre alternative statunitensi se le inventerebbero tutte per dire che alla fine i fortunati siamo noi…

          1. No, non seguo nessuna teoria, so usare la mia testa. Non sono neanche un “incel”. Ho fatto le mie esperienze e di donne ne ho conosciute tante, anche se sono stato con poche. So di cosa parlo e non sono inquadrabile in nessun orientamento politico.
            Tu in base a cosa dici che quel 27% sotto i 30 anni che oggi non ha mai scopato, lo è per per colpa loro e non dell’ipergamia delle donne? Non hai idea dell’entità del fenomeno e di come si è aggravato negli ultimi 15 anni. Come se la cavano i trans con gli etero non ha alcuna importanza, perché sono una minima percentuale sul totale e sono soggetti a tutt’altri criteri di scelta. Non capisco dove stia il problema nel riconoscerlo.

            1. Ho capito che per te le persone t sono una percentuale irrilevante. Ma questo blog parla di persone t. Non parla dei problemi di chi non scopa perché nessuno lo vuole.

        2. Che i trans siano una piccola percentuale della popolazione è un dato numerico, e le piccole minoranze non hanno peso a livello statistico. Lo so che questo è un blog trans, ma questo non cambia i numeri. Ho commentato questo articolo perché si vuole sostenere che le regole di selezione applicate dalle donne etero verso gli uomini trans, siano le stesse che valgono verso gli uomini etero, e che quindi se non è difficile per un trans trovare una donna etero, deve valere lo stesso vale per gli uomini etero. È totalmente falso, come ho spiegato, e come indicano i numeri.
          I concetti di base della red pill e del problema incel, riguardano le relazioni uomini-donne etero, non possono essere estesi tali e quali ai trans.

            1. Nel tuo commento di prima hai scritto:
              “Privati da chi? Se persino le persone transgender e non binary riescono ad avere una vita sessuale e affettiva felice, perché un uomo etero bianco e virile dovrebbe piangersi addosso? ”
              dando per scontato che i trans e gli uomnini etero dovrebbero avere la stessa facilità nel trovare un partner. Io ti ho spiegato che non è affatto così, perchè sono soggetti a criteri di scelta e selezione completamente diversi.

                1. Onestamente solo una donna ottusa chiusa nel suo mondo può pensare che non sia così. Come ho spiegato lo dimostrano anche i numeri. Solo un pirla parla di un mondo intero che non conosce. I numeri non si inventano e parlano chiaro. Stai pure nel tuo mondo, ma non scrivere falsità. Non ho capito cosa te ne viene a non riconoscere la realtà.

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