Vai al contenuto
Home » Articoli Non Binary – Progetto Genderqueer » Nelle butch c’è una tematica di genere?

Nelle butch c’è una tematica di genere?

Identità butch: significato

Come attivista e teorico, provengo dalla riflessione relativa a identità di genere e ruoli di genere.
Le estensioni di queste mie ricerche hanno toccato più che altro ruoli sessuali, varianti sessuali e altro.
Non sono mai stato interno al mondo “omosessuale cisgender“, ma soprattutto, per ovvie ragioni, mai interno al mondo lesbico.

Mi è sempre stata sempre abbastanza chiara la differenza tra ruoli e identità di genere.
Un uomo che, rispetto agli stereotipi sociali, consideriamo effeminato, rimane comunque un uomo se tale si definisce e se è in armonia col suo corpo.
Lo stesso per una donna che, secondo lo stereotipo, consideriamo mascolina, ma è ben felice di chiamarsi Carmela e usare la sua vagina, o guardare allo specchio il suo seno.

Questo dovrebbe essere valido sia per persone cisgender eterosessuali, che omosessuali, anche se vi è una maggiore trasgressione di ruolo negli ambienti omosessuali (maschili e femminili), per non avere doveri machisti di soddisfare il “desiderio etero”.

Le butch mi vengono descritte invece come persone in un certo senso “disforiche” (spesso cambiano il loro nome in qualcosa di neutro, e Stefania diventa Ste, Cristina diventa Cri e cosi’ via).

Identità butch: significato

Se fosse solo un usare boxer, profumi da uomo, il crestino, allora direi che sarebbe comunque un’ “identità femminile alternativa“.
Invece sembra si leghi a una identità a parte: l’identità lesbica (concetto che attualmente fatico a comprendere…lesbica è un orientamento affettivo/sessuale, al massimo un’identità politica, come essere ateo o comunista).

Inoltre mi si dice di lesbiche butch per niente in armonia con la vagina e il seno.

Identità butch: significato

A questo punto mi viene da pensare: non saranno comunque persone disforiche? e quindi transgender?
Se una persona odia il suo nome, e i suoi genitali, si puo’ parlare di solo ruolo?

Forse queste sono persone transgender che sono state “castrate dall’ambiente lesbico” nell’esprimere il loro maschile? Forse è l’unica definizione che hanno trovato di se, non arrivando, quindi, a comprendere la loro reale condizione?

Lo chiedo con umiltà e da ignorante, perché non frequento e non conosco il mondo lesbico.
Per me una lesbica dovrebbe essere una donna che ama le donne, magari che se ne frega degli stereotipi di genere, ma che comune è ben felice di chiamarsi Mariuccia e di avere la vagina (che poi la usi per farsi penetrare dalla compagna o no, cavoli suoi).

Comunque illuminatemi a riguardo, se potete.

Identità butch: significato

7 commenti su “Nelle butch c’è una tematica di genere?”

  1. Quello che mi domando io da anni. Per una vita molta gente che ho incontrato( in ambienti lgbt) ha messo in dubbio la mia omosessualità solo perché non mi riconoscevo nello stereotipo della lesbica mascolina, con il capello corto e senza trucco (che solo questa in Italia , perlomeno fino ad un po’ di anni fa , era  la lesbica socialmente accettata!!Ed è un paradosso dei più grotteschi parlare di lesbica socialmente accettata, nel nostro paese! )
    Ho incontrato donne che dovevano necessariamente assumere il ruolo di maschio nella coppia solo perchè io conservavo, per mio gusto personale,il mio aspetto femminile (pur standomi stretti i confini sociali di maschio e femmina)e amando molto il ruolo “attivo” in molte circostanze, non ultima quella sessuale. 
    Il capitolo “sesso” tra le lesbiche è un altro di quegli argomenti che mi piacerebbe approfondire visto quanti tabú sessuali  ho incontrato anche solo parlando con amiche lesbiche
    Non biasimo le donne che si sentono butch, maschie e mascoline, immagino che scegliere e sentirsi cosí sia frutto di condizionamenti sociali o  scelte personali, ma non ne capisco il senso, sarei davvero curiosa di confrontarmi con queste benedette donne.
    Grazie

  2. perchè parlare di ruoli?non capisco…una lesbica femminile o una lesbica mascolina è sempre una lesbica,perchè dividere in altra categoria!!!gli stereotipi passatemi la parola sono solo stereotipi del cazzo!lesbica=donnna che ama una donna!!!quindi una mascolina o una femminile sono cosi semplicmente perchè sono se stesse!sono gli stereotipi a parlare perchè si dice che una mascolina ha scritto in faccia di essere lella e quella femminile passa inosservata e magari dentro è molto piu maschia di una mascolina!identità di genere e lesbica mascolina sono due mondi opposti!!!in quanto un trans puo essere gay lesbica o eterosessuale.mentre un gay è gay,una lesbica è una lesbica e un etero è un etero!!!

    1. ma hai letto bene il post?
      non è che si vuole aggiungere “un nuovo tipo di lesbica”:
      semplicemente si sa ipotizzando che, se una persona odia il suo nome femminile, usare la A per parlare, usare la vagina…forse non è “una lesbica”. forse è una persona trans. un ftm etero probabilmente

  3. ma saranno anche cavoli loro come si vogliono definire?

    Non capisco come possa proprio una persona che si definisce genderqueer andare a questionare su come si definiscono gli altri…

  4. Ma questo blog così si chiama.
    Il fine di questo blog è quello di aiutare a superare le barriere verso le persone gender-variant, oppure quello di insultare le persone diverse da colui che scrive?

    1. il fine del blog lo leggi nel sottotitolo e nella descrizione del progetto..non te lo devi immaginare tu.

      non mi sembra di aver insultato nessuno….semplicemente si rifletteva sul fatto che odiare l’avere un nome femminile, l’avere le tette, l’usare la vagina…non è propriamente “lesbico” ma è un atteggiamento disforico e pertinente all’universo trans.

      se la cosa ti disturba…parliamone

Rispondi