Lettera aperta a Marina Terragni, su trans, transmedicalisti e transcult
Lettera aperta a Marina Terragni sui transmedicalisti ed il pericolo dell’esclusione dei transgender non medicalizzati dal riconoscimento della loro identità
Femminismo intersezionale, femminismo della differenza, femminismo radicale, gender critical, transfemminismo
Lettera aperta a Marina Terragni sui transmedicalisti ed il pericolo dell’esclusione dei transgender non medicalizzati dal riconoscimento della loro identità
La corrente di attivismo britannico che, col suo essere “gender critical”, pratica il negazionismo dell’identità di genere, merita spazio nel dibattito o rischia solo di toglierci energie?
Le persone transgender subiscono discriminazioni e vivono esperienze che talvolta riguardano il sesso d’appartenenza, talvolta il loro genere, talvolta i ruoli sociali che incarnano. E hanno tanto da dire, lo hanno sempre fatto…prima della “censura” ricevuta da parte da alcune correnti di femminismo.
L’abbondanza di persone di biologia xx (donne, uomini ftm, non binary di origine biologica xx) che si definiscono sapiosessuali, demisessuali, pansessuali, attratte da persone più anziane, invita a riflettere: questa “flessibilità” è indotta dalla cultura sessista?
Per chi se lo fosse perso, e per chi volesse farsi un’idea su questo pacato e interessante confronto sul tema degli adolescenti questioning sull’identità di genere
Daniela Danna, gender critical, alla Scighera con Progetto Genderqueer Video dell’evento, per chi volesse approfondire Domenica 16 dicembre, alle ore 21.00, la Scighera, circolo Arci… Leggi tutto »Piccola Principe alla Scighera, un’occasione di confronto con Daniela Danna
Perché l’ftm genitore è diventata la pietra dello scandalo? Perché la sola esistenza di ftm che siano stati genitori biologici preoccupa coloro che sono coinvolti nel dibattito sulla GPA? Perché la genitorialità trans è strumentalizzata da omosessuali, lesbiche e femministe?
Alcune correnti di femminismo vorrebbero “rottamare” la parola “cisgender” parola chiave dell’impianto teorico degli intellettuali transgender, poiché usata in modo denigratorio da alcuni autori queer. E’ giusto censurare il linguaggio elaborato da una subcultura?
Lettera a Daniela Danna, sul libro “La Piccola Principe”. Proposta di confronto e dialogo sul tema dei giovani questioning
La serie TV “WestWorld – dove tutto è concesso” ha creato uno scenario fantascientifico in cui viziati (e viziate) altoborghesi possono vivere vacanze all’insegna della violenza e del sesso in un parco “Western”, avendo piena libertà, di vita o di morte, di abusi sessuali, sui robot “residenti”, di fatto intelligenti quanto gli umani.
Sembrava una metafora distante, e invece …