Il libro “Zamel” di Franco Buffoni esplora la vita di Aldo, un uomo omosessuale che vive nel Maghreb e che è affascinato dai giovani arabi bisessuali. Tuttavia, nonostante la sua attrazione per questi giovani, essi sono fortemente influenzati dall’omofobia e dalla bifobia interiorizzata e, anche se hanno rapporti non solo sessuali con lui, negano ogni coinvolgimento.
Zamel: la trama del libro e la definizione
Il libro descrive anche il confronto tra Aldo e l’amico Edo, un attivista giovane e fiero che lotta per i diritti LGBTQ in Italia. Il libro rappresenta una critica all’omofobia e alla mancanza di laicità in molte parti del Mondo. Buffoni usa la storia di Aldo e Edo per mostrare come la lotta per i diritti LGBTQ sia universale e come gli individui che lottano per questi diritti affrontino sfide simili ovunque nel mondo. In sintesi, “Zamel” è un libro che esplora le difficoltà affrontate dalle comunità LGBTQ in Paesi che non sono laici e che invita a una maggiore comprensione e a una maggiore lotta contro l’omofobia, la bifobia e l’intolleranza.
Franco Buffoni è magistrale nel descrivere questa storia, e far riflettere i lettori sulle diverse anime della soggettività omosessuale maschile.
Zamel significato e traduzione nel Maghreb
Il termine zamel significa “omosessuale” in arabo e viene usato come offesa per indicare chi è omosessuale. Per questo motivo, spesso è visto come un insulto molto grave. Zamel significa “ape” in arabo. In senso figurato, il termine viene usato per indicare le persone che hanno un atteggiamento effeminato o considerate gay. La parola può essere usata in maniera offensiva, quindi bisogna fare attenzione a non utilizzarla quando si è in Paesi arabi, perché potrebbe scatenare reazioni violente.
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