Transessualismo primario e secondario sono concetti “psichiatrici” un po’ superati e contro cui l’attivismo si batte. Ad ogni modo c’è ancora qualcosa di vero nelle differenze di vissuti tra chi si vive liberamente riguardo al genere da piccolo e chi lo fa nell’età adulta.
Sarebbe più corretto parlare di transgenderismo e non di transessualismo.

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Transessualismo primario e secondario

Transessualismo Primario

E’ quel tipo di transessualismo, più raro, in cui il bambino/la bambina manifesta un’identificazione col genere opposto al sesso genetico fin dalla primissima infanzia.
Vi sono pareri discordanti sugli interventi fisici riguardanti persone minorenni. Se è vero che intervenendo in fase pre-puberali la voce non è ancora cambiata e gli organi sessuali non si sono ancora sviluppati completamente, quindi si ha un risultato estetico e funzionale migliore, è anche vero che la persona minorenne non è ancora completamente cosciente di decidere sul proprio futuro riguardo al genere e rispetto alle modifiche medicalizzate che desidera.
Pare che la maggior parte dei transgender “primari” ha un orientamento eterosessuale: è quindi attratto/a dal genere opposto (mtf attratte da uomini, ftm attratti da donne).

Transessualismo Secondario

E’  quel tipo di transessualismo che vede la scoperta di sè stessi in fase adolescenziale e post-adolescenziale.

 

 

Transessualismo GinoAndroide

Transessualismo ftm, ovvero da femmina a uomo

Transessualismo AndroGinoide

Transessualismo mtf, ovvero da maschio a donna