Il design, la progettazione di oggetti e l’ergonomia sono spesso basati sul corpo maschile, ignorando le esigenze e le caratteristiche delle donne e di altri gruppi sottorappresentati. Questo fenomeno, noto come “design maschilista”, ha un impatto negativo sulle nostre vite quotidiane, limitando la scelta e l’accessibilità a oggetti e spazi progettati per soddisfare le esigenze di tutti.
Design maschilista: cos’è e perché è importante riconoscerlo
Il design maschilista è una progettazione che esclude le donne e altri gruppi sottorappresentati, basata sulla concezione del corpo maschile come standard. Questo approccio limita la scelta e la disponibilità di prodotti che rispondono alle esigenze e alle preferenze di una vasta gamma di consumatori, inclusi coloro con disabilità, anziani e persone di diversa statura e forma.
Esempi di design maschilista nella vita quotidiana
Il design maschilista è ovunque nella nostra vita quotidiana, dalle sedie che causano dolori alla schiena perché progettate per il corpo maschile, ai dispositivi tecnologici o musicali con pulsanti o tasti troppo piccoli per le mani femminili. Anche i prodotti per la cura personale, come i rasoi, sono spesso progettati solo per uomini, ignorando le esigenze delle donne.
Il corpo maschile come standard per il design
Il corpo maschile è spesso utilizzato come modello per il design, con un’enfasi sulla forza e l’agilità piuttosto che sulla comfort e l’accessibilità. Questo ha un impatto negativo sulla progettazione di prodotti come sedie, automobili e attrezzature sportive, che possono essere scomode o addirittura pericolose per le donne e altri gruppi sottorappresentati. Addirittura, il problema esiste anche con le tute per le astronaute.
Soluzioni per un design inclusivo
Per combattere il design maschilista, è importante riconoscere e integrare le esigenze e le preferenze di una vasta gamma di consumatori nella progettazione di prodotti e spazi. Questo può includere la considerazione delle dimensioni e delle forme del corpo, la facile accessibilità e la garanzia di una completa espressione di genere per chi utilizza questi accessori.
Uno sguardo all’ergonomia maschilista
L’ergonomia maschilista è una pratica progettuale che si concentra sulla creazione di oggetti pensati e progettati a misura del corpo maschile. Si tratta di una forma ben organizzata di sessismo, in cui gli oggetti sono progettati in modo da favorire le persone con caratteristiche fisiche più tipicamente associate al genere maschile.
La mancanza di ergonomia femminile ha portato a un ambiente produttivo dominato dagli uomini e in cui gli strumenti sono progettati per loro comodità, non tenendo conto delle altre esigenze. I risultati sono stati sproporzionatamente disegnati per le necessità degli uomini, a scapito delle donne e della diversità dell’industria negli ultimi decenni.
Gli oggetti quotidiani possono nascondere la discriminazione su base di genere nella loro progettazione. Per questo motivo è importante parlare dell’ergonomia maschilista e come sta influenzando il design degli oggetti quotidiani destinati all’uso da parte dell’uomo.
Oggetti progettati per l’uomo ma non per la donna
L’ergonomia maschile è un fenomeno ben noto, ma spesso ignorato, che ha luogo quando le cose sono progettate esclusivamente per l’uomo. Un esempio di questo potrebbe essere l’altezza di una sedia.
Se i sedili dei tavoli pubblici o delle sale d’attesa sono più alti, le donne possono avere difficoltà ad accomodarsi comodamente e comunemente risultano più scomode da usare.
Altri esempi di oggetti pensati principalmente per gli uomini includono scarpe da ginnastica con ammortizzazione insufficiente per i piedi femminili, guanti da sci con prese ergonomiche più adatte alla mano media maschile ed assenza di numerazioni adeguate alle donne in linea di abbigliamento sportivo. In questo modo molte persone si sentiranno discriminate o limitate dall’utilizzare prodotti non adeguati alle proprie dimensioni corporee e preferenze personali.
Come l’ergonomia maschilista influisce sulla qualità della vita
L’ergonomia maschilista è uno stile di progettazione che prende le dimensioni, le forze e i modelli d’uso dei corpi degli uomini come modello standard. La progettazione ergonomica prende in considerazione la forma, la funzione e la comodità del prodotto quando viene utilizzato da persone con diverse dimensioni ed esigenze.
Questi prodotti possono influenzare negativamente la qualità della vita delle donne e delle persone non binarie. In primo luogo, gli oggetti quotidiani progettati per l’uomo spesso non si adattano bene al corpo femminile.
Ad esempio, panche e sedie sono state progettate su misura per i corpi maschili più alti e più larghi rispetto a quelli femminili più piccoli e sottili. Ciò significa che le donne possono soffrire di mal di schiena, mal di collo o altri disturbi dovuti alla posizione scomoda nella quale devono stare mentre usano queste panche e sedie. La mancanza di adattabilità può anche rendere più difficile raggiungere comfort durante il lavoro manuale o la guida; se un volante o un attrezzo non è stato regolato in base alle dimensioni delle braccia femminili, le donne possono trovare estremamente doloroso usarli a lungo termine. In secondo luogo, le tecnologie progettate intorno a modelli d’uso maschili possono essere meno accessibili alle donne rispetto agli uomini.
Quali misure dovrebbero essere prese per riequilibrare le progettazioni?
Per riequilibrare le progettazioni, è necessario prendere misure che incoraggino il design unisex. Un modo per farlo consiste nel fornire finanziamenti e incentivi a designer di prodotti capaci di soddisfare entrambi i sessi. Potrebbero essere organizzate delle competizioni o dei concorsi incentrati sulla progettazione di prodotti neutri e funzionalmente adatti a tutti.
È importante anche incoraggiare la partecipazione femminile nella creazione di prodotti all’avanguardia attraverso programmi specializzati come borse di studio, workshop e seminari. Inoltre, dovrebbe essere implementata una legislazione vincolante volta alla promozione dell’equità di genere nelle progettazioni.
Le persone che prendono parte al processo decisionale dovrebbero prestare particolare attenzione al modo in cui i prodotti sono creati in modo da evitare l’esclusione delle donne dalla fruizione della loro stessa tecnologia. Infine, le organizzazioni devono garantire una maggiore trasparenza nella produzione dell’innovazione tecnologica al fine di assicurarsene l’accessibilità da parte del più ampio pubblico possibile.
Verso una visione più inclusiva
In conclusione, l’ergonomia maschilista è un tipo di progettazione che esclude le donne dalla progettazione degli oggetti quotidiani. La progettazione deve essere inclusiva e tenere conto delle differenze fisiche tra uomini e donne. Una visione più inclusiva incoraggerebbe un prodotto utile a tutte le persone, indipendentemente dal genere.
Ciò consentirebbe di creare prodotti ergonomici che soddisfino il maggior numero possibile di persone. Inoltre, fornirebbe alle donne i beni materiali necessari per partecipare alla vita moderna in modo paritario agli uomini.
Foto di Mikhail Nilov: pexels.com/it-it/foto/luce-donna-tecnologia-sfocatura-7709022/
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