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Massoneria e inclusione delle persone Transgender

La massoneria inglese, da sempre quella più tradizionalista e binaria, si apre alle persone transgender mtf ed ftm.

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In questi giorni molti siti stanno riportando una notizia riguardo all’apertura della massoneria Inglese (tradizionalista, conservatrice, solo maschile) alle persone transgender.
Riporterò alcune dichiarazioni riportate da siti e blog italiani, di cui non mi fido a pieno, poichè non sono blog LGBT e non so quanta cura abbiano messo a riportare correttamente le definizioni relative ai temi e sul dizionario transgender, riguardo alle due direzioni.

Parto dall’articolo migliore, quello che cita Edward Lord, massone inglese, attivista del partito LiberalDemocratico, bisessuale e antibinario (un uomo da sposare, insomma!), e la sua lotta per l’inclusività in massoneria.
Leggete l’articolo, è interessante, perché dà anche alcune nozioni sulla massoneria a chi dovesse avere dei pregiudizi.

E’ importante precisare che non c’è una sola “massoneria” ma tante”massonerie”, alcune di influenza inglese, altre di influenza francese, che accettano, ad esempio, atei ed agnostici. Anche il Grande Oriente di Francia, la più autorevole obbedienza francese, una delle poche, di tradizione “francese”, ad essere rimasta solamente maschile a lungo, da molti anni è diventata un Ordine Misto.
Per non parlare del Droit Humain, storico Ordine Misto, il primo al mondo.
Molte logge sovrane ed obbedienze/ordini sono miste da sempre, altre obbedienze hanno al loro interno logge solo maschili e logge solo femminili, che lavorano insieme in momenti straordinari, altre obbedienze sono invece solo maschili, o solo femminili.
Diverse realtà includono già persone transgender, rettificate e non, rispettando il loro genere d’elezione.
E’ chiaro, però, che la notizia sia importante perché arriva dall’Obbedienza ancora considerata, da alcuni, l’unica “vera” Massoneria.

Da questo sito (che però usa una terminologia discutibile, nel parlare di trans) arriva questa notizia:

Massoneria di nuovo all’attacco sotto il vessillo Lgbt: la Gran Loggia Unita d’Inghilterra, fondata nel 1717 e – aspetto non secondario –  aperta esclusivamente agli uomini, ha deciso di pubblicare appositamente un comunicato, per precisare: «Un massone, che, dopo la propria iniziazione, cessi d’essere uomo, non cessa tuttavia d’essere un massone».

Si aggiunge anche lo stesso vale per gli uomini ftm, che saranno ammessi.
L’unico dubbio rimane sugli ftm “non medicalizzati”, ma la riforma della Gender Recognition Act del 2004, che dovrebbe riconoscere anche i transgender non med, potrebbe cambiare le cose.

Anche questa fonte, sempre con un linguaggio abbastanza primitivo e “biologista”, conferma la stessa posizione:

Una donna che “è diventata un uomo” deve essere trattata “allo stesso modo di qualsiasi altro candidato maschile”. Un transgender dalle parvenze femminili potrà continuare a frequentare la loggia.
Così ha stabilito la United Grand Lodge of England (Ugle), che ha giurisdizione su Inghilterra, Galles e sui distretti d’oltreoceano, una Gran Loggia, fondata nel 1717, che conta circa 200 mila membri.

Anche questa fonte, meno autorevole delle precedenti, e sempre con un linguaggio barbarico, conferma quanto detto.

Il fatto che non è chiaro se il linguaggio deriva da errate traduzioni o meno, l’unica paura rimane il biologismo: le persone transgender saranno rispettate nel loro genere d’elezione? Sarà usato il nome d’elezione? Le trans saranno chiamate “sorelle” o no? Gli ftm saranno considerati “fratelli”?
Tante domande, e solo il tempo darà delle risposte.

Nel frattempo, allego le interviste che furono fatte da Alessandro Rizzo Lari in occasione dell’evento al Milk denominato Massoneria Rainbow.
Molto interessanti e pertinenti.

Intervista a Diego Sardone

Intervista ad Enrico Proserpio

Intervista a Denise Farinato

 

 

 

 

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