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Eterosessismo: su Meetic l’uomo paga e la donna… è la merce

Si è’ finalmente concluso il mio esperimento sociologico nel canale http://www.meetic.it

Eterosessismo: su Meetic
Ogni estate i canali televisivi nazionali pubblicizzano Meetic come luogo di incontro: quando vivevo al femminile e avevo le stesse velleità sociologiche su campi eroticoaffettivi, mi iscrissi per scoprire che esistevano più o meno queste tipologie di uomini.

–  vecchio porco
–  vecchio solo
–  divorziato scoraggiato
–  giovane molto brutto
–  giovane bello che cerca solo sesso
–  feticisti e sadomaso
Io naturalmente vedevo, come iscrittadonna in cerca di uomo“, solo gli uomini etero.

Stavolta la ricerca è stata meglio fatta: ho aperto 4 profili e ho messo in tutti e 4 le mie reali foto
– donna in cerca di uomo
– donna in cerca di donna
– uomo in cerca di donna
– uomo in cerca di uomo

 

meetic gay

L’eterosessismo divampa: solo la donna in cerca di uomo si puo’ iscrivere gratis, perché:
la donna in cerca di uomo è “merce” che tiene vivo il portale
– la donna in cerca di donna deve pagare, o sarebbe un universo non utile economicamente al portale
– l’uomo in cerca di uomo deve pagare, o sarebbe un universo non utile economicamente al portale
l’uomo in cerca di donna deve essere spennato

Una persona bisessuale, diversamente dal portale “badoo”, deve per forza avere due profili. Non è contemplata la bisessualità. Ho chiesto spiegazioni allo staff, ma mi hanno risposto “che è un portale dedicato alle storie d’amore“…quindi, non si sa perché, l’amore romantico comprende gay ed etero, ma non bisessuali.

1) Il primo profilo femminile che ho aperto come “donna in cerca di uomo”, con le reali foto, è stato chiuso. Qualcuno mi ha denunciato come “non veramente una femmina” e quindi hanno chiuso baracca e burattini dicendo che ero “un uomo gay che voleva non pagare” e che si è quindi iscritto donna. Vai, sono passato!

Sono tornato a riaprirlo, e ho scoperto che con le mie foto solite, capello medio, abiti maschili, non mi calcolava nessuno, ma con i capelli piu corti, punk, hanno cominciato a cliccarmi moltissimo.
Ho dedotto che un taglio medio classico maschile ispira “cessa, lesbica“, mentre un taglio punk o rasato ispira “etero alternativa e quindi sessualmente disponibile“, tanto che sono aumentati molto i contatti e tutti di ispirazione sessuale. Mi chiedevano se facessi uso si marjuana e se frequentassi centri sociali. Quando ho detto che sono” liberale ” mi hanno detto “vorrai dire libertina“…

Mi hanno contattano anche molti bisessuali che avevano letto l’intero profilo, “ringraziandomi” per la mia capacità di inclusione delle differenze. Con qualcuno di questi ho provato ad uscire dal vivo. Ho chiarito comunque che era solo un esperimento sociale e ho spiegato ciò che sono. A loro comunque è andato bene e si sono rivolti a me al maschile senza problemi. Sono nate alcune amicizie.

2) Come “donna in cerca di donna” so per certo di aver ricevuto molte sbandate, ma purtroppo per visionarle dovrei pagare.

3) Come “uomo in cerca di donna” ho conosciuto molte ragazze bisessuali, che è più facile che clicchino una figura con la mia immagine

4) Come “uomo in cerca di uomo” ho conosciuto molti ragazzi bisessuali, che è più facile che clicchino una figura con la mia immagine

Forse una persona con un passato omosessuale, se vuole un’esperienza etero, pensa che questo canale sia semplice.
Mi ha incuriosito trovare, tra gli iscritti uomini etero, persone che avevo conosciuto nel mondo LGBT. Un ftm e due “presunti” gay.

E per ora è tutto.

 

5 commenti su “Eterosessismo: su Meetic l’uomo paga e la donna… è la merce”

  1. interessante esperimento °.°

    in passato, quando vivevo in USA, mi son trovata benissimo con OkCupid… ma non fanno la versione italiana proprio perchè è un sito… direi “incompatibile”… con l’Italia ed i suoi pregiudizi

  2. L’unica agenzia matrimoniale per persone gay e lesbiche è Il Delfino. Anni fa mi telefonò modello offerta da call center l’Eliana Monti, agenzia matrimoniale per etero e molto eterosessista, e la tizia al telefono non accettava quello che le dicevo, e cioè “Voi vi rivolgete solo a persone etero, io sono lesbica e non mi interessate”. Ha detto delle cose assurde, tipo che forse avevo problemi e che avrei dovuto dare una possibilità all’altro sesso e a quel punto l’ho mandata a stendere…

  3. Credo debbano esistere siti specializzati per ciascuna coppia: lesbiche, eterosessuali, bisessuali, gay, trans, ecc., in modo da facilitare la ricerca verso la persona che interessa.
    Questo perchè, ovviamente, se sono eterosessuale, non voglio cercare un trans.
    Diversamente perdo tempo, soldi e colleziono delusioni.
    Ci si potrebbe chiedere: se un omosessuale, pur rimanendo tale, vuole accoppiarsi con un eterosessuale?
    Lo mette nel profilo, infatti, nel catalogo si può visitare ogni sezione (se un’agenzia è strutturata per le più diverse clientele), per cui uno, pur essendo etero, e vuole un’esperienza di coppia con trans, se la va a cercare e, fra i vari annunci nella sezione trans, ne troverà uno dei tipo sopracitato.
    Per coppie ancor più particolari, es. bonding, sadomaso, fetish, e le altre 40 combinazioni dell’universo GLBT, dipende dall’agenzia includerle.
    Ciò impegnerebbe oltremodo gli impiegati e gli specialisti della comunicazione.
    Il personale andrebbe scelto con una preparazione specifica per ogni settore, e questo aumenterebbe i costi di gestione, per questo, le agenzie di questo tipo non esistono o devono sceglier in quale campo lavorare.
    Scelto il settore, inizia il lavoro vero e proprio per cercare persone che abbiano affinità caratteriali.
    Vero che esistono tipi passivi che si trovano bene con dominanti, ma questo sta a loro chiarirlo, scegliendo il partner da catalogo con certe caratteristiche.
    Più ciascuno conosce se stesso più ha facilità nel trovare il partner che gli aggrada.
    Ora, se uno intende veramente trovare un partner per una relazione seria e duratura, le cose funzionano. Tuttavia possono capitare persone che fanno una certa richiesta pur sapendo che vorranno impiantare una relazione che difficilmente il partner di quel settore accetterebbe.
    Di questi ci si accorge subito e subito si tronca.
    I pregiudizi degli impiegati servono proprio a prevenire incontri inutili.
    Del resto, se uno vuol solo divertirsi, ci sono altri luoghi, senza rovinar la vita di quelli che hanno ben altri obiettivi.
    Giusto, allora, che siano subito tagliati fuori.

  4. Il Giovanni del 9 dicembre 2014, qui sopra, sono io, ora iscritto come eugenetics.
    Torno con un recente articolo sull’argomento scritto da:
    Vincent Glad, pubblicato sul quotidiano Libération del 2110/2017

    ” Due economisti avanzano l’ipotesi che Tinder o Meetic consentano alla societa’ di essere piu’ mista.
    E’ un risultato spettacolare quello pubblicato da José Ortega e Philipp Hergovich. In uno studio ampiemente ripreso dalla stampa anglosassone, i due economisti sostengono che gli incontri online favoriscano nettamente i matrimoni interazziali e permettano di fare calare il tasso dei divorzi.
    Secondo i due ricercatori, “le persone che si incontrano online hanno la tendenza ad essere dei perfetti estranei”, con cui in apparenza non esiste nessun legame sociale. Ortega e Hergovich evocano “la forza dei legami assenti”, riferendosi ad un articolo di sociologia ben conosciuto, “la forza dei legami deboli” di Granovetter.

    Dai legami “deboli” a quelli “assenti”
    I legami deboli, per quanto a nostra conoscenza, sono quelli di persone che li hanno vissuti senza avere un vero legame amicale od emozionale. Questi legami deboli sono “forti” secondo Granovetter perche’ ci permettono di accedere a risorse che i nostri amici non possono darci, per esempio quando si cerca un appartamento o un lavoro. Questo e’ tipico degli amici Facebook di cui non si hanno piu’ notizie, e che di colpo pubblicano una notizia che sembra miracolosa.
    Per i nostri economisti si trova gia’ l’amore essenziale con questi “legami deboli”: al lavoro, alla scuola, o attraverso degli amici che ci presentano qualcuno. “Probabilmente non ci si sposera’ con i nostri migliori amici, ma ci saranno delle grandi possibilita’ di finire per sposarsi con un amico di un amico o qualcuno con cui abbiamo in passato un qualche rapporto”-

    Ci si incontra sempre meno attraverso gli amici, la scuola o il lavoro
    Guardiamo il periodo prima di Tinder, 2012, per quanto riguarda gli americani, con risultati che ci danno conclusioni interessanti. Mentre gli incontri attraverso gli amici, la scuola o il lavoro erano frequenti, gli incontri online hanno assunto una posizione determinante (diventando notevoli per le coppie omosessuali). Gli incontri nei bar e ristoranti sono anch’essi in crescita, fatto che dimostra che gli incontri con dei perfetti estranei si sostituiscono lentamente agli incontri con dei “legami deboli”.
    I due economisti hanno costruito una modelizzazione del societa’ che fa pensare come l’introduzione dei questi “legami assenti” nelle relazioni amorose, produce maggiore integrazione sociale, a vantaggio dei matrimoni interazziali.
    Correlazione non casuale, ma i due ricercatori evidenziano un piu’ forte aumento dei matrimoni interazziali in Usa dopo l’arrivo dei database online nel 1995.

    Meno divorzi coi siti di incontri?
    Il modello dei nostri economisti mostra anche che i matrimoni tendono a durare piu’ a lungo con l’arrivo degli incontri online e di questi “legami assenti”.
    Intervistata da Atlantico, la sociologa Nathalie Nadau-Albertini da’ una spiegazione a questa scoperta:
    “Si puo’ spiegare la solidita’ delle unioni dovute a degli incontri online attraverso la dimensione molto individualista del contesto. In effetti, dalla creazione del profilo ai primi incontri, passando per gli scambi online, andare su un sito di incontri e’ una scelta molto personale in cui le persone a se vicine non intervengono. E’ quindi proprio la scelta che guida l’incontro. Non lo si confronta immediatamente con il giudizio degli altri, sia amici che famigliari. E quando la famiglia interviene, la coppia e’ gia’ costituita, i legami ci sono gia’, anche la storia, e i due protagonisti si proiettano insieme in un comune avvenire. Perciò, gli occhi degli altri hanno meno presa sull’unione che se fossero intervenuti all’inizio di questa unione, quando le due persone si alternavano tra entusiasmo e dubbio.”

    L’algoritmo ci porta verso i simili
    Le conclusioni dello studio dei due ricercatori sono interessanti ma ma sono da prendere con le pinze. Si tratta di un modello teorico di economisti che prendono in considerazione il fatto che i siti di incontri facciano di tutto per farci incontrare con delle persone che ci assomigliano.
    Su Tinder, per esempio, c’e’ un algoritmo che decide quali profili vi vengono presentati. Le persone che hanno gia’ amici o dei like in comune avranno priorita’, cosa che assomiglia abbastanza a chiedere ad un amico di presentarci i suoi amici non sposati.

    La scrittura come discrimine
    Come lo ha dimostrato la sociologa Marie Bergtrom in uno studio su Meetic, le differenze sociali sono ben lungi dall’essere cancellate sui siti di incontri. Il livello di scrittura e’. per esempio, un potente elemento di discrimine:
    “Marie Bergstrom mostra anche che i piu’ diplomati sono estremamente sensibili agli errori di ortografia. Per questi ultimi, “una cattiva scrittura squalifica immediatamente l’interlocutore come partner potenziale”, perche’ essa rivela non solo un basso livello di educazione, ma piu’ generalmente una carenza di valori, fatto che gli conferisce un carattere spesso invalidante. “Se vedo che lei fa degli errori di ortografia o che, grossomodo, non scrive bene, questo non e’ possibile. Anche per un piano culturale tra virgolette, io non potrei”, assicura un capo-progetti di webmarketing. Un punto che ricorda come le pratiche culturali, “le preferenze amorose e sessuali non esplicitano solo dei gusti, ma anche dei disgusti”. Anche su Internet non ci incontra a caso.
    Per riassumere, si potrebbe dire che i siti di incontri hanno il potenziale teorico per cambiare la struttura della societa’ permettendo degli incontri con dei perfetti sconosciuti, ma alla fine, ognuno preferisce restare nel suo piccolo. E i siti di incontri lo sanno bene, cercando di servire ai propri utenti il buon “match” con un algoritmo che non fa che rafforzare l’omogamia.

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    mio commento:
    ho pubblicato diversi commenti su un articolo di Nathanael simile, ma più approfondito e recente, dell’agosto 2016, a questo indirizzo:

    https://progettogenderqueer.wordpress.com/2016/08/15/portaliapp-di-acchiappo-binari-bi-escludenti-e-transescludenti-ecco-i-migliori/#comments

    Non mi sono riletto tutti i commenti, volutamente, perchè per me vale quello che mi è rimasto in mente, circa questo genere di ricerche.
    I due economisti Ortega ed Hergovich sono studiosi dell’università di Vienna, ma l’articolo è ripreso dalla stampa anglosassone.
    L’attualità è rappresentata da un lato all’estendersi del popolo GLBT in Europa, grazie anche al varo di leggi che vanno incontro alle loro necessità.
    Dall’altro alla forte immigrazione, da tutto il mondo ma soprattutto dall’Africa e dall’oriente, con il diffondersi dei matrimoni misti.
    Ora ho letto statistiche non favorevoli per i matrimoni misti. Dati ISTAT 2015:

    http://www.istat.it/it/files/2016/11/matrimoni-separazioni-divorzi-2015.pdf?title=Matrimoni%2C+separazioni+e+divorzi+-+14%2Fnov%2F2016+-+Testo+integrale.pdf

    in percentuale vanno dal 6% al sud fino al 20% al nord est, con un coniuge italiano.
    Il caso più frequente: uomo italiano donna straniera (in calo del 30% rispetto al 2010) max 9,5% (la metà dall’est Europa); 2,1% il contrario (in calo del 30% rispetto al 2010; ci fu un boom di crescita nel 2013) dati percentuali riferiti alla totalità dei matrimoni.
    Dalle statistiche risulta, dunque, un forte calo dei matrimoni misti.
    Peraltro 8 matrimoni su 10 fra i misti finiscono con la separazione, contro 5 su 10 dei non misti.
    La durata fra i non misti è di 17 anni se sposati; 14 per le convivenze.
    Misti, durata media convivenze 9 anni; 13 anni per i matrimoni.
    Con lo ius soli diminuisce l’interesse di sposare un italiano per avere la cittadinanza, per questo dovrebbero calare i matrimoni misti.
    Ma calano anche per un altro motivo: via via che cresce la popolazione straniera rispetto a quella italiana (perché in estinzione), aumentano i matrimoni straniero-straniero della stessa etnia.
    Con le statistiche, poi, sarà sempre più difficile intendersi, perché quando uno straniero avrà la cittadinanza italiana, non viene più contato come straniero ma come italiano. Per cui ci saranno tanti ex stranieri non riconosciuti più come tali, perché diventati italiani.
    Ci sono alti e bassi nel corso degli anni ma la tendenza è quella che vede scomparire gli autoctoni, coi loro matrimoni, causa l’infertilità delle coppie dovuta soprattutto a motivi economici.
    Le coppie italiane, se non vedono una vita con tutti gli agi, rinunciano a sposarsi, diversamente dai loro nonni.
    Gli stranieri si accoppiano, fanno figli, sapendo che poi qualcuno glieli manterrà. Fanno le ricongiunzioni familiari, chiamano pure i loro parenti e i loro vecchi, crescendo di numero assai celermente.
    La società europea, che vede la donna che lavora, impegnata nella carriera fino alla sua infertilità conclamata, fatalmente andrà in declino (max un figlio per coppia).
    Le culture che si affermeranno non saranno quelle europee.
    Prima che i politici si accorgano, ne passerà di tempo, proprio perché vogliono essere volutamente ciechi, per motivi ideologici; tanto i cattolici, con il Papa in cima, che chiama al raduno tutti i diseredati del mondo, quanto i comunisti, oggi nascosti sotto altre sigle.
    Per tornare ai nostri studiosi, sarebbe una buona notizia, per una società che deve integrare non solo gli stranieri ma anche la crescente popolazione GLBT, sapere che la ricerca di partner nel Web faciliti questa integrazione.
    Tuttavia, nella seconda parte dell’articolo, ci si accorge di una selezione automatica operata proprio dal software che avvicina chi è più affine.
    Quest’ultima selezione va nel senso opposto.
    Concludendo; se vuoi andare d’accordo col tuo partner, qualunque esso sia, fai in modo che ti sia affine, soprattutto per cultura.

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